Razionale dello studio La terapia riperfusiva è la via principale per il trattamento di pazienti che si presentino con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (ST-elevation myocardial infarction, STEMI). Tuttavia, la riperfusione di per sé può esacerbare il danno miocardico, un processo denominato “danno da riperfusione”. Il post-conditioning (PostC) é un processo che sembra possa ridurre il danno miocardico da riperfusione durante angioplastica primaria (primary percutaneous coronary intervention, PPCI), ciò nonostante l’esperienza clinical è limitata. Scopo dello studio Presentare e discutere tutte le strategie note in grado di limitare il danno riperfusivo; inoltre, valutare gli effetti cardioprotettivi del postconditioning ischemico meccanico mediante un trial clinico controllato randomizzato arruolante pazienti con STEMI e inviati a PPCI, con endpoint primario le dimensioni dell’infarto (infarct size, IS) finale alla risonanza magnetica cardiaca (cardiac magnetic resonance, CMR). Metodi Un totale di 78 pazienti con primo STEMI (età 59±12 anni) inviati per PPCI, sono stati stratificati per sede dello STEMI e successivamente randomizzati a PPCI convenzionale o PPCI con PostC. Tutti i pazienti, con arteria responsabile dell’infarto occlusa e assenza di circolo collaterale, hanno ricevuto abciximab endovena prima della PPCI. Successivamente alla riperfusione, avvenuta con tecnica direct stenting, i soggetti di controllo non sono stati sottoposti ad ulteriori interventi, mentre i soggetti nel gruppo PostC hanno rivevuto, entro un minuto dalla riperfusione, 4 cicli di 1 minuto di rigonfiaggio e 1 minuto di sgonfiaggio del pallone usato per l’angioplastica. L’endpoint primario oggetto dello studio, la riduzione dell’IS finale, veniva espresso come percentuale della massa ventricolare sinistra affetta, come possibile riconoscere ad una CMR con mezzo di contrasto eseguita a 30±10 giorni di distanza dalla procedura di PPCI indice. Risultati Tutte le caratteristiche di base, ad eccezione del diabete (p=0.06), risultavano ben bilanciate tra i gruppi di trattamento. I pazienti nel gruppo postconditioning tendevano ad avere un IS maggiore quando paragonati a quelli sottoposti a PPCI convenzionale (20±12% vs 14±10%, p=0.054). Dopo esclusione dei pazienti diabetici, il gruppo di pazienti PostC sembrava ancora associato ad IS finali di maggiori dimensioni (p=0.116). Gli eventi avversi cardiovascolari maggiori sono risultati essere più frequenti nel gruppo PostC, indipendentemente dal loro status diabetico (p=0.053 e p=0.080, rispettivamente). Conclusioni Questo trial clinico randomizzato prospettico suggerisce che il PostC non ha l’effetto cardioprotettivo atteso e, invece, potrebbe pure nuocere a pazienti affetti da STEMI e sottoposti a PPCI ed infuzione di abciximab. (Numero identificativo unico di registrazione del trial al sito clinicaltrial.gov: NCT01004289).

Effect and Role of Post-conditioning During Coronary Angioplasty in Patients Affected by ST-Elevation Acute Myocardial Infarction

FAVARETTO, ENRICO
2012

Abstract

Razionale dello studio La terapia riperfusiva è la via principale per il trattamento di pazienti che si presentino con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (ST-elevation myocardial infarction, STEMI). Tuttavia, la riperfusione di per sé può esacerbare il danno miocardico, un processo denominato “danno da riperfusione”. Il post-conditioning (PostC) é un processo che sembra possa ridurre il danno miocardico da riperfusione durante angioplastica primaria (primary percutaneous coronary intervention, PPCI), ciò nonostante l’esperienza clinical è limitata. Scopo dello studio Presentare e discutere tutte le strategie note in grado di limitare il danno riperfusivo; inoltre, valutare gli effetti cardioprotettivi del postconditioning ischemico meccanico mediante un trial clinico controllato randomizzato arruolante pazienti con STEMI e inviati a PPCI, con endpoint primario le dimensioni dell’infarto (infarct size, IS) finale alla risonanza magnetica cardiaca (cardiac magnetic resonance, CMR). Metodi Un totale di 78 pazienti con primo STEMI (età 59±12 anni) inviati per PPCI, sono stati stratificati per sede dello STEMI e successivamente randomizzati a PPCI convenzionale o PPCI con PostC. Tutti i pazienti, con arteria responsabile dell’infarto occlusa e assenza di circolo collaterale, hanno ricevuto abciximab endovena prima della PPCI. Successivamente alla riperfusione, avvenuta con tecnica direct stenting, i soggetti di controllo non sono stati sottoposti ad ulteriori interventi, mentre i soggetti nel gruppo PostC hanno rivevuto, entro un minuto dalla riperfusione, 4 cicli di 1 minuto di rigonfiaggio e 1 minuto di sgonfiaggio del pallone usato per l’angioplastica. L’endpoint primario oggetto dello studio, la riduzione dell’IS finale, veniva espresso come percentuale della massa ventricolare sinistra affetta, come possibile riconoscere ad una CMR con mezzo di contrasto eseguita a 30±10 giorni di distanza dalla procedura di PPCI indice. Risultati Tutte le caratteristiche di base, ad eccezione del diabete (p=0.06), risultavano ben bilanciate tra i gruppi di trattamento. I pazienti nel gruppo postconditioning tendevano ad avere un IS maggiore quando paragonati a quelli sottoposti a PPCI convenzionale (20±12% vs 14±10%, p=0.054). Dopo esclusione dei pazienti diabetici, il gruppo di pazienti PostC sembrava ancora associato ad IS finali di maggiori dimensioni (p=0.116). Gli eventi avversi cardiovascolari maggiori sono risultati essere più frequenti nel gruppo PostC, indipendentemente dal loro status diabetico (p=0.053 e p=0.080, rispettivamente). Conclusioni Questo trial clinico randomizzato prospettico suggerisce che il PostC non ha l’effetto cardioprotettivo atteso e, invece, potrebbe pure nuocere a pazienti affetti da STEMI e sottoposti a PPCI ed infuzione di abciximab. (Numero identificativo unico di registrazione del trial al sito clinicaltrial.gov: NCT01004289).
26-gen-2012
Inglese
infarto; ischemia; infarto miocardico; postconditioning; riperfusione/ infarction; ischemia; myocardial infarction; postconditioning; reperfusion
TARANTINI, GIUSEPPE
THIENE, GAETANO
Università degli studi di Padova
145
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/82743
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-82743