Riassunto Data la complessità  di sistema sia a livello di struttura sia di significato, il linguaggio umano ricopre un carattere di unicità  tra tutti i canali di comunicazione esistenti. Ci sono migliaia di lingue esistenti al mondo e ognuna di questa si differenzia dalle altre anche solo per una caratteristica. Da decenni, diversi studiosi hanno prestato particolare attenzione alla struttura e ai processi di sviluppo del linguaggio. Oggi, siamo in grado di distinguere le diverse lingue affidandoci a differenze messe in luce da studi di linguistica e psicologia. Partendo da studi che si sono focalizzati maggiormente sulle caratteristiche grammaticali e sintattiche del linguaggio, gli psicologi sociali hanno invece rivolto l'attenzione all' influenza reciproca tra il linguaggio e la cognizione sociale. Attraverso numerosi studi, la psicologia sociale ha cercato di dimostrare che il linguaggio può² essere un potente strumento, non solo nel costruire e rappresentare un determinato significato, ma anche nel plasmare e rimodellare la realtà  sociale.. L'obiettivo principale di questo progetto di ricerca è quello di esplorare il ruolo dell' ordine delle parole nella cognizione sociale. Sebbene l' ordine delle parole sia stato preso in considerazione in varie discipline, soprattutto da una prospettiva topologica in campo linguistico, questo è un primo tentativo di indagare come tale caratteristica, intrinseca al linguaggio, possa influenzare processi di tipo socio-cognitivo. Soggetto (S), Verbo (V) e Oggetto (O) sono considerati gli elementi basi di una frase e SVO e SOV rappresentano i due ordini canonici più diffusi tra le varie lingue del mondo, nonostante tutte le altre possibili combinazioni risultino presenti in almeno quattro delle oltre 7000 lingue appartenenti al genere umano (Dryer, 2011). Nel presente lavoro si ipotizza che l'ordine in cui gli elementi compaiono all'interno di una frase, possa influenzare processi cognitivi cruciali all'interno della psicologia sociale. Poiché, la nostra attenzione viene catturata dal primo elemento che incontriamo leggendo un testo o ascoltando il nostro interlocutore, lo scopo di questa tesi è indagare se l'ordine delle parole ci indurrà  a costruire una rappresentazione mentale degli eventi influenzata dalla successione temporale e spaziale in cui immagazziniamo le informazioni e prendiamo coscienza degli eventi circostanti. Attraverso diversi studi, ho cercato di verificare se l' ordine, e l' implicita dimensione spaziale e temporale, attraverso cui le informazioni vengono presentate, influenzano processi di tipo socio-cognitivo. La maggior parte degli studi che verranno riportati all'interno di questo lavoro, hanno analizzato il fenomeno dell' ordine delle parole in relazione alla lingua italiana, ma ulteriori due studi sono stati condotti in una prospettiva cross-linguistica basandosi sulle medesime ipotesi. Sono state inoltre considerate le abitudini culturali e personali dei partecipanti in relazione alle varie tematiche affrontate negli studi (come per esempio la conoscenza di altre lingue caratterizzate da un diverso ordine canonico o le abitudini salutari) con l' intento di analizzare se tali abitudini potessero essere considerate come moderatori dei diversi effetti dell' ordine delle parole. L' introduzione della tesi propone una rassegna letteraria, analizzando il fenomeno del Word Order da differenti prospettive sia in termini metodologici che in diversi ambiti disciplinari. Il principale obiettivo degli studi riportati nel Capitolo 1 è esplorare le strategie linguistiche che le persone decidono di usare nel momento in cui gli viene chiesto di generare frasi partendo da elementi che sono presentati visivamente. La manipolazione sperimentale di questo primo set di studi consiste nella sistematica variazione dell'ordine di presentazione di sequenze di tre immagini rappresentative di un Agente (Ag), un Ricevente (Ric) e l'Azione (Az) che lega i due attori della situazione (per esempio, in una condizione si prevede la presentazione sequenziale dell' immagine di una signora anziana , poi quella di alcuni dolci e infine quella di due bambini , mentre in un' altra condizione l' ordine viene modificato in modo e come prima immagine appare quella rappresentante i dolci , poi bambini e infine la signora anziana ). Lo studio prevede sei condizioni diverse affinché tutti i