Premessa. Ogni anno in Italia si registrano nuove diagnosi di infezione da HIV in età pediatrica. Nel 2015 le nuove diagnosi negli adolescenti (15-17 anni) hanno rappresentato il 1,8% di tutte le nuove diagnosi. La causa principale di infezione è la trasmissione verticale e nel 75% dei casi riguarda soggetti di origine straniera (ISS, 2016). L’introduzione della terapia antiretrovirale di combinazione ha transitato l’infezione da HIV dall’essere una patologia di rischio per la sopravvivenza ad una patologia di tipo cronico. Sempre più bambini e adolescenti possono accedere all’età adulta. La ricerca può quindi aiutare a chiarire aspetti importanti dello sviluppo come il funzionamento cognitivo e psicologico. Prestazioni inferiori alla norma nei test neurocognitivi (Nachman et al., 2012; Smith et al., 2006; Smith et al., 2012), problemi comportamentali ed emotivi sono rilevati in misura superiore rispetto alla popolazione generale o ad altri gruppi ad alto rischio (Gadow et al., 2012 Mellins & Malee, 2013). Obiettivo principale dello studio è quello di descrivere le caratteristiche cognitive e psicologiche di preadolescenti e adolescenti HIV-1 positivi in terapia antiretrovirale. Obiettivi specifici riguardano l’approfondimento della relazione con le variabili sociofamiliari e con le variabili mediche. È stato inoltre effettuato il confronto trasversale delle caratteristiche psicosociali con un gruppo di adolescenti sopravvissuti a trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT). Metodi. Sono stati testati i soggetti pediatrici preadolescenti e adolescenti e i loro genitori/caregivers. Ai partecipanti è stata somministrata la Scala Visualizzazione e Ragionamento della Leiter International Performance Scale - Revised ed è stato richiesto di completare il questionario di Achenbach (Youth Self Report - YSR). Ai genitori/caregivers è stato richiesto di completare il questionario di Achenbach (Children Behaviour Checklist - CBCL). Sono stati raccolti dati socio-anagrafici e familiari e, dalle cartelle cliniche, i dati relativi allo stato infettivo. I dati sono stati elaborati con il programma STATA versione 12.0. Risultati. Trenta soggetti sono stati arruolati. I soggetti (età media 14 anni e 4 mesi) sono nel 60,7% dei casi di origine straniera e il 35,7% vive in famiglie affidatarie o adottive. Tutti frequentano la scuola e il 28,5% ha ripetuto almeno un anno scolastico. Assumono terapia antiretrovirale in media da 11,4 anni, il 22,2% rientra nella categoria C della classificazione CDC, la carica virale risulta soppressa nel 85,7% dei casi e in media la conta delle cellule CD4 /mm è di 696,35. Una parte significativa di soggetti (42,86%) presenta un punteggio alla valutazione cognitiva che si colloca nella norma inferiore. La media dei punteggi allo YSR e alla CBCL non raggiunge il cut-off per la diagnosi psichiatrica (subclinico T score > 60 clinico T score > 64) e si colloca nella norma in tutte le scale sintomatiche e sindromiche. Allo YSR il punteggio medio (M 36,74) nella scala delle Attività si avvicina al range subclinico (subclinico T score 31-35 clinico T < 31). Punteggi subclinici e clinici si rilevano alla CBCL nella Scala dei Disturbi Internalizzanti (17.65% subclinico - 35.29% clinico). Emerge concordanza tra genitori e pazienti rispetto alla compromissione significativa nelle Attività (punteggi subclinici e clinici nel 48,05%) e nelle Competenze Totali (68.9% pazienti - 50% genitori/caregivers). I punteggi nelle Attività e nelle Competenze Sociali sono significativamente (p 0.01 e p 0.01) più bassi nei soggetti HIV positivi rispetto agli adolescenti sopravvissuti al trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT). Conclusioni. I soggetti preadolescenti e adolescenti con infezione da HIV presentano una vulnerabilità sul piano cognitivo e disturbi psicologici di tipo internalizzante in misura superiore. alla norma. Presentano inoltre una compromissione significativa delle attività e delle relazioni sociali rispetto alla popolazione generale e nel nel confronto con un altro gruppo di soggetti con patologia cronica.

