Gli eventi naturali quali terremoti, uragani, tsunami causano importanti impatti negativi nelle comunità. Gli eventi accaduti in passato, come il terremoto di Loma Prieta del 1989 o i più recenti eventi sismici come L’Aquila 2009 o Emilia Romagna 2012, hanno evidenziato la necessità e l’importanza di un’attiva preparazione pre-evento e la consapevolezza che sia necessario ridurre le conseguenze negative indotte da tali eventi. In tale ambito si inserisce l’attività di ricerca, focalizzandosi in particolar modo sulle conseguenze che eventi sismici hanno nel prodotto interno lordo della regione colpita. Nella letteratura scientifica non sono stati definiti scenari di scuotimento sismico ad uso ingegneristico in Italia. Il dipartimento di Protezione Civile ha pubblicato le mappe di pericolosità sismica, che sono state ricavate con analisi Probabilistic Seismic Hazard Analsys, tuttavia tali mappe non permettono la puntuale valutazione dei singoli scenari sismici che contribuiscono alla pericolosità. Risulta interessante, inoltre, determinare quali siano le conseguenze degli eventi sismici nei sistemi produttivi e quale sia il loro impatto nella riduzione del prodotto interno lordo. Infine, la riduzione di produttività nel sistema delle attività risulta legata alla presenza di un efficiente sistema dei trasporti. Il sistema dei trasporti viene danneggiato dall’evento sismico, pertanto è necessario determinare la relazione esistente tra questo ed il sistema produttivo. Inoltre, per effettuare analisi economiche di tipo Benefici-Costi è necessario sviluppare modelli di recupero e simulare gli effetti di aiuti statali nel processo di ricostruzione. Lo scopo della ricerca è stato pertanto la costruzione di scenari sismici utilizzando un approccio ingegneristico, tali scenari sono stati poi utilizzati per valutare le conseguenze economiche nelle regioni colpite da terremoto e l’interazione tra il sistema dei trasporti e quello produttivo. Per promuovere la consapevolezza degli effetti prodotti da un terremoto in una comunità intesa come un insieme unitario, è stata proposta una metodologia per lo sviluppo di scenari sismici. Tali scenari sono stati impiegati per valutare i danni agli edifici produttivi e ai ponti presenti nella rete di trasporto. La metodologia così sviluppata è stata applicata ad una regione test, l’area della città di Treviso nel Nord-Est d’Italia. Partendo dalle sorgenti sismogenetiche descritte nel progetto Zone Sismiche 9, impiegando la relazione di attenuazione di Sabetta e Pugliese del 1996 assieme al modello di occorrenza Gutenberg Ricther sono stati generati 8000 scenari sismici. Tale numero è stato ridotto tramite una procedura proposta per la rappresentazione della curva di pericolosità in corrispondenza di ogni singola posizione. Utilizzando il metodo di Montecarlo per il campionamento statistico della fragilità di edifici e di ponti sono state generati gli scenari di danno sismico ai sistemi produttivi ed alle infrastrutture di trasporto. Il rischio indotto dagli eventi sismici è stato poi calcolato e rappresentato tramite la curva di rischio del sistema. Nel corso del lavoro di ricerca sono stati proposti modelli innovativi per quanto riguarda il comportamento delle attività produttive successivamente ai danni causati da terremoti, un modello innovativo per descrivere il processo di ricostruzione degli edifici e quindi il recupero della produttività. Un ulteriore prodotto innovativo è la relazione tra il sistema produttivo e le infrastrutture di trasporto. I risultati ottenuti possono così essere riassunti: una procedura innovativa per la generazione di scenari sismici partendo dalla descrizione delle zone ad attività sismica, di utilizzo ingegneristico. Tale procedura può essere generalizzata per l’applicazione ad altre realtà. Un insieme di scenari di scuotimento sismico compatibili con la descrizione della pericolosità di sito è stata presentata per la prima volta Italia. Un modello innovativo per la valutazione della funzionalità post-evento in relazione alla fragilità degli edifici è stato proposto. Un innovativo modello per rappresentare il processo di ricostruzione post-terremoto è stato presentato per la prima volta. Sono stati esplorati gli effetti degli aiuti finanziari erogati dalle istituzioni. E’ stata valutata la relazione tra il sistema produttivo ed il sistema di trasporto.

Seismic Risk Analysis of Revenue Losses, Gross Regional Product and transportation systems.