sei possibili ordini vengano riprodotti (AgAzRic, AgRicAz, RicAzAg, RicAgAz, AzAgRic, AzRicAg). L'ipotesi di base di questo studio è che, indipendentemente dall' ordine di presentazione delle varie immagini, i partecipanti ricorrano a costruzioni grammaticalmente corrette e frequenti, generando frasi che seguono l' ordine sintattico canonico previsto dalla propria lingua nativa, quindi Ag-Az-Ric. L' ipotesi che riguarda in modo specifico l'ordine temporale di presentazione, verifica l' applicazione di alcune strategie linguistiche e in particolare l'uso del passivo, in quei casi in cui i partecipanti vogliano rispettare l'ordine di presentazione delle immagini. Dopo uno studio pilota esplorativo condotto con partecipanti italiani, due studi successivi hanno coinvolto partecipanti di lingua italiana (1a) e inglese (1b). Nonostante queste lingue condividano lo stesso ordine canonico (SVO), numerosi studi in letteratura hanno evidenziato che la lingua inglese è caratterizzata da una maggiore rigidità in termini di ordine delle parole. L'obiettivo è stato quindi analizzare se la diversità  tra le due lingue rispetto alla flessibilità  di ordine, incida sulla conseguente trasformazione delle immagini in frasi. Nel secondo Capitolo sono riportati due studi che hanno l' obiettivo di studiare come il Word Order possa influire sull' attribuzione causale. I risultati più rilevanti di questo studio mostrano che, sia in Italiano (Studio 2a) che in Inglese (Studio 2b), l' attribuzione causale è influenzata dall' ordine in cui gli elementi compaiono, e più specificatamente, che l'attribuzione è maggiore nei confronti del primo elemento della frase. Nonostante l'agente della situazione descritta riceva sempre la maggior attribuzione di responsabilità , il fenomeno innovativo messo in luce da questi studi risiede nel fatto che, indipendentemente dal ruolo tematico ricoperto, un elemento posto in prima posizione verrà  percepito come maggiormente co-responsabile dell'azione descritta. Nel Capitolo 3, l' attenzione è posta su una possibile mutua influenza, finora non indagata in letteratura, tra l' ordine in cui i binomi linguistici vengono presentati e il tipo di ragionamento causale che può² essere influenzato dal focus attentivo suggerito dalla posizione di causa ed effetto all' interno dei binomi. Con l' aiuto di tre studi, si è analizzato se l' ordine di causa ed effetto (per esempio, il fumo ha un legame con il cancro ai polmoni vs. il cancro ai polmoni ha un legame con il fumo ) può influire sulla percezione del legame causale. Poiché il termine in prima posizione gode di un vantaggio in termini di focus attentivo, l'ipotesi principale prevede che la percezione del legame causale fra causa ed effetto possa dipendere dalla posizione di questi termini all' interno del binomio. E' interessante notare come i risultati mettano in evidenza che invertendo l' ordine di cause ed effetti è possibile influire sulla percezione di legame causale. L' ordine Causa-Effetto (al contrario di Effetto-Causa), infatti, sembra aumentare la percezione di rischio e diminuire la percezione di importanza rispetto a cause ed effetti in tema di salute e benessere fisico. Inoltre, questa diversa percezione porta anche a scelte salutari migliori oltre all' intenzione di cambiare le proprie abitudini in futuro. Nel Capitolo 4, invece, sono riportati due studi inerenti la relazione tra Word Order e l' intervento in situazioni di emergenza e di pericolo. Utilizzando sia misure implicite ed esplicite, si è analizzato se la diffusione di responsabilità  e la probabilità  di intervento siano influenzate dall' ordine in cui vengono formulate le richieste di aiuto (Studio 3a) e presentate le situazioni rischiose (3b). Questi due studi rivelano che il linguaggio potrebbe essere considerato come un moderatore per la diffusione di responsabilità  e la volontà di intervento, ma il meccanismo sottostante risulta comunque non del tutto chiaro e necessita di ulteriori studi. Questo progetto di ricerca, dunque, accerta il carattere implicito e sottile ma consistente del Word Order sui processi socio-cognitivi. Il capitolo finale ha dunque lo scopo di fornire una discussione riguardo alle potenziali conseguenze e applicazioni nel campo della cognizione sociale e della comunicazione di massa alla luce dei risultati ottenuti negli studi presentati nei capitoli precedenti.

