La filiera della pasta è caratterizzata da un punto di vista organizzativo-strutturale, da una profonda dicotomia tra la fase agricola e industriale-distributiva, molto frammentata la prima e fortemente concentrate le restanti. Inoltre, l’influenza di diversi fattori, quali, la variabilità meteoclimatica e le conseguenti ripercussioni sulle produzioni sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo, l’estrema volatilità dei mercati e le criticità degli aspetti contrattualistici hanno portato la coltura del grano duro nel corso degli ultimi quindici anni ad una situazione di forte ridimensionamento dei margini reddituali. Nel valutare la sostenibilità economica della filiera nell’areale Veneto, in una prima fase, la stima dei differenziali di costo e della redditività della coltura nella fase agricola, ha portato a concludere come questa appaia sempre più condizionata dalle dinamiche meteoclimatiche, di mercato, dai costi colturali oltre che dalle scelte dettate dalla nuova PAC 2014-2020 e l’entrata in vigore del nuovo sistema di pagamenti diretti. Tutti questi fattori rappresentano una fonte di incertezza per l’imprenditore agricolo che si trova a dover prendere delle decisioni rilevanti per i propri risultati produttivi. Per ovviare a questa problematica, si è sviluppato un modello di ottimizzazione, utile strumento di supporto alle decisioni in grado di guidare l’imprenditore nelle proprie scelte di ottimizzazione economico-ambientali della produzione del grano duro. Tale modello, sviluppato in ambiente Excel con tecniche di programmazione lineare, ha come funzioni-obbiettivo l’ottimizzazione della concimazione azotata di precisione che consente la massimizzazione del reddito operativo conseguibile con tecniche di raccolta selettiva “a strisciate”. In una seconda fase, la determinazione della disponibilità a pagare o “willingness to pay” (WTP) da parte dei consumatori per una pasta di semola di grano duro con caratteristiche collegate all’aspetto ambientale e salutistico, si è elicitato, nell’ambito di un mercato simulato mediante valutazione contingente con metodo referendario a singola banda su questi due attributi. I due attributi qualitativi considerati, sono collegati all'aspetto ambientale - produzione di grano duro ad elevato contenuto proteico in ambito locale, mediante l’utilizzo di tecniche che permettono di effettuare una concimazione azotata sostenibile tale da determinare un utilizzo di azoto inferiore ai quantitativi definiti dal legislatore, quindi, con un minor impatto sull'ambiente - e salutistico - trasformazione del grano duro in una pasta integrale, meglio digeribile per quanto riguarda la componente amidacea. Le stime effettuate sottolineano come la disponibilità a pagare un premio di prezzo per la componente ambientale (componente di tipo pubblico) sia piuttosto limitata, mentre molto più apprezzabile risulta la WTP, quando alla componente ambientale viene associata quella salutistica (componente di tipo privato) sul solo campione che consuma pasta integrale. Tali risultati evidenziano la possibilità di identificare una potenziale nicchia di mercato dove potrebbe trovare collocazione una pasta con le caratteristiche considerate.

La differenziazione qualitativa del prodotto come strumento di valorizzazione della filiera del grano duro

BOZZOLAN, IRENE
2015

Abstract

La filiera della pasta è caratterizzata da un punto di vista organizzativo-strutturale, da una profonda dicotomia tra la fase agricola e industriale-distributiva, molto frammentata la prima e fortemente concentrate le restanti. Inoltre, l’influenza di diversi fattori, quali, la variabilità meteoclimatica e le conseguenti ripercussioni sulle produzioni sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo, l’estrema volatilità dei mercati e le criticità degli aspetti contrattualistici hanno portato la coltura del grano duro nel corso degli ultimi quindici anni ad una situazione di forte ridimensionamento dei margini reddituali. Nel valutare la sostenibilità economica della filiera nell’areale Veneto, in una prima fase, la stima dei differenziali di costo e della redditività della coltura nella fase agricola, ha portato a concludere come questa appaia sempre più condizionata dalle dinamiche meteoclimatiche, di mercato, dai costi colturali oltre che dalle scelte dettate dalla nuova PAC 2014-2020 e l’entrata in vigore del nuovo sistema di pagamenti diretti. Tutti questi fattori rappresentano una fonte di incertezza per l’imprenditore agricolo che si trova a dover prendere delle decisioni rilevanti per i propri risultati produttivi. Per ovviare a questa problematica, si è sviluppato un modello di ottimizzazione, utile strumento di supporto alle decisioni in grado di guidare l’imprenditore nelle proprie scelte di ottimizzazione economico-ambientali della produzione del grano duro. Tale modello, sviluppato in ambiente Excel con tecniche di programmazione lineare, ha come funzioni-obbiettivo l’ottimizzazione della concimazione azotata di precisione che consente la massimizzazione del reddito operativo conseguibile con tecniche di raccolta selettiva “a strisciate”. In una seconda fase, la determinazione della disponibilità a pagare o “willingness to pay” (WTP) da parte dei consumatori per una pasta di semola di grano duro con caratteristiche collegate all’aspetto ambientale e salutistico, si è elicitato, nell’ambito di un mercato simulato mediante valutazione contingente con metodo referendario a singola banda su questi due attributi. I due attributi qualitativi considerati, sono collegati all'aspetto ambientale - produzione di grano duro ad elevato contenuto proteico in ambito locale, mediante l’utilizzo di tecniche che permettono di effettuare una concimazione azotata sostenibile tale da determinare un utilizzo di azoto inferiore ai quantitativi definiti dal legislatore, quindi, con un minor impatto sull'ambiente - e salutistico - trasformazione del grano duro in una pasta integrale, meglio digeribile per quanto riguarda la componente amidacea. Le stime effettuate sottolineano come la disponibilità a pagare un premio di prezzo per la componente ambientale (componente di tipo pubblico) sia piuttosto limitata, mentre molto più apprezzabile risulta la WTP, quando alla componente ambientale viene associata quella salutistica (componente di tipo privato) sul solo campione che consuma pasta integrale. Tali risultati evidenziano la possibilità di identificare una potenziale nicchia di mercato dove potrebbe trovare collocazione una pasta con le caratteristiche considerate.
28-gen-2015
Italiano
grano duro; valutazione contingente; durum wheat; contingent valuation
DEFRANCESCO, EDI
LENZI, MARIO ARISTIDE
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-83202