Negli ultimi decenni sono aumentati considerevolmente i disastri e le catastrofi sia naturali sia derivanti dall’uomo, con una conseguente crescita del numero delle relative operazioni umanitarie. In questa situazione, è diventato enorme l’impiego di risorse nella catena di fornitura umanitaria, in cui, secondo la letteratura, la logistica copre fino all’ottanta per cento del totale sforzo. Inoltre, è stata posta maggiore attenzione alle performance logistiche delle diverse organizzazioni coinvolte nelle operazioni umanitarie e grande cura nei confronti dell’efficienza e della sostenibilità degli aiuti. Efficienza e sostenibilità sono due caratteristiche fortemente legate tra loro, in particolare per quanto riguarda l’impatto sociale a lungo termine dei disastri e le successive operazioni di risposta ai bisogni delle popolazioni colpite. É stato importante quindi riuscire a definire, monitorare e migliorare l’efficienza delle funzioni logistiche, oltre a introdurre nuovi termini per raggiungere una sostenibilità che si riferisca a tutti gli ambiti dell’operazione. Su tale fronte, questo elaborato introduce innovativi modelli teorici per l’analisi delle performance dei sistemi logistici e sostiene, attraverso un appropriato studio della letteratura, nuovi modelli che introducono e sviluppano la sostenibilità e l’impatto sociale delle pratiche logistiche in ambiente umanitario, con esclusiva attenzione alle particolarità e alle problematiche ad esso associate. L’elaborato si articola nelle seguenti parti: 1. Introduzione della letteratura e dei criteri-drivers utilizzati per la valutazione di questioni di carattere umanitario. Sviluppo dello studio del loro legame con applicazioni logistiche reali e numeriche; 2. Introduzione di modelli per la distribuzione nell’ultimo miglio. Discussione dello stretto legame tra flotta logistica e performance in termini di costi e soddisfazione della domanda; 3. Presentazione e sviluppo di modelli euristici per la distribuzione che considerino le caratteristiche tipiche umanitarie e allo stesso tempo introduzione di modelli semplici da implementare e utilizzare in casi reali; 4. Introduzione e definizione di nuove tecniche di reverse logistics in operazioni umanitarie, con studi provenienti dal campo, dalla letteratura e dagli aspetti che le organizzazioni stanno implementando; 5. Presentazione di un caso di reverse attuato in Italia: il waste management dopo il terremoto in Emila Romagna del 2012; 6. Definizione di un nuovo modello per la locazione di impianti di smaltimento e studio dell’impatto, in termini di performance, che questo può avere nelle operazioni umanitarie. Il lavoro di tesi è stato sviluppato in stretta collaborazione con il Prof. Luk Van Wassenhove, Professore di “Technology and Operations Management” e Direttore dell’Humanitarian Research Group presso l’INSEAD Business School (Fontainebleau, France), e con il Prof. Peter Tatham, Professore di logistica umanitaria presso la Griffith University e Direttore del Dipartimento di “International Business and Asian Studies”. Durante il dottorato e grazie ai periodi di ricerca all’estero, i contributi di tale ricerca sono stati portati alla pubblicazione su importanti riviste e presentati a convegni internazionali.
HUMANITARIAN LOGISTICS: INNOVATIVE METHODOLOGIES FOR HUMANITARIAN LOGISTICS MANAGEMENT
PERETTI, UMBERTO
2015
Abstract
Negli ultimi decenni sono aumentati considerevolmente i disastri e le catastrofi sia naturali sia derivanti dall’uomo, con una conseguente crescita del numero delle relative operazioni umanitarie. In questa situazione, è diventato enorme l’impiego di risorse nella catena di fornitura umanitaria, in cui, secondo la letteratura, la logistica copre fino all’ottanta per cento del totale sforzo. Inoltre, è stata posta maggiore attenzione alle performance logistiche delle diverse organizzazioni coinvolte nelle operazioni umanitarie e grande cura nei confronti dell’efficienza e della sostenibilità degli aiuti. Efficienza e sostenibilità sono due caratteristiche fortemente legate tra loro, in particolare per quanto riguarda l’impatto sociale a lungo termine dei disastri e le successive operazioni di risposta ai bisogni delle popolazioni colpite. É stato importante quindi riuscire a definire, monitorare e migliorare l’efficienza delle funzioni logistiche, oltre a introdurre nuovi termini per raggiungere una sostenibilità che si riferisca a tutti gli ambiti dell’operazione. Su tale fronte, questo elaborato introduce innovativi modelli teorici per l’analisi delle performance dei sistemi logistici e sostiene, attraverso un appropriato studio della letteratura, nuovi modelli che introducono e sviluppano la sostenibilità e l’impatto sociale delle pratiche logistiche in ambiente umanitario, con esclusiva attenzione alle particolarità e alle problematiche ad esso associate. L’elaborato si articola nelle seguenti parti: 1. Introduzione della letteratura e dei criteri-drivers utilizzati per la valutazione di questioni di carattere umanitario. Sviluppo dello studio del loro legame con applicazioni logistiche reali e numeriche; 2. Introduzione di modelli per la distribuzione nell’ultimo miglio. Discussione dello stretto legame tra flotta logistica e performance in termini di costi e soddisfazione della domanda; 3. Presentazione e sviluppo di modelli euristici per la distribuzione che considerino le caratteristiche tipiche umanitarie e allo stesso tempo introduzione di modelli semplici da implementare e utilizzare in casi reali; 4. Introduzione e definizione di nuove tecniche di reverse logistics in operazioni umanitarie, con studi provenienti dal campo, dalla letteratura e dagli aspetti che le organizzazioni stanno implementando; 5. Presentazione di un caso di reverse attuato in Italia: il waste management dopo il terremoto in Emila Romagna del 2012; 6. Definizione di un nuovo modello per la locazione di impianti di smaltimento e studio dell’impatto, in termini di performance, che questo può avere nelle operazioni umanitarie. Il lavoro di tesi è stato sviluppato in stretta collaborazione con il Prof. Luk Van Wassenhove, Professore di “Technology and Operations Management” e Direttore dell’Humanitarian Research Group presso l’INSEAD Business School (Fontainebleau, France), e con il Prof. Peter Tatham, Professore di logistica umanitaria presso la Griffith University e Direttore del Dipartimento di “International Business and Asian Studies”. Durante il dottorato e grazie ai periodi di ricerca all’estero, i contributi di tale ricerca sono stati portati alla pubblicazione su importanti riviste e presentati a convegni internazionali.File | Dimensione | Formato | |
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URN:NBN:IT:UNIPD-82442