..a Time upon Once: the role of word order in social cognition

BETTINSOLI, MARIA LAURA
2016

Abstract

Riassunto Data la complessità  di sistema sia a livello di struttura sia di significato, il linguaggio umano ricopre un carattere di unicità  tra tutti i canali di comunicazione esistenti. Ci sono migliaia di lingue esistenti al mondo e ognuna di questa si differenzia dalle altre anche solo per una caratteristica. Da decenni, diversi studiosi hanno prestato particolare attenzione alla struttura e ai processi di sviluppo del linguaggio. Oggi, siamo in grado di distinguere le diverse lingue affidandoci a differenze messe in luce da studi di linguistica e psicologia. Partendo da studi che si sono focalizzati maggiormente sulle caratteristiche grammaticali e sintattiche del linguaggio, gli psicologi sociali hanno invece rivolto l'attenzione all' influenza reciproca tra il linguaggio e la cognizione sociale. Attraverso numerosi studi, la psicologia sociale ha cercato di dimostrare che il linguaggio può² essere un potente strumento, non solo nel costruire e rappresentare un determinato significato, ma anche nel plasmare e rimodellare la realtà  sociale.. L'obiettivo principale di questo progetto di ricerca è quello di esplorare il ruolo dell' ordine delle parole nella cognizione sociale. Sebbene l' ordine delle parole sia stato preso in considerazione in varie discipline, soprattutto da una prospettiva topologica in campo linguistico, questo è un primo tentativo di indagare come tale caratteristica, intrinseca al linguaggio, possa influenzare processi di tipo socio-cognitivo. Soggetto (S), Verbo (V) e Oggetto (O) sono considerati gli elementi basi di una frase e SVO e SOV rappresentano i due ordini canonici più diffusi tra le varie lingue del mondo, nonostante tutte le altre possibili combinazioni risultino presenti in almeno quattro delle oltre 7000 lingue appartenenti al genere umano (Dryer, 2011). Nel presente lavoro si ipotizza che l'ordine in cui gli elementi compaiono all'interno di una frase, possa influenzare processi cognitivi cruciali all'interno della psicologia sociale. Poiché, la nostra attenzione viene catturata dal primo elemento che incontriamo leggendo un testo o ascoltando il nostro interlocutore, lo scopo di questa tesi è indagare se l'ordine delle parole ci indurrà  a costruire una rappresentazione mentale degli eventi influenzata dalla successione temporale e spaziale in cui immagazziniamo le informazioni e prendiamo coscienza degli eventi circostanti. Attraverso diversi studi, ho cercato di verificare se l' ordine, e l' implicita dimensione spaziale e temporale, attraverso cui le informazioni vengono presentate, influenzano processi di tipo socio-cognitivo. La maggior parte degli studi che verranno riportati all'interno di questo lavoro, hanno analizzato il fenomeno dell' ordine delle parole in relazione alla lingua italiana, ma ulteriori due studi sono stati condotti in una prospettiva cross-linguistica basandosi sulle medesime ipotesi. Sono state inoltre considerate le abitudini culturali e personali dei partecipanti in relazione alle varie tematiche affrontate negli studi (come per esempio la conoscenza di altre lingue caratterizzate da un diverso ordine canonico o le abitudini salutari) con l' intento di analizzare se tali abitudini potessero essere considerate come moderatori dei diversi effetti dell' ordine delle parole. L' introduzione della tesi propone una rassegna letteraria, analizzando il fenomeno del Word Order da differenti prospettive sia in termini metodologici che in diversi ambiti disciplinari. Il principale obiettivo degli studi riportati nel Capitolo 1 è esplorare le strategie linguistiche che le persone decidono di usare nel momento in cui gli viene chiesto di generare frasi partendo da elementi che sono presentati visivamente. La manipolazione sperimentale di questo primo set di studi consiste nella sistematica variazione dell'ordine di presentazione di sequenze di tre immagini rappresentative di un Agente (Ag), un Ricevente (Ric) e l'Azione (Az) che lega i due attori della situazione (per esempio, in una condizione si prevede la presentazione sequenziale dell' immagine di una signora anziana , poi quella di alcuni dolci e infine quella di due bambini , mentre in un' altra condizione l' ordine viene modificato in modo e come prima immagine appare quella rappresentante i dolci , poi bambini e infine la signora anziana ). Lo studio prevede sei condizioni diverse affinché tutti i sei possibili ordini vengano riprodotti (AgAzRic, AgRicAz, RicAzAg, RicAgAz, AzAgRic, AzRicAg). L'ipotesi