La tesi si apre con la cornice teorica del lavoro di ricerca (Capitolo 1). In questa prima parte sono anzitutto presentati gli studi sul rapporto fra cambiamento concettuale e comprensione del testo, e i due modelli di comprensione del testo più rilevanti per l’apprendimento dal testo confutazionale, il Construction-Integration (C-I) Model (Kintsch, 1988) e il Landscape Model (van den Broek, Risden, Fletcher, & Thurlow, 1996). Successivamente è stata introdotta la recente ricerca sull’elaborazione specifica del testo confutazionale (es., Kendeou & van den Broek, 2007), nonché l’uso dei movimenti oculari nella ricerca sulla lettura, descrivendo come essi rappresentino un’efficace metodologia per studiare i processi online di comprensione dal testo (Hyönä, Lorch, & Rinck, 2003). In seguito quattro studi sono presentati (Capitoli 2-5). Attraverso il primo studio si sono mostrate l’utilità e l’affidabilità della metodologia eye-tracking e sono stati raccolti risultati iniziali (Capitolo 2). Questi hanno suggerito come il testo confutazionale sostenga i lettori nell’attivazione delle proprie concezioni durante l’elaborazione iniziale del testo. Un conflitto concettuale può essere percepito durante la lettura del testo confutazionale (van den Broek & Kendeou, 2008), conflitto che richiede sforzo cognitivo per essere risolto (Sinatra & Pintrich, 2003). Infine, l’apprendimento dal testo confutazionale è risultato positivamente legato alla lettura strategica: la qualità, non la quantità della lettura influenza la comprensione profonda del testo. In altre parole, è cruciale come il tempo di lettura è speso. Il secondo studio (Capitolo 3) ha esaminato se l’effetto del testo confutazionale comprenda diversi sottoprocessi con decorsi temporali differenti (il “quando” dell’effetto) e se tali sottoprocessi avvengano durante la lettura di parti di testo differenti (il “dove” dell’effetto). Questo studio ha evidenziato come l’effetto del testo confutazionale non sia monolitico, ma rappresenti piuttosto un effetto composito comprendente sottoprocessi distinti che si verificano in momenti diversi della lettura di parti di testo differenti. Il terzo studio (Capitolo 4) ha analizzato la relazione fra l’effetto del testo confutazionale e l’elaborazione cognitiva durante le successive riletture di un testo scientifico. L’obiettivo di questo studio è stato di mostrare come il testo confutazionale influenzi il tipo di elaborazione durante le letture ripetute ampiamente descritto dalla ricerca (Hyönä & Niemi, 1990; Hyönä, 1995; Raney & Rayner, 1993, 1995). In particolare, lo studio ha messo in luce come il testo confutazionale riveli che il beneficio derivato dal rileggere sia, almeno parzialmente, di natura strategica. Il quarto studio (Capitolo 5) si è focalizzato sulla memoria di lavoro verbale dei lettori (Burton & Daneman, 2007; Daneman & Carpenter, 1980). Nella fattispecie, questo studio ha analizzato, da una parte, se l’efficacia del testo confutazionale nel promuovere il cambiamento concettuale sia influenzata dalla diversa capacità di memoria di lavoro verbale dei lettori (“low-” e “high-span”); dall’altra, se l’elaborazione del testo confutazionale vari a seconda della capacità di memoria di lavoro verbale. I risultati di questo studio hanno evidenziato come l’effetto del testo confutazionale sia principalmente legato alla co-attivazione (Kendeou & van den Broek, 2007) delle concezioni corrette e scorrette sull’argomento in esame. Inoltre, il testo confutazionale facilita sia i lettori con basso span sia quelli con span alto nell’elaborazione delle informazioni. Infine, i lettori con un più basso span di memoria di lavoro verbale apprendono di più dal testo confutazionale rispetto al testo non confutazionale. La tesi si chiude con un capitolo finale (Capitolo 6) in cui è presentata la discussione generale dei risultati emersi nei vari studi e sono indicate alcune possibili direzioni della ricerca futura.
