Scopo di questa tesi è stato quello di esplorare gli effetti conseguenti ad una somministrazione subottimale di proteina ad animali di diverse specie sulle performance produttive per poter ottenere una riduzione effettiva della escrezione di N ed evitare, o limitare, le perdite economiche dovute al peggioramento delle prestazioni o alla riduzione della qualità dei prodotti. Un capitolo a parte della tesi è stato di valutare diversi metodi di analisi degli acidi grassi per identificare una metodologia accurata e ripetibile di estrazione degli acidi grassi in grado di prevenire l’isomerizzazione degli acidi grassi polinsaturi in particolare dei coniugati dell’acido linoleico. Tutti i contributi presentati in questa tesi sono stati pubblicati o sottoposti riviste scientifiche internazionali. Questa tesi è stata valutata da due docenti stranieri e i loro suggerimenti sono stati accettati e inclusi nella versione finale di questa tesi. I primi due contributi sono stati finalizzati a verificare l'effetto di diete contenenti concentrazioni subottimali di proteina grezza, somministrate a bovini da carne e vacche in lattazione. Nelle vacche in lattazione è stato anche valutato l'effetto conseguente alla somministrazione di acido linoleico coniugato (CLA) rumino protetto. Il terzo contributo riguarda un esperimento condotto per valutare l' effetto di differenti procedure di preparazione dei campioni fecali per determinare il profilo degli acidi grassi, compresi i CLA, nelle feci dei ruminanti. Il quarto ed il quinto contributo sono finalizzati a valutare gli effetti della riduzione nella dieta dei livelli di proteina grezza e degli amminoacidi sulle performance di crescita dei suini pesanti (4° contributo) e sulle performance di crescita e di deposizione lipidica intramuscolare in suini selezionati per una crescita rapida e magra (5° contributo). Complessivamente, i risultati suggeriscono che una notevole riduzione del livello proteico della dieta, rispetto a standard tradizionali, può essere applicato compromettendo lievemente o per nulla la risposta produttiva, ma con una notevole riduzione di escrezione azotata. Nell'ambito della direttiva nitrati della Comunità Europea, la forte riduzione dell'escrezione di N ottenuto grazie all' impiego di diete ipoproteiche può comportare la possibilità di aumentare il numero di animali allevati per unità di superficie disponibile per lo smaltimento del letame, o di ridurre i costi di alimentazione a causa di un minor uso di costose fonti proteiche. I risultati del terzo contributo indicano che il metodo di preparazione del campione ha un'influenza sul profilo di acidi grassi delle feci, ed in particolare sulla componente dei CLA, maggiore rispetto a quella precedentemente evidenziata in letteratura che indicava la metilazione come tappa critica per un'analisi accurata degli acidi grassi mediante gascromatografia. L’individuazione di metodi di analisi applicabili a differenti substrati biologici (foraggi e alimenti, feci e prodotti di origine animale) è necessaria per migliorare le conoscenze sulla digestione dei lipidi ed il metabolismo degli animali da allevamento.

Emerging issues in animal husbandry: effects of reduced protein supply in animal farms and methodologies for fatty acid analysis in biological samples

CESARO, GIACOMO
2014

Abstract

Scopo di questa tesi è stato quello di esplorare gli effetti conseguenti ad una somministrazione subottimale di proteina ad animali di diverse specie sulle performance produttive per poter ottenere una riduzione effettiva della escrezione di N ed evitare, o limitare, le perdite economiche dovute al peggioramento delle prestazioni o alla riduzione della qualità dei prodotti. Un capitolo a parte della tesi è stato di valutare diversi metodi di analisi degli acidi grassi per identificare una metodologia accurata e ripetibile di estrazione degli acidi grassi in grado di prevenire l’isomerizzazione degli acidi grassi polinsaturi in particolare dei coniugati dell’acido linoleico. Tutti i contributi presentati in questa tesi sono stati pubblicati o sottoposti riviste scientifiche internazionali. Questa tesi è stata valutata da due docenti stranieri e i loro suggerimenti sono stati accettati e inclusi nella versione finale di questa tesi. I primi due contributi sono stati finalizzati a verificare l'effetto di diete contenenti concentrazioni subottimali di proteina grezza, somministrate a bovini da carne e vacche in lattazione. Nelle vacche in lattazione è stato anche valutato l'effetto conseguente alla somministrazione di acido linoleico coniugato (CLA) rumino protetto. Il terzo contributo riguarda un esperimento condotto per valutare l' effetto di differenti procedure di preparazione dei campioni fecali per determinare il profilo degli acidi grassi, compresi i CLA, nelle feci dei ruminanti. Il quarto ed il quinto contributo sono finalizzati a valutare gli effetti della riduzione nella dieta dei livelli di proteina grezza e degli amminoacidi sulle performance di crescita dei suini pesanti (4° contributo) e sulle performance di crescita e di deposizione lipidica intramuscolare in suini selezionati per una crescita rapida e magra (5° contributo). Complessivamente, i risultati suggeriscono che una notevole riduzione del livello proteico della dieta, rispetto a standard tradizionali, può essere applicato compromettendo lievemente o per nulla la risposta produttiva, ma con una notevole riduzione di escrezione azotata. Nell'ambito della direttiva nitrati della Comunità Europea, la forte riduzione dell'escrezione di N ottenuto grazie all' impiego di diete ipoproteiche può comportare la possibilità di aumentare il numero di animali allevati per unità di superficie disponibile per lo smaltimento del letame, o di ridurre i costi di alimentazione a causa di un minor uso di costose fonti proteiche. I risultati del terzo contributo indicano che il metodo di preparazione del campione ha un'influenza sul profilo di acidi grassi delle feci, ed in particolare sulla componente dei CLA, maggiore rispetto a quella precedentemente evidenziata in letteratura che indicava la metilazione come tappa critica per un'analisi accurata degli acidi grassi mediante gascromatografia. L’individuazione di metodi di analisi applicabili a differenti substrati biologici (foraggi e alimenti, feci e prodotti di origine animale) è necessaria per migliorare le conoscenze sulla digestione dei lipidi ed il metabolismo degli animali da allevamento.
30-gen-2014
Inglese
Pigs, Ruminants, Low protein diets, Beef production, Meat quality, Dairy cows, Milk yield, Conjugated linoleic acids, Gas chromatography, N pollution, Heavy pig, Lean genotype pigs, Growth performance.
SCHIAVON, STEFANO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/85490
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-85490