Questa tesi raccoglie parte del lavoro portato avanti nei tre anni appena trascorsi. Metà esatta di questo periodo è stata spesa a Padova, presso le strutture del DPSS e sotto la supervisione del Professor Roberto Dell'Acqua, mentre il tempo rimanente è stato trascorso presso le strutture dell'Université de Montréal, sotto la supervisione del Professor Pierre Jolicoeur. Sotto la preziosa guida di questi due supervisori ho imparato a disegnare, scrivere, somministrare propriamente paradigmi attentivi, nonché ad analizzare, interpretare, e presentare i risultati da essi forniti. Entrando più nel merito degli argomenti trattati nell'arco del lavoro, possiamo dire che il Capitolo 1 costituisce una sorta di base epistemologica, con il compito di aiutare il lettore a circoscrivere il focus sui costrutti ed i modelli che verranno poi presentati nei successivi Capitoli 2 e 3, e ad introdurre quelli che sono i termini delle metodologie, delle tecniche, e dei problemi investigati in quella sede. Il Capitolo 2 si focalizza su un lavoro al momento sottomesso a Psychophysiology, all'interno del quale una nuova componente elettroencefalografica lateralizzata - soprannominata N1pc in quanto occorrente nel dominio temporale della più nota componente N1 dell'ERP - viene indagata, ed un modello in grado di spiegare parzialmente la sua origine funzionale è proposto in alternativa ad un modello già proposto in letteratura, che si rivela non propriamente capace di spiegare alcuni risultati da noi ritrovati. Una discussione in merito ad N1pc ed al nostro modello trova luogo al termine del Capitolo. Il Capitolo 3 presenta una continuità piuttosto marcata con il Capitolo 2, nella misura in cui illustra i punti saldi di un lavoro attualmente in fase di svolgimento, il quale si propone di affiancare la N1pc, sulla base delle conoscenze offerte dal lavoro presentato nel Capitolo 2, alla più conosciuta N2pc, nell'identificazione del ruolo giocato da target numerosity e target items distance nella modulazione dei marker elettrofisiologici di deployment attentivo lateralizzato. Uno dei punti chiave del lavoro é costituito dall'utilizzo di un paradigma innovativo, che abbiamo definito con il nome di Multi Frame Procedure, e che rappresenta un possibile strumento di ottimizzazione potenzialmente applicabile alla pressoché totalità della presente ricerca attentiva. Al contrario di Capitolo 2, Capitolo 3 riporta risultati piuttosto preliminari, e rivolgendosi all'investigazione di una componente - la N1pc - ancora poco studiata, mediante un paradigma innovativo, presenta forte carattere esplorativo. Possiamo pensare al Capitolo 4 in termini autocontenitivi, nella misura in cui lo abbiamo detto presentare e validare una variante di uno strumento clinico da me ideata, costruita, e sviluppata, in un dominio della psicologia relativamente lontano, per certi versi, da quello cui Capitoli 1-3 fanno riferimento. Lo strumento é stato ideato e parzialmente sviluppato nell'arco della mia laurea specialistica, ed il lavoro portato avanti con il dottorato vedrà presto la pubblicazione. Mi auspico ricercatori e clinici possano trovare lo strumento utile per scopi di ricerca nell'ambito dello sviluppo emotivo. Costruire uno strumento di quel applicato, inoltre, mi ha dato modo di comprendere che lo sviluppo di strumenti operativi é un intorno di competenze e di attività nel quale trovo gratificazione interagire.

Early selection of visual information as reflected by lateralized electrophysiological components: The roles of N1pc and N2pc.

CASIRAGHI, MAHESH MARCELLO
2013

Abstract

Questa tesi raccoglie parte del lavoro portato avanti nei tre anni appena trascorsi. Metà esatta di questo periodo è stata spesa a Padova, presso le strutture del DPSS e sotto la supervisione del Professor Roberto Dell'Acqua, mentre il tempo rimanente è stato trascorso presso le strutture dell'Université de Montréal, sotto la supervisione del Professor Pierre Jolicoeur. Sotto la preziosa guida di questi due supervisori ho imparato a disegnare, scrivere, somministrare propriamente paradigmi attentivi, nonché ad analizzare, interpretare, e presentare i risultati da essi forniti. Entrando più nel merito degli argomenti trattati nell'arco del lavoro, possiamo dire che il Capitolo 1 costituisce una sorta di base epistemologica, con il compito di aiutare il lettore a circoscrivere il focus sui costrutti ed i modelli che verranno poi presentati nei successivi Capitoli 2 e 3, e ad introdurre quelli che sono i termini delle metodologie, delle tecniche, e dei problemi investigati in quella sede. Il Capitolo 2 si focalizza su un lavoro al momento sottomesso a Psychophysiology, all'interno del quale una nuova componente elettroencefalografica lateralizzata - soprannominata N1pc in quanto occorrente nel dominio temporale della più nota componente N1 dell'ERP - viene indagata, ed un modello in grado di spiegare parzialmente la sua origine funzionale è proposto in alternativa ad un modello già proposto in letteratura, che si rivela non propriamente capace di spiegare alcuni risultati da noi ritrovati. Una discussione in merito ad N1pc ed al nostro modello trova luogo al termine del Capitolo. Il Capitolo 3 presenta una continuità piuttosto marcata con il Capitolo 2, nella misura in cui illustra i punti saldi di un lavoro attualmente in fase di svolgimento, il quale si propone di affiancare la N1pc, sulla base delle conoscenze offerte dal lavoro presentato nel Capitolo 2, alla più conosciuta N2pc, nell'identificazione del ruolo giocato da target numerosity e target items distance nella modulazione dei marker elettrofisiologici di deployment attentivo lateralizzato. Uno dei punti chiave del lavoro é costituito dall'utilizzo di un paradigma innovativo, che abbiamo definito con il nome di Multi Frame Procedure, e che rappresenta un possibile strumento di ottimizzazione potenzialmente applicabile alla pressoché totalità della presente ricerca attentiva. Al contrario di Capitolo 2, Capitolo 3 riporta risultati piuttosto preliminari, e rivolgendosi all'investigazione di una componente - la N1pc - ancora poco studiata, mediante un paradigma innovativo, presenta forte carattere esplorativo. Possiamo pensare al Capitolo 4 in termini autocontenitivi, nella misura in cui lo abbiamo detto presentare e validare una variante di uno strumento clinico da me ideata, costruita, e sviluppata, in un dominio della psicologia relativamente lontano, per certi versi, da quello cui Capitoli 1-3 fanno riferimento. Lo strumento é stato ideato e parzialmente sviluppato nell'arco della mia laurea specialistica, ed il lavoro portato avanti con il dottorato vedrà presto la pubblicazione. Mi auspico ricercatori e clinici possano trovare lo strumento utile per scopi di ricerca nell'ambito dello sviluppo emotivo. Costruire uno strumento di quel applicato, inoltre, mi ha dato modo di comprendere che lo sviluppo di strumenti operativi é un intorno di competenze e di attività nel quale trovo gratificazione interagire.
26-gen-2013
Inglese
Attention, Electrophysiology, Lateralized activity, N1pc, N2pc, Developmental Attachment, Story Stems.
DELL'ACQUA, ROBERTO
CASCO, CLARA
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/82833
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-82833