Le cellule staminali del liquido amniotico (AFSCs) possono essere isolate dal liquido amniotico in seguito ad amniocentesi cui le donne incinte si sottopongono durante il secondo trimestre della gravidanza, questa popolazione è già stata caratterizzata e condivide proprietà comuni fra le cellule staminali embrionali e le cellule staminali adulte mesenchimali. Le AFSCs possono essere identificate tramite specifici marcatori; in questo studio – com’è già stato pubblicato – si è puntata l’attenzione sulla frazione positiva per CD117 (c-Kit). Queste cellule sono di grande interesse ai fini della medicina rigenerativa, considerando il loro potenziale di differenziamento e la relativa costante disponibilità, inoltre il recupero di cellule prenatali di origine autologa offre la possibilità di nuove strategie per curare i neonati con malformazioni congenite o altre malattie. In questo studio si è voluto esplorare la possibilità di isolare le AFSCs al termine della gravidanza (quindi al terzo trimestre, recuperando il liquido amniotico durante il parto). Sono stati investigati i fenotipi e le potenzialità differenziative di entrambi i trimestri. Queste cellule hanno anche un grande potenziale poiché possono essere mantenute in cultura e il loro numero significativamente aumentato per successive applicazioni. L’ipossia è un ben conosciuto fattore che influenza la coltura delle cellule staminali; coltivare le cellule in basse tensioni di ossigeno è già stato dimostrato avere un effetto benefico su altre cellule staminali, è stato quindi deciso di provare quest’approccio per migliorare l’espansione delle AFSCs. Sono stati effettuati esperimenti in vivo per verificare il potenziale angiogenico delle AFSCs.
Amniotic fluid stem cells from second and third trimester, comparison and potency for regenerative medicine
SCHIAVO, ANDREA ALEX
2013
Abstract
Le cellule staminali del liquido amniotico (AFSCs) possono essere isolate dal liquido amniotico in seguito ad amniocentesi cui le donne incinte si sottopongono durante il secondo trimestre della gravidanza, questa popolazione è già stata caratterizzata e condivide proprietà comuni fra le cellule staminali embrionali e le cellule staminali adulte mesenchimali. Le AFSCs possono essere identificate tramite specifici marcatori; in questo studio – com’è già stato pubblicato – si è puntata l’attenzione sulla frazione positiva per CD117 (c-Kit). Queste cellule sono di grande interesse ai fini della medicina rigenerativa, considerando il loro potenziale di differenziamento e la relativa costante disponibilità, inoltre il recupero di cellule prenatali di origine autologa offre la possibilità di nuove strategie per curare i neonati con malformazioni congenite o altre malattie. In questo studio si è voluto esplorare la possibilità di isolare le AFSCs al termine della gravidanza (quindi al terzo trimestre, recuperando il liquido amniotico durante il parto). Sono stati investigati i fenotipi e le potenzialità differenziative di entrambi i trimestri. Queste cellule hanno anche un grande potenziale poiché possono essere mantenute in cultura e il loro numero significativamente aumentato per successive applicazioni. L’ipossia è un ben conosciuto fattore che influenza la coltura delle cellule staminali; coltivare le cellule in basse tensioni di ossigeno è già stato dimostrato avere un effetto benefico su altre cellule staminali, è stato quindi deciso di provare quest’approccio per migliorare l’espansione delle AFSCs. Sono stati effettuati esperimenti in vivo per verificare il potenziale angiogenico delle AFSCs.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/83414
URN:NBN:IT:UNIPD-83414