Il declino nelle abilità spaziali (di rappresentazione dell'ambiente e visuo-spaziali) con l'invecchiamento può limitare l'autonomia dell'anziano. Il presente progetto ha voluto continuare ad esplorare, con 4 studi, le differenze d'età tra giovani e anziani nelle abilità spaziali, focalizzandosi su differenti, ma complementari, aspetti. Un obiettivo è stato quello di indagare il ruolo di alcune caratteristiche individuali nell'influenzare fattori visuo-spaziali individuali (abilità e inclinazioni visuo-spaziali) che supportano l'apprendimento di percorsi in giovani e anziani. Ulteriori obiettivi sono stati quelli di individuare nuove prove più interattive per misurare le abilità visuo-spaziali, oltre che procedure per supportare l'apprendimento di percorsi e le abilità visuo-spaziali nell'anziano. In quest'ottica, lo Studio 1 ha indagato, in giovani e anziani, il ruolo che la personalità ha nell'influenzare abilità e inclinazioni visuo-spaziali. Lo Studio 2 ha misurato per la prima volta in giovani e anziani la memoria di lavoro visuo-spaziale (MdLVS) con il Walking Corsi Test indietro (WalCT), una versione più su larga scala e interattiva del Test di Corsi (TC), che richiede di memorizzare sequenze di posizioni camminando in un setting controllato, ed ha esaminato il ruolo specifico di questa prova, oltre alla sua versione classica, nello spiegare le differenze d'età in prove di rotazione mentale. Lo Studio 3 ha indagato se istruire sia giovani che, per la prima volta, anziani all'utilizzo di una strategia visiva supporti l'apprendimento di un nuovo percorso. Infine, lo Studio 4 ha esplorato in un campione di anziani se potenziare la MdLVS, anche con compiti interattivi, promuova benefici specifici ed effetti di trasferimento ad abilità visuo-spaziali non direttamente allenate (rotazione mentale). Per questo, il programma implementato combina la pratica con prove che richiedono di muoversi in un setting controllato (simili al WalCT) e prove presentate in modalità classica -su tablet- (simili al TC). In generale, i risultati dei 4 studi hanno confermato le differenze d'età tra giovani e anziani, a favore dei primi, nelle abilità visuo-spaziali e nell'apprendimento di percorsi, ma non nelle inclinazioni spaziali. I risultati hanno poi messo in luce come diversi tratti e facets di personalità predicano le inclinazioni spaziali in misura maggiore rispetto alle abilità visuo-spaziali. Riguardo l'utilizzo di misure più interattive di MdLVS, il WalCT indietro si è dimostrato una prova di MdLVS, che spiega le differenze d'età tra giovani e anziani in prove di rotazione mentale. Questi risultati hanno implicazioni per la valutazione delle differenze individuali e d'età nelle abilità visuo-spaziali in contesti sperimentali e, potenzialmente, clinici: lo Studio 1 sottolinea l'importanza di considerare la personalità tra le caratteristiche individuali che influenzano abilità e inclinazioni visuo-spaziali in giovani e anziani, lo Studio 2 configura il WalCT indietro tra le prove visuo-spaziali utili per misurare la MdLVS in diversi gruppi di età, specialmente negli anziani. Rispetto al potenziamento delle abilità spaziali, lo Studio 3 ha mostrato come utilizzare una strategia visiva sostenga l'abilità dell'anziano di apprendere un nuovo percorso: gli anziani istruiti ad usare la strategia hanno ottenuto una prestazione pari a quella dei giovani nel localizzare correttamente gli elementi del percorso. I risultati dello Studio 4, seppur preliminari, danno, inoltre, indicazioni rispetto alla fattibilità di usare una procedura più interattiva per allenare la MdLVS negli anziani, che è risultata promuovere per lo meno benefici specifici. Questi risultati offrono suggerimenti per l'implementazione di procedure basate sull'uso di strategie o sul processo, per supportare/potenziare le abilità spaziali nell'anziano, promuovendo la sua autonomia e, quindi, un invecchiamento attivo.