Caratteristiche del funzionamento cognitivo e psicologico di soggetti preadolescenti e adolescenti con infezione da HIV-1 da trasmissione verticale

BOSCOLO, VALENTINA
2017

Abstract

Premessa. Ogni anno in Italia si registrano nuove diagnosi di infezione da HIV in età pediatrica. Nel 2015 le nuove diagnosi negli adolescenti (15-17 anni) hanno rappresentato il 1,8% di tutte le nuove diagnosi. La causa principale di infezione è la trasmissione verticale e nel 75% dei casi riguarda soggetti di origine straniera (ISS, 2016). L’introduzione della terapia antiretrovirale di combinazione ha transitato l’infezione da HIV dall’essere una patologia di rischio per la sopravvivenza ad una patologia di tipo cronico. Sempre più bambini e adolescenti possono accedere all’età adulta. La ricerca può quindi aiutare a chiarire aspetti importanti dello sviluppo come il funzionamento cognitivo e psicologico. Prestazioni inferiori alla norma nei test neurocognitivi (Nachman et al., 2012; Smith et al., 2006; Smith et al., 2012), problemi comportamentali ed emotivi sono rilevati in misura superiore rispetto alla popolazione generale o ad altri gruppi ad alto rischio (Gadow et al., 2012 Mellins & Malee, 2013). Obiettivo principale dello studio è quello di descrivere le caratteristiche cognitive e psicologiche di preadolescenti e adolescenti HIV-1 positivi in terapia antiretrovirale. Obiettivi specifici riguardano l’approfondimento della relazione con le variabili sociofamiliari e con le variabili mediche. È stato inoltre effettuato il confronto trasversale delle caratteristiche psicosociali con un gruppo di adolescenti sopravvissuti a trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT). Metodi. Sono stati testati i soggetti pediatrici preadolescenti e adolescenti e i loro genitori/caregivers. Ai partecipanti è stata somministrata la Scala Visualizzazione e Ragionamento della Leiter International Performance Scale - Revised ed è stato richiesto di completare il questionario di Achenbach (Youth Self Report - YSR). Ai genitori/caregivers è stato richiesto di completare il questionario di Achenbach (Children Behaviour Checklist - CBCL). Sono stati raccolti dati socio-anagrafici e familiari e, dalle cartelle cliniche, i dati relativi allo stato infettivo. I dati sono stati elaborati con il programma STATA versione 12.0. Risultati. Trenta soggetti sono stati arruolati. I soggetti (età media 14 anni e 4 mesi) sono nel 60,7% dei casi di origine straniera e il 35,7% vive in famiglie affidatarie o adottive. Tutti frequentano la scuola e il 28,5% ha ripetuto almeno un anno scolastico. Assumono terapia antiretrovirale in media da 11,4 anni, il 22,2% rientra nella categoria C della classificazione CDC, la carica virale risulta soppressa nel 85,7% dei casi e in media la conta delle cellule CD4 /mm è di 696,35. Una parte significativa di soggetti (42,86%) presenta un punteggio alla valutazione cognitiva che si colloca nella norma inferiore. La media dei punteggi allo YSR e alla CBCL non raggiunge il cut-off per la diagnosi psichiatrica (subclinico T score > 60 clinico T score > 64) e si colloca nella norma in tutte le scale sintomatiche e sindromiche. Allo YSR il punteggio medio (M 36,74) nella scala delle Attività si avvicina al range subclinico (subclinico T score 31-35 clinico T < 31). Punteggi subclinici e clinici si rilevano alla CBCL nella Scala dei Disturbi Internalizzanti (17.65% subclinico - 35.29% clinico). Emerge concordanza tra genitori e pazienti rispetto alla compromissione significativa nelle Attività (punteggi subclinici e clinici nel 48,05%) e nelle Competenze Totali (68.9% pazienti - 50% genitori/caregivers). I punteggi nelle Attività e nelle Competenze Sociali sono significativamente (p 0.01 e p 0.01) più bassi nei soggetti HIV positivi rispetto agli adolescenti sopravvissuti al trapianto di cellule staminali emopoietiche (HSCT). Conclusioni. I soggetti preadolescenti e adolescenti con infezione da HIV presentano una vulnerabilità sul piano cognitivo e disturbi psicologici di tipo internalizzante in misura superiore. alla norma. Presentano inoltre una compromissione significativa delle attività e delle relazioni sociali rispetto alla popolazione generale e nel nel confronto con un altro gruppo di soggetti con patologia cronica.
2017
Italiano
HIV - adoelscenza - Funzionamento cognitivo - carattaeristiche psicosociali - malattia cronica - terapia antiretrovirale HIV - adoelscence - cognitive functioning - psychosocial features - chronic disease - antiretroviral therapy
GIAQUINTO, CARLO
BASSO, GIUSEPPE
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
boscolo_valentina_tesi.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.03 MB
Formato Adobe PDF
2.03 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/85028
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-85028