di base di questo studio è che, indipendentemente dall' ordine di presentazione delle varie immagini, i partecipanti ricorrano a costruzioni grammaticalmente corrette e frequenti, generando frasi che seguono l' ordine sintattico canonico previsto dalla propria lingua nativa, quindi Ag-Az-Ric. L' ipotesi che riguarda in modo specifico l'ordine temporale di presentazione, verifica l' applicazione di alcune strategie linguistiche e in particolare l'uso del passivo, in quei casi in cui i partecipanti vogliano rispettare l'ordine di presentazione delle immagini. Dopo uno studio pilota esplorativo condotto con partecipanti italiani, due studi successivi hanno coinvolto partecipanti di lingua italiana (1a) e inglese (1b). Nonostante queste lingue condividano lo stesso ordine canonico (SVO), numerosi studi in letteratura hanno evidenziato che la lingua inglese è caratterizzata da una maggiore rigidità in termini di ordine delle parole. L'obiettivo è stato quindi analizzare se la diversità  tra le due lingue rispetto alla flessibilità  di ordine, incida sulla conseguente trasformazione delle immagini in frasi. Nel secondo Capitolo sono riportati due studi che hanno l' obiettivo di studiare come il Word Order possa influire sull' attribuzione causale. I risultati più rilevanti di questo studio mostrano che, sia in Italiano (Studio 2a) che in Inglese (Studio 2b), l' attribuzione causale è influenzata dall' ordine in cui gli elementi compaiono, e più specificatamente, che l'attribuzione è maggiore nei confronti del primo elemento della frase. Nonostante l'agente della situazione descritta riceva sempre la maggior attribuzione di responsabilità , il fenomeno innovativo messo in luce da questi studi risiede nel fatto che, indipendentemente dal ruolo tematico ricoperto, un elemento posto in prima posizione verrà  percepito come maggiormente co-responsabile dell'azione descritta. Nel Capitolo 3, l' attenzione è posta su una possibile mutua influenza, finora non indagata in letteratura, tra l' ordine in cui i binomi linguistici vengono presentati e il tipo di ragionamento causale che può² essere influenzato dal focus attentivo suggerito dalla posizione di causa ed effetto all' interno dei binomi. Con l' aiuto di tre studi, si è analizzato se l' ordine di causa ed effetto (per esempio, il fumo ha un legame con il cancro ai polmoni vs. il cancro ai polmoni ha un legame con il fumo ) può influire sulla percezione del legame causale. Poiché il termine in prima posizione gode di un vantaggio in termini di focus attentivo, l'ipotesi principale prevede che la percezione del legame causale fra causa ed effetto possa dipendere dalla posizione di questi termini all' interno del binomio. E' interessante notare come i risultati mettano in evidenza che invertendo l' ordine di cause ed effetti è possibile influire sulla percezione di legame causale. L' ordine Causa-Effetto (al contrario di Effetto-Causa), infatti, sembra aumentare la percezione di rischio e diminuire la percezione di importanza rispetto a cause ed effetti in tema di salute e benessere fisico. Inoltre, questa diversa percezione porta anche a scelte salutari migliori oltre all' intenzione di cambiare le proprie abitudini in futuro. Nel Capitolo 4, invece, sono riportati due studi inerenti la relazione tra Word Order e l' intervento in situazioni di emergenza e di pericolo. Utilizzando sia misure implicite ed esplicite, si è analizzato se la diffusione di responsabilità  e la probabilità  di intervento siano influenzate dall' ordine in cui vengono formulate le richieste di aiuto (Studio 3a) e presentate le situazioni rischiose (3b). Questi due studi rivelano che il linguaggio potrebbe essere considerato come un moderatore per la diffusione di responsabilità  e la volontà di intervento, ma il meccanismo sottostante risulta comunque non del tutto chiaro e necessita di ulteriori studi. Questo progetto di ricerca, dunque, accerta il carattere implicito e sottile ma consistente del Word Order sui processi socio-cognitivi. Il capitolo finale ha dunque lo scopo di fornire una discussione riguardo alle potenziali conseguenze e applicazioni nel campo della cognizione sociale e della comunicazione di massa alla luce dei risultati ottenuti negli studi presentati nei capitoli precedenti.
31-gen-2016
Inglese
Word Order, Social Psychology, Social Cognition,Linguistic Production, Causal Attribution, Causal Reasoning, Likelihood of Intervention
MAASS, ANNE
PERESSOTTI, FRANCESCA
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/85198
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-85198