L’elaborato si propone di indagare la problematica della vita quotidiana nel pensiero di Henri Lefebvre. Tramite uno sguardo d'insieme sulla sua riflessione, l’autore sviluppa la propria Critique de la vie quotidienne nell’arco temporale di circa cinquant’anni in base alle urgenze teoriche e politiche del momento, la mia ricerca si propone di seguire l’evoluzione del concetto mostrando come l’ordinario assuma le sembianze di una vera e propria “lente sul moderno”, diventando l’angolo visuale privilegiato di osservazione del mondo. L’imperativo Changer vie! attraversa infatti tutta la produzione lefebvriana: dal totalitarismo, passando per la svolta degli anni Sessanta, fino alla società globale. Se l’attenzione della Critique per il “gesto quotidiano” non scalza mai l’analisi macro-sociale del rapporto di capitale, ho tentato di collocare la problematica dell’ordinario nel quadro dell’instancabile lavorio sulle categorie marxiane che lo accompagna, al fine di mostrare il peso filosofico della dimensione minuta. Nella mia lettura dell’opera lefebvriana, infatti, la vie quotidienne è pensata come luogo per eccellenza del politico, delle sue degenerazioni e delle sue possibilità. L’attenzione analitica sulla Critica permetterebbe inoltre di esibire l’interdipendenza reciproca dei concetti messi a punto da Lefebvre – «vita quotidiana», «urbano», «spazio», «tempo», «differenza» – tramite una valutazione complessiva della sua opera che lo sottragga alla “Lefebvre Rennaisance” che negli ultimi anni, all’estero come in Italia, ha coinvolto principalmente i suoi lavori sullo spazio e sull’urbano.
Per una filosofia del quotidiano. Pensare il cambiamento a partire dalla riflessione di Henri Lefebvre
STENGHEL, CHIARA
2018
Abstract
L’elaborato si propone di indagare la problematica della vita quotidiana nel pensiero di Henri Lefebvre. Tramite uno sguardo d'insieme sulla sua riflessione, l’autore sviluppa la propria Critique de la vie quotidienne nell’arco temporale di circa cinquant’anni in base alle urgenze teoriche e politiche del momento, la mia ricerca si propone di seguire l’evoluzione del concetto mostrando come l’ordinario assuma le sembianze di una vera e propria “lente sul moderno”, diventando l’angolo visuale privilegiato di osservazione del mondo. L’imperativo Changer vie! attraversa infatti tutta la produzione lefebvriana: dal totalitarismo, passando per la svolta degli anni Sessanta, fino alla società globale. Se l’attenzione della Critique per il “gesto quotidiano” non scalza mai l’analisi macro-sociale del rapporto di capitale, ho tentato di collocare la problematica dell’ordinario nel quadro dell’instancabile lavorio sulle categorie marxiane che lo accompagna, al fine di mostrare il peso filosofico della dimensione minuta. Nella mia lettura dell’opera lefebvriana, infatti, la vie quotidienne è pensata come luogo per eccellenza del politico, delle sue degenerazioni e delle sue possibilità. L’attenzione analitica sulla Critica permetterebbe inoltre di esibire l’interdipendenza reciproca dei concetti messi a punto da Lefebvre – «vita quotidiana», «urbano», «spazio», «tempo», «differenza» – tramite una valutazione complessiva della sua opera che lo sottragga alla “Lefebvre Rennaisance” che negli ultimi anni, all’estero come in Italia, ha coinvolto principalmente i suoi lavori sullo spazio e sull’urbano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/84913
URN:NBN:IT:UNIPD-84913