From Eye Fixations to Scientific Conceptual Learning: A Process Approach to the Refutation Text Effect
ARIASI, NICOLA
2012
Abstract
La tesi si apre con la cornice teorica del lavoro di ricerca (Capitolo 1). In questa prima parte sono anzitutto presentati gli studi sul rapporto fra cambiamento concettuale e comprensione del testo, e i due modelli di comprensione del testo più rilevanti per l’apprendimento dal testo confutazionale, il Construction-Integration (C-I) Model (Kintsch, 1988) e il Landscape Model (van den Broek, Risden, Fletcher, & Thurlow, 1996). Successivamente è stata introdotta la recente ricerca sull’elaborazione specifica del testo confutazionale (es., Kendeou & van den Broek, 2007), nonché l’uso dei movimenti oculari nella ricerca sulla lettura, descrivendo come essi rappresentino un’efficace metodologia per studiare i processi online di comprensione dal testo (Hyönä, Lorch, & Rinck, 2003). In seguito quattro studi sono presentati (Capitoli 2-5). Attraverso il primo studio si sono mostrate l’utilità e l’affidabilità della metodologia eye-tracking e sono stati raccolti risultati iniziali (Capitolo 2). Questi hanno suggerito come il testo confutazionale sostenga i lettori nell’attivazione delle proprie concezioni durante l’elaborazione iniziale del testo. Un conflitto concettuale può essere percepito durante la lettura del testo confutazionale (van den Broek & Kendeou, 2008), conflitto che richiede sforzo cognitivo per essere risolto (Sinatra & Pintrich, 2003). Infine, l’apprendimento dal testo confutazionale è risultato positivamente legato alla lettura strategica: la qualità, non la quantità della lettura influenza la comprensione profonda del testo. In altre parole, è cruciale come il tempo di lettura è speso. Il secondo studio (Capitolo 3) ha esaminato se l’effetto del testo confutazionale comprenda diversi sottoprocessi con decorsi temporali differenti (il “quando” dell’effetto) e se tali sottoprocessi avvengano durante la lettura di parti di testo differenti (il “dove” dell’effetto). Questo studio ha evidenziato come l’effetto del testo confutazionale non sia monolitico, ma rappresenti piuttosto un effetto composito comprendente sottoprocessi distinti che si verificano in momenti diversi della lettura di parti di testo differenti. Il terzo studio (Capitolo 4) ha analizzato la relazione fra l’effetto del testo confutazionale e l’elaborazione cognitiva durante le successive riletture di un testo scientifico. L’obiettivo di questo studio è stato di mostrare come il testo confutazionale influenzi il tipo di elaborazione durante le letture ripetute ampiamente descritto dalla ricerca (Hyönä & Niemi, 1990; Hyönä, 1995; Raney & Rayner, 1993, 1995). In particolare, lo studio ha messo in luce come il testo confutazionale riveli che il beneficio derivato dal rileggere sia, almeno parzialmente, di natura strategica. Il quarto studio (Capitolo 5) si è focalizzato sulla memoria di lavoro verbale dei lettori (Burton & Daneman, 2007; Daneman & Carpenter, 1980). Nella fattispecie, questo studio ha analizzato, da una parte, se l’efficacia del testo confutazionale nel promuovere il cambiamento concettuale sia influenzata dalla diversa capacità di memoria di lavoro verbale dei lettori (“low-” e “high-span”); dall’altra, se l’elaborazione del testo confutazionale vari a seconda della capacità di memoria di lavoro verbale. I risultati di questo studio hanno evidenziato come l’effetto del testo confutazionale sia principalmente legato alla co-attivazione (Kendeou & van den Broek, 2007) delle concezioni corrette e scorrette sull’argomento in esame. Inoltre, il testo confutazionale facilita sia i lettori con basso span sia quelli con span alto nell’elaborazione delle informazioni. Infine, i lettori con un più basso span di memoria di lavoro verbale apprendono di più dal testo confutazionale rispetto al testo non confutazionale. La tesi si chiude con un capitolo finale (Capitolo 6) in cui è presentata la discussione generale dei risultati emersi nei vari studi e sono indicate alcune possibili direzioni della ricerca futura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/82608
URN:NBN:IT:UNIPD-82608