La neuroanatomia comparata consente di caratterizzare le strutture nervose mettendo in luce le somiglianze e le differenze tra i mammiferi. Un aspetto interessante di questo studio comparato riguarda il cervello dei Cetartiodattili sia terrestri (artiodattili) sia marini (cetacei) in cui la locomozione quadrupedale degli ungulati e l'assenza di movimenti articolati nell’arto dei cetacei mostrano variazioni morfologiche rispetto ai primati nelle aree cerebrali correlate i quali presentano un arto specializzato con dita articolate e pollici opponibili capaci di afferrare oggetti molto piccoli con precisione. Da questo punto di vista uno studio neuroanatomico dell’encefalo di artiodattili come il suino, il bovino e la pecora può aiutarci a comprendere l'organizzazione della citoarchitettura nei diversi mammiferi. La pecora Ovis aries come modello animale è stata oggetto di una discreta quantità di studi anatomici e indagini funzionali sul ruolo della corteccia cerebrale e dell'ipotalamo. Altre specie di artiodattili terrestri come la giraffa Giraffa camelopardalis, sono state meno studiate e sono rare le pubblicazioni che ne hanno studiato il cervello. Per questo motivo, uno degli obiettivi di questa tesi è stato quello di caratterizzare le circonvoluzioni corticali dell’encefalo della giraffa, valutare il suo peso ed il suo quoziente di encefalizzazione (EQ). I risultati hanno permesso di affermare che il cervello della giraffa presenta caratteristiche comuni a quelle degli altri ungulati con una notevole girificazione e un peso medio di 720 g. Un altro obiettivo è stato quello di analizzare l’encefalo del suino Sus scrofa. Per ottenere risultati significativi, abbiamo pesato il cervello di 48 animali appartenenti a diverse categorie di età. Il peso medio del cervello adulto è risultato di 135 g. L'EQ relativamente basso (0,38) ottenuto da questo mammifero potrebbe essere spiegato con le esigenze di produzione spinta che l'allevamento intensivo comporta, incrementando la selezione di animali sempre più pesanti. Uno degli aspetti molto studiati in questi ultimi anni da un punto di vista neuroanatomia riguarda la caratterizzazione delle aree sessualmente dimorfiche nell’encefalo dei mammiferi. Il bovino Bos taurus rappresenta un modello interessante per lo studio dei dimorfismi cereberali perché questo mammifero possiede un cervello grande, altamente convoluto, una gravidanza di 9 mesi. Inoltre in questa specie si manifesta la sindrome del freemartinismo. Tale sindrome si presenta perchè durante la gravidanza gemellare di un feto maschile e uno femminile, gli ormoni maschili del maschio a causa della anastomosi plaecentare circolano nel feto femminile mascolinizzando. Così il feto femmina è un individuo intersesso interessante perché il suo cervello femminile si è sviluppato naturalmente in un ambiente ormonale maschile. L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di studiare la citoarchitettura dell'ipotalamo di giovenche freemartin e confrontare i dati ottenuti con quelli analizzati nell’ipotalamo di bovini maschi e femmine. Questo studio ci ha permesso di caratterizzare i dimorfismi sessuali tra maschili e femminili presenti nel nucleo suprachiasmatico (SCN) e nel nucleo contenete vasopressina-ossitocina (VON). L’ipotalamo dei freemartin mostrava per quanti riguarda il nucleo VON valori intermedi in termini di dimensioni e numero di cellule tra i valori maschili e femminili. Il SCN dei freemartins è risultato più grande rispetto a quello dei bovini maschi e femmine. Un ulteriore obiettivo è stato quello di studiare la morfologia della citoarchitettura della corteccia cerebellare tra bovini maschi, femmine e freemartin. Applicando un metodo statistico multivariato e multi-aspetto, abbiamo caratterizzato le differenze di genere tra gli strati del cervelletto in termini di dimensioni, regolarità e densità delle cellule.
