Mutazioni del gene oncosoppressore CDC73, codificante per parafibromina, sono associate alla sindrome da iperparatiroidismo-tumori mandibolari (HPT-JT): tale sindrome, a trasmissione autosomica dominante, è caratterizzata principalmente dall’insorgenza di tumori paratiroidei e, meno frequentemente, di fibromi ossificanti mandibolari e di vari tipi di anomalie uterine e renali, sia benigne che maligne. In letteratura non esistono dati riguardo allo stato mutazionale di CDC73 nei fibromi ossificanti mandibolari dei pazienti HPT-JT. Nel presente studio, è stata identificata una nuova mutazione somatica missenso di CDC73, Ile60Asn, nel tumore mandibolare di una paziente di una famiglia HPT-JT portatrice di una mutazione germinale frameshift di CDC73. Le mutazioni missenso di CDC73 sono molto rare, e spesso interessano residui nella porzione N-terminale di parafibromina, la cui funzione non è ancora nota. Secondo una predizione in silico, la sostituzione Ile60Asn è verosimilmente patogenetica, e altera un amminoacido altamente conservato. Per studiare in vitro il potenziale tumorigenico della mutazione, sono stati effettuati esperimenti nella linea cellulare HEK293A per analizzare possibili effetti su localizzazione subcellulare e livello di espressione della proteina mutata, proliferazione cellulare, apoptosi ed espressione di ciclina D1 e c-Myc. E’stato osservato che il mutante Ile60Asn era meno espresso della sua controparte wild-type, era privo di localizzazione nucleolare e mostrava ridotta capacità di inibizione dell’espressione di ciclina D1; inoltre, la frazione cellulare nelle fasi G2-M risultava aumentata nelle cellule trasfettate con parafibromina mutata. Non sono stati osservati effetti sull’espresione di c-Myc e sull’induzione di apoptosi. In conclusione, la mutazione Ile60Asn sembrava agire secondo un meccanismo di dominanza negativa, e non dare origina solamente ad una forma inattiva di parafibromina. La localizzazione nucleolare di parafibromina è verosimilmente cruciale per perrmettere alla proteina di esercitare le sue funzioni antiproliferative. Questi risultati indicano che i fibromi ossificanti mandibolari che insorgono in pazienti con HPT-JT non rappresentano effetti secondari dell’iperparatiroidismo, ma si presentano in seguito ad un secondo evento mutazionale a carico di CDC73. Le mutazioni di CDC73 non sono responsabili solamente dell’insorgenza di forme familiari di iperparatiroidismo primitivo: mutazioni inattivanti di questo gene, infatti, vengono identificate nel 77% circa dei tumori paratiroidei sporadici maligni. Un’elevata percentuale di carcinomi sporadici con anomalie a carico di CDC73 mostra una forte perdita di immunoreattività per parafibromina. Al contrario, negli adenomi paratiroidei sporadici, CDC73 non sembra avere un ruolo patogenetico di primo piano, dato che risulta mutato molto raramente (0-4%) nei tumori benigni. Tuttavia, secondo nostre precedenti esperienze, l’immunoreattività per parafibromina mostra elevata variabilità, senza differenze significative tra tumori paratiroidei sporadici benigni e maligni. Inoltre, sono stati osservati alcuni casi di adenoma paratiroideo sporadico privi di mutazioni di CDC73, ma con basso livello di espressione di parafibromina. E’quindi possibile ipotizzare l’esistenza di meccanismi, differenti dalla mutazione di CDC73, che possano causare una diminuzione dell’espressione di parafibromina: tra questi, una down-regolazione ad opera di microRNA (miRNA). Attualmente, in letteratura sono presenti solamente due studi sul profilo di espressione di miRNA nei tumori paratiroidei sporadici. Nel presente studio, è stato attuato un approccio di profiling con miRNA-microarrays in 8 adenomi e 3 carcinomi paratiroidei sporadici, per identificare miRNA differenzialmente espressi tra le due condizioni. L’analisi SAM non ha evidenziato miRNA significativamente differenti tra tumori benigni e maligni, mentre la Gene Set Enrichment Analysis su miRNA associati a determinate pathways cellulari ha identificato un arricchimento nei miRNA collegati alle pathways di PKC e PTEN negli adenomi, ed alla pathway di SHH nei carcinomi. E’stato scelto per ulteriori approfondimenti sperimentali miR-9, collegato ad entrambe le vie PKC e PTEN, che ha fra i suoi target predetti in silico CDC73. Il saggio dell’attività luciferasica e il western blot in cellule HEK293A hanno dimostrato che miR-9 era in grado di diminuire l’espressione di parafibromina. Inoltre, era presente un effetto indiretto sull’espressione di ciclina D1, più espressa in cellule trasfettate con miR-9. In sezioni incluse in paraffina dei tessuti tumorali impiegati per l’analisi con mirNA-microarrays, non sono state osservate correlazioni tra il livello di miR-9 e l’immunoreattività per parafibromina e ciclina D1. In conclusione, nei tumori paratiroidei sporadici non è stata evidenziata la presenza di miRNA differenzialmente espressi tra adenomi e carcinomi. MiR-9 ha CDC73 come target in vitro, ma in vivo non sembra essere responsabile delle differnze di immunoreattività per parafibromina e ciclina D1

Studio del ruolo di mutazioni missenso di CDC73 e microRNA in tumori CDC73-correlati familiari e sporadici