Spatial abilities: from their assessment to their improvement in older adults
CARBONE, ELENA
2019
Abstract
Il declino nelle abilità spaziali (di rappresentazione dell'ambiente e visuo-spaziali) con l'invecchiamento può limitare l'autonomia dell'anziano. Il presente progetto ha voluto continuare ad esplorare, con 4 studi, le differenze d'età tra giovani e anziani nelle abilità spaziali, focalizzandosi su differenti, ma complementari, aspetti. Un obiettivo è stato quello di indagare il ruolo di alcune caratteristiche individuali nell'influenzare fattori visuo-spaziali individuali (abilità e inclinazioni visuo-spaziali) che supportano l'apprendimento di percorsi in giovani e anziani. Ulteriori obiettivi sono stati quelli di individuare nuove prove più interattive per misurare le abilità visuo-spaziali, oltre che procedure per supportare l'apprendimento di percorsi e le abilità visuo-spaziali nell'anziano. In quest'ottica, lo Studio 1 ha indagato, in giovani e anziani, il ruolo che la personalità ha nell'influenzare abilità e inclinazioni visuo-spaziali. Lo Studio 2 ha misurato per la prima volta in giovani e anziani la memoria di lavoro visuo-spaziale (MdLVS) con il Walking Corsi Test indietro (WalCT), una versione più su larga scala e interattiva del Test di Corsi (TC), che richiede di memorizzare sequenze di posizioni camminando in un setting controllato, ed ha esaminato il ruolo specifico di questa prova, oltre alla sua versione classica, nello spiegare le differenze d'età in prove di rotazione mentale. Lo Studio 3 ha indagato se istruire sia giovani che, per la prima volta, anziani all'utilizzo di una strategia visiva supporti l'apprendimento di un nuovo percorso. Infine, lo Studio 4 ha esplorato in un campione di anziani se potenziare la MdLVS, anche con compiti interattivi, promuova benefici specifici ed effetti di trasferimento ad abilità visuo-spaziali non direttamente allenate (rotazione mentale). Per questo, il programma implementato combina la pratica con prove che richiedono di muoversi in un setting controllato (simili al WalCT) e prove presentate in modalità classica -su tablet- (simili al TC). In generale, i risultati dei 4 studi hanno confermato le differenze d'età tra giovani e anziani, a favore dei primi, nelle abilità visuo-spaziali e nell'apprendimento di percorsi, ma non nelle inclinazioni spaziali. I risultati hanno poi messo in luce come diversi tratti e facets di personalità predicano le inclinazioni spaziali in misura maggiore rispetto alle abilità visuo-spaziali. Riguardo l'utilizzo di misure più interattive di MdLVS, il WalCT indietro si è dimostrato una prova di MdLVS, che spiega le differenze d'età tra giovani e anziani in prove di rotazione mentale. Questi risultati hanno implicazioni per la valutazione delle differenze individuali e d'età nelle abilità visuo-spaziali in contesti sperimentali e, potenzialmente, clinici: lo Studio 1 sottolinea l'importanza di considerare la personalità tra le caratteristiche individuali che influenzano abilità e inclinazioni visuo-spaziali in giovani e anziani, lo Studio 2 configura il WalCT indietro tra le prove visuo-spaziali utili per misurare la MdLVS in diversi gruppi di età, specialmente negli anziani. Rispetto al potenziamento delle abilità spaziali, lo Studio 3 ha mostrato come utilizzare una strategia visiva sostenga l'abilità dell'anziano di apprendere un nuovo percorso: gli anziani istruiti ad usare la strategia hanno ottenuto una prestazione pari a quella dei giovani nel localizzare correttamente gli elementi del percorso. I risultati dello Studio 4, seppur preliminari, danno, inoltre, indicazioni rispetto alla fattibilità di usare una procedura più interattiva per allenare la MdLVS negli anziani, che è risultata promuovere per lo meno benefici specifici. Questi risultati offrono suggerimenti per l'implementazione di procedure basate sull'uso di strategie o sul processo, per supportare/potenziare le abilità spaziali nell'anziano, promuovendo la sua autonomia e, quindi, un invecchiamento attivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/82852
URN:NBN:IT:UNIPD-82852