Sexual Dimorphism In Areas of the Brain of Cetartiodactyla
GRAIC, JEAN-MARIE
2018
Abstract
La neuroanatomia comparata consente di caratterizzare le strutture nervose mettendo in luce le somiglianze e le differenze tra i mammiferi. Un aspetto interessante di questo studio comparato riguarda il cervello dei Cetartiodattili sia terrestri (artiodattili) sia marini (cetacei) in cui la locomozione quadrupedale degli ungulati e l'assenza di movimenti articolati nell’arto dei cetacei mostrano variazioni morfologiche rispetto ai primati nelle aree cerebrali correlate i quali presentano un arto specializzato con dita articolate e pollici opponibili capaci di afferrare oggetti molto piccoli con precisione. Da questo punto di vista uno studio neuroanatomico dell’encefalo di artiodattili come il suino, il bovino e la pecora può aiutarci a comprendere l'organizzazione della citoarchitettura nei diversi mammiferi. La pecora Ovis aries come modello animale è stata oggetto di una discreta quantità di studi anatomici e indagini funzionali sul ruolo della corteccia cerebrale e dell'ipotalamo. Altre specie di artiodattili terrestri come la giraffa Giraffa camelopardalis, sono state meno studiate e sono rare le pubblicazioni che ne hanno studiato il cervello. Per questo motivo, uno degli obiettivi di questa tesi è stato quello di caratterizzare le circonvoluzioni corticali dell’encefalo della giraffa, valutare il suo peso ed il suo quoziente di encefalizzazione (EQ). I risultati hanno permesso di affermare che il cervello della giraffa presenta caratteristiche comuni a quelle degli altri ungulati con una notevole girificazione e un peso medio di 720 g. Un altro obiettivo è stato quello di analizzare l’encefalo del suino Sus scrofa. Per ottenere risultati significativi, abbiamo pesato il cervello di 48 animali appartenenti a diverse categorie di età. Il peso medio del cervello adulto è risultato di 135 g. L'EQ relativamente basso (0,38) ottenuto da questo mammifero potrebbe essere spiegato con le esigenze di produzione spinta che l'allevamento intensivo comporta, incrementando la selezione di animali sempre più pesanti. Uno degli aspetti molto studiati in questi ultimi anni da un punto di vista neuroanatomia riguarda la caratterizzazione delle aree sessualmente dimorfiche nell’encefalo dei mammiferi. Il bovino Bos taurus rappresenta un modello interessante per lo studio dei dimorfismi cereberali perché questo mammifero possiede un cervello grande, altamente convoluto, una gravidanza di 9 mesi. Inoltre in questa specie si manifesta la sindrome del freemartinismo. Tale sindrome si presenta perchè durante la gravidanza gemellare di un feto maschile e uno femminile, gli ormoni maschili del maschio a causa della anastomosi plaecentare circolano nel feto femminile mascolinizzando. Così il feto femmina è un individuo intersesso interessante perché il suo cervello femminile si è sviluppato naturalmente in un ambiente ormonale maschile. L’obiettivo che ci siamo posti è stato quello di studiare la citoarchitettura dell'ipotalamo di giovenche freemartin e confrontare i dati ottenuti con quelli analizzati nell’ipotalamo di bovini maschi e femmine. Questo studio ci ha permesso di caratterizzare i dimorfismi sessuali tra maschili e femminili presenti nel nucleo suprachiasmatico (SCN) e nel nucleo contenete vasopressina-ossitocina (VON). L’ipotalamo dei freemartin mostrava per quanti riguarda il nucleo VON valori intermedi in termini di dimensioni e numero di cellule tra i valori maschili e femminili. Il SCN dei freemartins è risultato più grande rispetto a quello dei bovini maschi e femmine. Un ulteriore obiettivo è stato quello di studiare la morfologia della citoarchitettura della corteccia cerebellare tra bovini maschi, femmine e freemartin. Applicando un metodo statistico multivariato e multi-aspetto, abbiamo caratterizzato le differenze di genere tra gli strati del cervelletto in termini di dimensioni, regolarità e densità delle cellule.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/84674
URN:NBN:IT:UNIPD-84674