Lo scopo di questa ricerca è di correggere il difetto del gene p63 che comporta la perdita della vista in modo indipendente dalla mutazione. La strategia prescelta è una terapia additiva in cui viene impiegato un vettore lentivirale auto-inattivante (SIN) che esprime un transgene (WT ΔNp63α) sotto il controllo di un enhancer tessuto-specifico (K14). Questo vettore viene usato per ripristinare il fenotipo WT. Il potenziale di questa strategia è che potenzialmente può essere impiegata per migliorare il fenotipo di tutte le patologie correlate a p63. I nostri risultati mostrano che il comportamento e l’attività delle cellule mutate trasdotte possono esseri comparati a quelli del WT. Abbiamo inoltre osservato che le cellule WT mostrano un potenziale clonogenico maggiore rispetto al controllo negativo, senza comprometterne l’identità. Tuttora non ci sono cure disponibili per la perdita della vista causata da mutazioni in p63. La nostra ricerca potrebbe quindi condurre a nuovi approcci terapeutici basati sul trapianto autologo di cellule staminali geneticamente corrette. Inoltre la nostra strategia potrebbe essere in grado di curare un ampio spetto di patologie legate a p63 in modo mutazione indipendente.
Combined gene and stem cell therapy approach to correct ocular defects in p63-related diseases
RAFFA, PAOLO
2018
Abstract
Lo scopo di questa ricerca è di correggere il difetto del gene p63 che comporta la perdita della vista in modo indipendente dalla mutazione. La strategia prescelta è una terapia additiva in cui viene impiegato un vettore lentivirale auto-inattivante (SIN) che esprime un transgene (WT ΔNp63α) sotto il controllo di un enhancer tessuto-specifico (K14). Questo vettore viene usato per ripristinare il fenotipo WT. Il potenziale di questa strategia è che potenzialmente può essere impiegata per migliorare il fenotipo di tutte le patologie correlate a p63. I nostri risultati mostrano che il comportamento e l’attività delle cellule mutate trasdotte possono esseri comparati a quelli del WT. Abbiamo inoltre osservato che le cellule WT mostrano un potenziale clonogenico maggiore rispetto al controllo negativo, senza comprometterne l’identità. Tuttora non ci sono cure disponibili per la perdita della vista causata da mutazioni in p63. La nostra ricerca potrebbe quindi condurre a nuovi approcci terapeutici basati sul trapianto autologo di cellule staminali geneticamente corrette. Inoltre la nostra strategia potrebbe essere in grado di curare un ampio spetto di patologie legate a p63 in modo mutazione indipendente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/83741
URN:NBN:IT:UNIPD-83741