Celle a combustibile basate su membrane a scambio protonico (PEMFCs) sono dispositivi elettrochimici per la conversione di energia chimica in energia elettrica. Le PEMFCs suscitano notevole interesse sia nel mondo industriale che accademico a causa della loro elevata efficienza di conversione, basso impatto ambientale e vasta gamma di utilizzo che spazia dall’elettronica portatile fino all’autotrazione. All’interno della cella a combustibile si trova la membrana a scambio protonico (PEM), che consente il trasferimento di protoni dall’anodo al catodo. Attualmente le membrane polimeriche a scambio protonico maggiormente utilizzate sono costituite da polimeri fluorurati funzionalizzati con gruppi polieterei terminanti con gruppi acidi (tipicamente -SO3H). Questi materiali (DupontTM Nafion®, Asashi Aciplex®, Dow®, and Flemion®) generalmente presentano elevata stabilità chimica, termica e meccanica ma tuttavia mostrano valori di conducibilità sufficienti per il loro impiego in cella a combustibile solo per elevati livelli di idratazione. La scarsa conducibilità protonica dei polimeri perfluorurati per temperature maggiori di 90°C e bassi livelli di idratazione limita fortemente il loro utilizzo su larga scala. Celle a combustibile che operano a temperature superiori a 120°C e bassi livelli di idratazione non necessitano dell’introduzione di sistemi di umidificazione e raffreddamento, riducendo il costo e semplificando la realizzazione ed ingegnerizzazione del dispositivo finale. Inoltre, l’aumento di temperatura riduce l’avvelenamento del catalizzatore da contaminanti esterni come ad esempio il monossido di carbonio. Al fine di superare le limitazioni delle PEMs convenzionali, questo lavoro di tesi riporta la sintesi e la caratterizzazione di nuove membrane polimeriche a conducibilità protonica alternative ai classici polimeri fluorurati per applicazioni in celle a combustibile. I materiali sono stati sintetizzati seguendo due diverse strategie: 1) drogare una membrane di Nafion al fine di aumentare il suo intervallo di stabilità termico e meccanico e la sua conducibilità protonica così da estenderne le condizioni operative di utilizzo a temperature maggiori di 90°C e per bassi o nulli livelli di idratazione; 2) sintetizzare e caratterizzare PEMs basate su polibenzimidazolo e polisulfone come materiali alternativi ai classici polimeri fluorurati. Il primo punto ha riguardato lo studio di due diversi sistemi ottenuti drogando una membrana di Nafion con il filler inorganico [(ZrO2)(Ta2O5)0.119] oppure con due diversi liquidi ionici a conducibilità protonica, il trietilammonio-metansolfonato ed il trietilammonio-perfluorobutansolfonato. Lo studio di nuove membrane alternative ai polimeri fluorurati è stato sviluppato considerando membrane di polibenzimidazolo (PBI) e polisulfone solfonato (sPSO2) le cui proprietà sono state modulate dall’aggiunta di acido fosforico e di un filler ibrido a base di silice funzionalizzata (nel caso del PBI) o di poliossotrimetilene e silice (per le membrane a base di sPSO2). Al fine di delucidare le interazioni esistenti tra i diversi componenti presenti all’interno delle membrane, tutti i materiali sono stati ampiamente caratterizzati dal punto di vista delle loro proprietà termiche, meccaniche, strutturali ed elettriche. Queste interazioni governano le proprietà macroscopiche delle membrane che necessitano di essere migliorate al fine di ottimizzare e prevedere il comportamento di questi materiali in condizioni di esercizio in celle a combustibile.

New hybrid inorganic-organic proton conducting membranes for PEMFC: synthesis, properties and conduction mechanisms

PIGA, MATTEO
2012

Abstract

Celle a combustibile basate su membrane a scambio protonico (PEMFCs) sono dispositivi elettrochimici per la conversione di energia chimica in energia elettrica. Le PEMFCs suscitano notevole interesse sia nel mondo industriale che accademico a causa della loro elevata efficienza di conversione, basso impatto ambientale e vasta gamma di utilizzo che spazia dall’elettronica portatile fino all’autotrazione. All’interno della cella a combustibile si trova la membrana a scambio protonico (PEM), che consente il trasferimento di protoni dall’anodo al catodo. Attualmente le membrane polimeriche a scambio protonico maggiormente utilizzate sono costituite da polimeri fluorurati funzionalizzati con gruppi polieterei terminanti con gruppi acidi (tipicamente -SO3H). Questi materiali (DupontTM Nafion®, Asashi Aciplex®, Dow®, and Flemion®) generalmente presentano elevata stabilità chimica, termica e meccanica ma tuttavia mostrano valori di conducibilità sufficienti per il loro impiego in cella a combustibile solo per elevati livelli di idratazione. La scarsa conducibilità protonica dei polimeri perfluorurati per temperature maggiori di 90°C e bassi livelli di idratazione limita fortemente il loro utilizzo su larga scala. Celle a combustibile che operano a temperature superiori a 120°C e bassi livelli di idratazione non necessitano dell’introduzione di sistemi di umidificazione e raffreddamento, riducendo il costo e semplificando la realizzazione ed ingegnerizzazione del dispositivo finale. Inoltre, l’aumento di temperatura riduce l’avvelenamento del catalizzatore da contaminanti esterni come ad esempio il monossido di carbonio. Al fine di superare le limitazioni delle PEMs convenzionali, questo lavoro di tesi riporta la sintesi e la caratterizzazione di nuove membrane polimeriche a conducibilità protonica alternative ai classici polimeri fluorurati per applicazioni in celle a combustibile. I materiali sono stati sintetizzati seguendo due diverse strategie: 1) drogare una membrane di Nafion al fine di aumentare il suo intervallo di stabilità termico e meccanico e la sua conducibilità protonica così da estenderne le condizioni operative di utilizzo a temperature maggiori di 90°C e per bassi o nulli livelli di idratazione; 2) sintetizzare e caratterizzare PEMs basate su polibenzimidazolo e polisulfone come materiali alternativi ai classici polimeri fluorurati. Il primo punto ha riguardato lo studio di due diversi sistemi ottenuti drogando una membrana di Nafion con il filler inorganico [(ZrO2)(Ta2O5)0.119] oppure con due diversi liquidi ionici a conducibilità protonica, il trietilammonio-metansolfonato ed il trietilammonio-perfluorobutansolfonato. Lo studio di nuove membrane alternative ai polimeri fluorurati è stato sviluppato considerando membrane di polibenzimidazolo (PBI) e polisulfone solfonato (sPSO2) le cui proprietà sono state modulate dall’aggiunta di acido fosforico e di un filler ibrido a base di silice funzionalizzata (nel caso del PBI) o di poliossotrimetilene e silice (per le membrane a base di sPSO2). Al fine di delucidare le interazioni esistenti tra i diversi componenti presenti all’interno delle membrane, tutti i materiali sono stati ampiamente caratterizzati dal punto di vista delle loro proprietà termiche, meccaniche, strutturali ed elettriche. Queste interazioni governano le proprietà macroscopiche delle membrane che necessitano di essere migliorate al fine di ottimizzare e prevedere il comportamento di questi materiali in condizioni di esercizio in celle a combustibile.
11-gen-2012
Inglese
Fuel Cell, Proton Exchange Membrane, Nafion, Ionic Liquid, polybenzimidazole, sulfonated polysulfone, Broadband Electric Spectroscopy, proton conduction mechanisms
DI NOTO, VITO
GRANOZZI, GAETANO
Università degli studi di Padova
295
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/82897
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-82897