CARTURAN, FEDERICO
2013

Abstract

Gli eventi naturali quali terremoti, uragani, tsunami causano importanti impatti negativi nelle comunità. Gli eventi accaduti in passato, come il terremoto di Loma Prieta del 1989 o i più recenti eventi sismici come L’Aquila 2009 o Emilia Romagna 2012, hanno evidenziato la necessità e l’importanza di un’attiva preparazione pre-evento e la consapevolezza che sia necessario ridurre le conseguenze negative indotte da tali eventi. In tale ambito si inserisce l’attività di ricerca, focalizzandosi in particolar modo sulle conseguenze che eventi sismici hanno nel prodotto interno lordo della regione colpita. Nella letteratura scientifica non sono stati definiti scenari di scuotimento sismico ad uso ingegneristico in Italia. Il dipartimento di Protezione Civile ha pubblicato le mappe di pericolosità sismica, che sono state ricavate con analisi Probabilistic Seismic Hazard Analsys, tuttavia tali mappe non permettono la puntuale valutazione dei singoli scenari sismici che contribuiscono alla pericolosità. Risulta interessante, inoltre, determinare quali siano le conseguenze degli eventi sismici nei sistemi produttivi e quale sia il loro impatto nella riduzione del prodotto interno lordo. Infine, la riduzione di produttività nel sistema delle attività risulta legata alla presenza di un efficiente sistema dei trasporti. Il sistema dei trasporti viene danneggiato dall’evento sismico, pertanto è necessario determinare la relazione esistente tra questo ed il sistema produttivo. Inoltre, per effettuare analisi economiche di tipo Benefici-Costi è necessario sviluppare modelli di recupero e simulare gli effetti di aiuti statali nel processo di ricostruzione. Lo scopo della ricerca è stato pertanto la costruzione di scenari sismici utilizzando un approccio ingegneristico, tali scenari sono stati poi utilizzati per valutare le conseguenze economiche nelle regioni colpite da terremoto e l’interazione tra il sistema dei trasporti e quello produttivo. Per promuovere la consapevolezza degli effetti prodotti da un terremoto in una comunità intesa come un insieme unitario, è stata proposta una metodologia per lo sviluppo di scenari sismici. Tali scenari sono stati impiegati per valutare i danni agli edifici produttivi e ai ponti presenti nella rete di trasporto. La metodologia così sviluppata è stata applicata ad una regione test, l’area della città di Treviso nel Nord-Est d’Italia. Partendo dalle sorgenti sismogenetiche descritte nel progetto Zone Sismiche 9, impiegando la relazione di attenuazione di Sabetta e Pugliese del 1996 assieme al modello di occorrenza Gutenberg Ricther sono stati generati 8000 scenari sismici. Tale numero è stato ridotto tramite una procedura proposta per la rappresentazione della curva di pericolosità in corrispondenza di ogni singola posizione. Utilizzando il metodo di Montecarlo per il campionamento statistico della fragilità di edifici e di ponti sono state generati gli scenari di danno sismico ai sistemi produttivi ed alle infrastrutture di trasporto. Il rischio indotto dagli eventi sismici è stato poi calcolato e rappresentato tramite la curva di rischio del sistema. Nel corso del lavoro di ricerca sono stati proposti modelli innovativi per quanto riguarda il comportamento delle attività produttive successivamente ai danni causati da terremoti, un modello innovativo per descrivere il processo di ricostruzione degli edifici e quindi il recupero della produttività. Un ulteriore prodotto innovativo è la relazione tra il sistema produttivo e le infrastrutture di trasporto. I risultati ottenuti possono così essere riassunti: una procedura innovativa per la generazione di scenari sismici partendo dalla descrizione delle zone ad attività sismica, di utilizzo ingegneristico. Tale procedura può essere generalizzata per l’applicazione ad altre realtà. Un insieme di scenari di scuotimento sismico compatibili con la descrizione della pericolosità di sito è stata presentata per la prima volta Italia. Un modello innovativo per la valutazione della funzionalità post-evento in relazione alla fragilità degli edifici è stato proposto. Un innovativo modello per rappresentare il processo di ricostruzione post-terremoto è stato presentato per la prima volta. Sono stati esplorati gli effetti degli aiuti finanziari erogati dalle istituzioni. E’ stata valutata la relazione tra il sistema produttivo ed il sistema di trasporto.
30-gen-2013
Inglese
earthquake, losses, indirect, bridges, business, GDP, GRP, recovery, insurance.
PELLEGRINO, CARLO
LANZONI, STEFANO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/82594
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-82594