MASI, GIULIA
2012

Abstract

Mutazioni del gene oncosoppressore CDC73, codificante per parafibromina, sono associate alla sindrome da iperparatiroidismo-tumori mandibolari (HPT-JT): tale sindrome, a trasmissione autosomica dominante, è caratterizzata principalmente dall’insorgenza di tumori paratiroidei e, meno frequentemente, di fibromi ossificanti mandibolari e di vari tipi di anomalie uterine e renali, sia benigne che maligne. In letteratura non esistono dati riguardo allo stato mutazionale di CDC73 nei fibromi ossificanti mandibolari dei pazienti HPT-JT. Nel presente studio, è stata identificata una nuova mutazione somatica missenso di CDC73, Ile60Asn, nel tumore mandibolare di una paziente di una famiglia HPT-JT portatrice di una mutazione germinale frameshift di CDC73. Le mutazioni missenso di CDC73 sono molto rare, e spesso interessano residui nella porzione N-terminale di parafibromina, la cui funzione non è ancora nota. Secondo una predizione in silico, la sostituzione Ile60Asn è verosimilmente patogenetica, e altera un amminoacido altamente conservato. Per studiare in vitro il potenziale tumorigenico della mutazione, sono stati effettuati esperimenti nella linea cellulare HEK293A per analizzare possibili effetti su localizzazione subcellulare e livello di espressione della proteina mutata, proliferazione cellulare, apoptosi ed espressione di ciclina D1 e c-Myc. E’stato osservato che il mutante Ile60Asn era meno espresso della sua controparte wild-type, era privo di localizzazione nucleolare e mostrava ridotta capacità di inibizione dell’espressione di ciclina D1; inoltre, la frazione cellulare nelle fasi G2-M risultava aumentata nelle cellule trasfettate con parafibromina mutata. Non sono stati osservati effetti sull’espresione di c-Myc e sull’induzione di apoptosi. In conclusione, la mutazione Ile60Asn sembrava agire secondo un meccanismo di dominanza negativa, e non dare origina solamente ad una forma inattiva di parafibromina. La localizzazione nucleolare di parafibromina è verosimilmente cruciale per perrmettere alla proteina di esercitare le sue funzioni antiproliferative. Questi risultati indicano che i fibromi ossificanti mandibolari che insorgono in pazienti con HPT-JT non rappresentano effetti secondari dell’iperparatiroidismo, ma si presentano in seguito ad un secondo evento mutazionale a carico di CDC73. Le mutazioni di CDC73 non sono responsabili solamente dell’insorgenza di forme familiari di iperparatiroidismo primitivo: mutazioni inattivanti di questo gene, infatti, vengono identificate nel 77% circa dei tumori paratiroidei sporadici maligni. Un’elevata percentuale di carcinomi sporadici con anomalie a carico di CDC73 mostra una forte perdita di immunoreattività per parafibromina. Al contrario, negli adenomi paratiroidei sporadici, CDC73 non sembra avere un ruolo patogenetico di primo piano, dato che risulta mutato molto raramente (0-4%) nei tumori benigni. Tuttavia, secondo nostre precedenti esperienze, l’immunoreattività per parafibromina mostra elevata variabilità, senza differenze significative tra tumori paratiroidei sporadici benigni e maligni. Inoltre, sono stati osservati alcuni casi di adenoma paratiroideo sporadico privi di mutazioni di CDC73, ma con basso livello di espressione di parafibromina. E’quindi possibile ipotizzare l’esistenza di meccanismi, differenti dalla mutazione di CDC73, che possano causare una diminuzione dell’espressione di parafibromina: tra questi, una down-regolazione ad opera di microRNA (miRNA). Attualmente, in letteratura sono presenti solamente due studi sul profilo di espressione di miRNA nei tumori paratiroidei sporadici. Nel presente studio, è stato attuato un approccio di profiling con miRNA-microarrays in 8 adenomi e 3 carcinomi paratiroidei sporadici, per identificare miRNA differenzialmente espressi tra le due condizioni. L’analisi SAM non ha evidenziato miRNA significativamente differenti tra tumori benigni e maligni, mentre la Gene Set Enrichment Analysis su miRNA associati a determinate pathways cellulari ha identificato un arricchimento nei miRNA collegati alle pathways di PKC e PTEN negli adenomi, ed alla pathway di SHH nei carcinomi. E’stato scelto per ulteriori approfondimenti sperimentali miR-9, collegato ad entrambe le vie PKC e PTEN, che ha fra i suoi target predetti in silico CDC73. Il saggio dell’attività luciferasica e il western blot in cellule HEK293A hanno dimostrato che miR-9 era in grado di diminuire l’espressione di parafibromina. Inoltre, era presente un effetto indiretto sull’espressione di ciclina D1, più espressa in cellule trasfettate con miR-9. In sezioni incluse in paraffina dei tessuti tumorali impiegati per l’analisi con mirNA-microarrays, non sono state osservate correlazioni tra il livello di miR-9 e l’immunoreattività per parafibromina e ciclina D1. In conclusione, nei tumori paratiroidei sporadici non è stata evidenziata la presenza di miRNA differenzialmente espressi tra adenomi e carcinomi. MiR-9 ha CDC73 come target in vitro, ma in vivo non sembra essere responsabile delle differnze di immunoreattività per parafibromina e ciclina D1
29-gen-2012
Italiano
CDC73, hpt-jt, microRNA
BARZON, LUISA
PALU', GIORGIO
Università degli studi di Padova
91
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/82274
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-82274