La partecipazione pubblica su questioni ambientali costituisce oggi un tema centrale di sempre maggior attualità nel dibattito politico e programmatico, nazionale e internazionale. Parallelamente, la crescente sensibilità sulle tematiche ambientali ha prodotto negli anni una diffusa consistente domanda di informazione da parte dei cittadini stessi, inducendo le Istituzioni ad affrontarle con particolare cura e attenzione. La presente ricerca si propone la finalità di rileggere con uno sguardo psicosociale la ridotta partecipazione dei cittadini ai processi decisionali proposti dalle Amministrazioni nel tentativo di ricomporre le fratture venutesi a creare tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale, particolarmente in contesti storicamente già ampiamente segnati da criticità in questo senso. La psicologia sociale nei suoi sviluppi recenti ha contribuito ampiamente alle riflessioni su questioni ambientali e partecipazione pubblica, sia con la formulazione di modelli interpretativi teorici che mirano a individuare i processi psicologici che sottostanno a opinioni, vissuti, pratiche ‘ambientalmente’ rilevanti sia con risvolti applicativi concreti in termini di proposte di linee di intervento indirizzate a quei settori ugualmente impegnati nella ricerca di una più efficiente gestione ambientale per consentire uno sviluppo sostenibile. Fondando i suoi presupposti in una prospettiva costruzionista, la presente ricerca trova la propria cornice epistemologica nella teoria delle rappresentazioni sociali (Moscovici, 1961/76). Altri domini ad essa strettamente intrecciati sono gli studi sulla memoria collettiva (Halbwachs, 1925; 1950), la teoria dell’identità sociale (Tajfel, 1981) e il costrutto di identità di luogo (Proshansky, Fabian, Kaninoff, 1983). La ricerca si pone l’obiettivo di indagare il ruolo dei costrutti psicosociali della memoria collettiva e dell’identità sociale e di luogo nel contribuire alla co-costruzione di una rappresentazione condivisa del territorio, oltre che nelle loro relazioni con la partecipazione dei cittadini al dibattito su questioni ambientali in un contesto diffusamente industrializzato e fortemente segnato da criticità in questo senso. Il caso di studio è quello della Valle del Chiampo, in Provincia di Vicenza, la cui principale attività economica è quella della concia delle pelli, tanto che la zona costituisce uno fra i più caratteristici e prosperi distretti industriali in tale settore a livello mondiale. Il disegno di ricerca prevede l’integrazione degli aspetti caratteristici degli studi di caso con quelli di studi retrospettivi e longitudinali; l’approccio metodologico adottato è multimetodo (con una particolare attenzione alle strategie di triangolazione) e quali-quantitativo. La rilettura unitaria dei principali risultati emersi dai quattro studi che compongono il piano della ricerca permette di rispondere che i costrutti considerati contribuiscono alla co-costruzione di una rappresentazione del territorio condivisa dai membri della comunità presa in esame, tale da far ritenere non prioritario un loro diretto coinvolgimento nella discussione di politiche ambientali. Per chiarire in modo esaustivo questa affermazione si sono approfondite tre dimensioni - di conoscenza, metodologica e applicativa - e fornite precise e adeguate motivazioni a ciò che si intende sostenere.
Partecipazione pubblica, memoria collettiva e conflitti ambientali: Un'analisi psicosociali sul territorio della Valle del Chiampo
BRONDI, SONIA
2012
Abstract
La partecipazione pubblica su questioni ambientali costituisce oggi un tema centrale di sempre maggior attualità nel dibattito politico e programmatico, nazionale e internazionale. Parallelamente, la crescente sensibilità sulle tematiche ambientali ha prodotto negli anni una diffusa consistente domanda di informazione da parte dei cittadini stessi, inducendo le Istituzioni ad affrontarle con particolare cura e attenzione. La presente ricerca si propone la finalità di rileggere con uno sguardo psicosociale la ridotta partecipazione dei cittadini ai processi decisionali proposti dalle Amministrazioni nel tentativo di ricomporre le fratture venutesi a creare tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale, particolarmente in contesti storicamente già ampiamente segnati da criticità in questo senso. La psicologia sociale nei suoi sviluppi recenti ha contribuito ampiamente alle riflessioni su questioni ambientali e partecipazione pubblica, sia con la formulazione di modelli interpretativi teorici che mirano a individuare i processi psicologici che sottostanno a opinioni, vissuti, pratiche ‘ambientalmente’ rilevanti sia con risvolti applicativi concreti in termini di proposte di linee di intervento indirizzate a quei settori ugualmente impegnati nella ricerca di una più efficiente gestione ambientale per consentire uno sviluppo sostenibile. Fondando i suoi presupposti in una prospettiva costruzionista, la presente ricerca trova la propria cornice epistemologica nella teoria delle rappresentazioni sociali (Moscovici, 1961/76). Altri domini ad essa strettamente intrecciati sono gli studi sulla memoria collettiva (Halbwachs, 1925; 1950), la teoria dell’identità sociale (Tajfel, 1981) e il costrutto di identità di luogo (Proshansky, Fabian, Kaninoff, 1983). La ricerca si pone l’obiettivo di indagare il ruolo dei costrutti psicosociali della memoria collettiva e dell’identità sociale e di luogo nel contribuire alla co-costruzione di una rappresentazione condivisa del territorio, oltre che nelle loro relazioni con la partecipazione dei cittadini al dibattito su questioni ambientali in un contesto diffusamente industrializzato e fortemente segnato da criticità in questo senso. Il caso di studio è quello della Valle del Chiampo, in Provincia di Vicenza, la cui principale attività economica è quella della concia delle pelli, tanto che la zona costituisce uno fra i più caratteristici e prosperi distretti industriali in tale settore a livello mondiale. Il disegno di ricerca prevede l’integrazione degli aspetti caratteristici degli studi di caso con quelli di studi retrospettivi e longitudinali; l’approccio metodologico adottato è multimetodo (con una particolare attenzione alle strategie di triangolazione) e quali-quantitativo. La rilettura unitaria dei principali risultati emersi dai quattro studi che compongono il piano della ricerca permette di rispondere che i costrutti considerati contribuiscono alla co-costruzione di una rappresentazione del territorio condivisa dai membri della comunità presa in esame, tale da far ritenere non prioritario un loro diretto coinvolgimento nella discussione di politiche ambientali. Per chiarire in modo esaustivo questa affermazione si sono approfondite tre dimensioni - di conoscenza, metodologica e applicativa - e fornite precise e adeguate motivazioni a ciò che si intende sostenere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/83115
URN:NBN:IT:UNIPD-83115