Nella tesi si dimostra come il tema dell’universale si sia manifestato principalmente nelle controversie ariane del quarto secolo e nei lavori dei padri cappadoci, come anche nella filosofia antica e nella tradizione orientale cristiana filosofica e teologica. Parlando dell “universale”, intendo realtà universali di ogni tipo (incluse le proprietà comuni a molti individui come i principi trascendentali applicati ai tipi di essere ad essi partecipanti, i legami della gerarchia dell’essere tra cui la moltitudine degli individui ecc.) e non solo i termini di κοινόν e καθόλου o la nozione di un universale inteso nel senso tecnico normativo dal punto di vista dell’uso del termine nel discorso storico e filosofico. Nella tesi possono essere individuati tre temi principali. In primo luogo, il tema della partecipazione. Distinguo tre paradigmi della partecipazione rispetto al problema dell’universale caratteristici della filosofia antica: il paradigma platonico, aristotelico e neoplatonico. Dimostro che il paradigma platonico trova espressione in Origene, Ario e Gregorio di Nissa, quello aristotelico in Origene e Gregorio di Nissa e quello neoplatonico, come propongo, in Ario. In secondo luogo si tratta il tema dell’applicazione della divisione genera-species all'essere intelligente. Ricostruisco la storia intellettuale della seconda tappa delle controversie ariane per cui, in risposta alla dottrina di Vasilio di Cesarea sul fatto che la comunanza dell’identità della Trinità sarebbe analoga alla comunanza dell’aspetto rispetto agli individui, Eunomio, al fine dei confutare questa dottrina, avrebbe insistito che la divisione genera-species non sia applicabile all'essere immateriale. Ricerco le origini di questo concetto nel platonismo antico e cristiano. In terzo luogo, si affronta il tema della gerarchia dell’essere. Secondo la mia visione nella dottrina di Gregorio di Nissa questo tema ha un ruolo fondamentale. Dimostro che Gregorio di Nissa prese in prestito l’ordine dei componenti della gerarchia dell’essere dal cosiddetto albero di Porfirio, nello sviluppare questo argomento vi introdusse elementi platonici, aristotelici e stoici e cambiò l’ordine dei componenti in relazione all'ordine biblico della creazione. Inoltre analizzo lo sviluppo del tema della gerarchia dell’essere nel conseguente pensiero orientale cristiano e l’influenza di Gregorio di Nissa in questo senso. Mi soffermo inoltre sul tema dell’individuazione attraverso la convergenza delle proprietà nel pensiero di Vasilio di Cesarea e studio lo stato delle proprietà comuni nell'ambito del concetto di individuazione.
The topic of the universal in the thought of the Cappadocian Fathers and in the Arian debate of the 4th century AD: philosophical and theological perspectives
BIRIUKOV, DMITRII
2016
Abstract
Nella tesi si dimostra come il tema dell’universale si sia manifestato principalmente nelle controversie ariane del quarto secolo e nei lavori dei padri cappadoci, come anche nella filosofia antica e nella tradizione orientale cristiana filosofica e teologica. Parlando dell “universale”, intendo realtà universali di ogni tipo (incluse le proprietà comuni a molti individui come i principi trascendentali applicati ai tipi di essere ad essi partecipanti, i legami della gerarchia dell’essere tra cui la moltitudine degli individui ecc.) e non solo i termini di κοινόν e καθόλου o la nozione di un universale inteso nel senso tecnico normativo dal punto di vista dell’uso del termine nel discorso storico e filosofico. Nella tesi possono essere individuati tre temi principali. In primo luogo, il tema della partecipazione. Distinguo tre paradigmi della partecipazione rispetto al problema dell’universale caratteristici della filosofia antica: il paradigma platonico, aristotelico e neoplatonico. Dimostro che il paradigma platonico trova espressione in Origene, Ario e Gregorio di Nissa, quello aristotelico in Origene e Gregorio di Nissa e quello neoplatonico, come propongo, in Ario. In secondo luogo si tratta il tema dell’applicazione della divisione genera-species all'essere intelligente. Ricostruisco la storia intellettuale della seconda tappa delle controversie ariane per cui, in risposta alla dottrina di Vasilio di Cesarea sul fatto che la comunanza dell’identità della Trinità sarebbe analoga alla comunanza dell’aspetto rispetto agli individui, Eunomio, al fine dei confutare questa dottrina, avrebbe insistito che la divisione genera-species non sia applicabile all'essere immateriale. Ricerco le origini di questo concetto nel platonismo antico e cristiano. In terzo luogo, si affronta il tema della gerarchia dell’essere. Secondo la mia visione nella dottrina di Gregorio di Nissa questo tema ha un ruolo fondamentale. Dimostro che Gregorio di Nissa prese in prestito l’ordine dei componenti della gerarchia dell’essere dal cosiddetto albero di Porfirio, nello sviluppare questo argomento vi introdusse elementi platonici, aristotelici e stoici e cambiò l’ordine dei componenti in relazione all'ordine biblico della creazione. Inoltre analizzo lo sviluppo del tema della gerarchia dell’essere nel conseguente pensiero orientale cristiano e l’influenza di Gregorio di Nissa in questo senso. Mi soffermo inoltre sul tema dell’individuazione attraverso la convergenza delle proprietà nel pensiero di Vasilio di Cesarea e studio lo stato delle proprietà comuni nell'ambito del concetto di individuazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/83751
URN:NBN:IT:UNIPD-83751