La stimolazione transcranica a rumore casuale (transcranial random noise stimulation - tRNS) è una tecnica neuromodulatoria recente i cui effetti a livello comportamentale e neurale sono ancora dibattuti. Con il primo esperimento è stato utilizzato l’effetto postumo di movimento, denominato altresì motion aftereffect (MAE), per indagare gli effetti della tRNS ad alta e a bassa frequenza sull’adattamento al movimento e sul suo recupero. A trentasei partecipanti è stato chiesto di valutare la durata del MAE evocato dalla visione di un reticolo con movimento di rotazione ed espansione per 20 secondi, contemporaneamente alla tRNS o ad una stimolazione fittizia (Sham), somministrate in diversi blocchi. A gruppi di partecipanti diversi è stata somministrata la tRNS ad alta o a bassa frequenza. I siti di stimolazione potevano essere l’area V5/MT bilateralmente, le cortecce visive precoci o le aree frontali. I risultati hanno mostrato che, mentre non è stata trovata nessuna variazione con la stimolazione delle aree visive precoci o delle aree frontali, la tRNS ad alta frequenza sull’area V5/MT ha determinato una riduzione significativa della durata del MAE mentre la tRNS a bassa frequenza (sulla stessa area V5/MT) ha provocato un corrispondente incremento della durata del MAE. Questi dati indicano che la tRNS ad alta e a bassa frequenza hanno effetti opposti sullo squilibrio, creato dall’adattamento, tra neuroni che rispondono a direzioni di movimento opposte, e quindi effetti opposti sull’eccitabilità neuronale. Questi dati indicano che la tRNS ad alta e a bassa frequenza ha effetti opposti sullo squilibrio, creato dall’adattamento, tra neuroni che rispondono a direzioni di movimento opposte, e quindi effetti opposti sull’eccitabilità neuronale. Attraverso un training ripetuto con un determinato compito visivo, l’apprendimento percettivo (perceptual learning – PL) produce un miglioramento duraturo di funzioni visive quali un incremento dell’acuità visiva (AV) e della sensibilità al contrasto (SC) in partecipanti con ambliopia o con difetti refrattivi. Tale miglioramento è stato osservato attraverso l’utilizzo di un training di detezione di contrasto in presenza di flankers (mascheramento laterale), che permette di ottenere un potenziamento delle interazioni laterali tra detettori ai primi livelli di elaborazione visiva corticale. Un simile miglioramento è stato osservato anche in assenza di flankers, sia in partecipanti sani che in partecipanti con ambliopia. Nel secondo studio è stato investigato l’effetto di un training con Gabor singoli (in assenza quindi di mascheramento laterale) in un gruppo di partecipanti con miopia lieve. Con questo studio si è cercato di capire se, per ottenere un miglioramento delle funzioni visive, un training percettivo debba essere necessariamente basato sulle interazioni laterali nel caso in cui una visione sfocata sia dovuta a una disfunzione non corticale come la miopia. 10 partecipanti con miopia lieve (sino a -2D) hanno partecipato ad un training comportamentale di 8 settimane (per un totale di 24 sessioni) utilizzando un compito di detezione di contrasto di Gabor singoli. I risultati mostrano un miglioramento in AV, in assenza di correzione ottica, di 0.16 LogMAR, suggerendo che, pur in assenza di deficit corticali, un meccanismo di compensazione possa aver luogo a livello corticale attraverso il PL, ottenendo perciò un’elaborazione più efficace dall’immagine sfocata in ingresso. Tuttavia, rispetto al training basato sul mascheramento laterale, in questo studio abbiamo trovato un miglioramento delle funzioni visive più contenuto e limitato alla AV. Questo può suggerire come il training basato sul mascheramento laterale, capace di modificare la forza delle interazioni laterali facilitatorie e inibitorie, possa essere più efficace per un recupero ottimale della visione sfocata. E’ stato suggerito di recente come il PL possa essere potenziato dalla contemporanea somministrazione di tRNS ad alta frequenza. D’altro canto, è stato anche mostrato come il PL possa generalizzare e causare un miglioramento delle funzioni visive in partecipanti con difetti refrattivi lievi. Utilizzando tre diversi gruppi di partecipanti con 10 partecipanti per gruppo (disegno sperimentale in cieco), con il terzo esperimento si è voluto testare l’efficacia di un breve (8 sessioni) training di detezione di contrasto con Gabor singoli, con contemporanea somministrazione di tRNS ad alta frequenza, confrontata con lo stesso training con contemporanea somministrazione di stimolazione fittizia (Sham), e con tRNS ad alta frequenza in assenza di training comportamentale, nel miglioramento di AV e SC di partecipanti con miopia lieve non corretta. I risultati mostrano che un breve training di detezione di contrasto è in grado di migliorare AV e SC solo se unito a contemporanea tRNS ad alta frequenza, mentre nessun sostanziale miglioramento è stato osservato con la sola somministrazione della tRNS. Questi risultati supportano l’idea che, potenziando la velocità del PL attraverso la modulazione della plasticità neurale, la tRNS ad alta frequenza può essere utilizzata con successo per ridurre la durata dei training percettivi, aumentando allo stesso tempo l’efficacia nel produrre PL e generalizzazione (miglioramento di AV e SC) in individui con miopia lieve non corretta. Un ultimo esperimento ha permesso di estendere i summenzionati risultati su pazienti con deficit visivo di natura corticale. L’ambliopia è un disturbo visivo dovuto ad un pattern di connettività funzionale abnormale della corteccia visiva, caratterizzato da diversi deficit in visione spaziale tra cui in AV e in SC. Pur essendo un disturbo dello sviluppo causato da stimolazione visiva ridotta o alterata durante l’infanzia (periodo critico), diversi studi hanno mostrato come training percettivi visivi possano migliorare AV e SC in individui con ambliopia anche in età adulta. In questo studio, è stata valutata l’efficacia di un training percettivo molto più breve rispetto alle durate standard (associato alla tRNS ad alta frequenza rispetto allo stesso training unito a stimolazione Sham), nel miglioramento delle funzioni visive di un gruppo di partecipanti adulti con ambliopia. I risultati hanno mostrato che 8 sessioni di training di detezione di contrasto con mascheramento laterale, unito a tRNS ad alta frequenza, permettono un sostanziale miglioramento di AV e SC in partecipanti adulti con amblyopia. In conclusione, in questo elaborato si è voluto testare l’efficacia della tRNS con e senza PL sull’eccitabilità e la plasticità della corteccia visiva, nel contesto dei meccanismi delle funzioni visive.
Transcranial random noise stimulation and perceptual learning as tools for investigating and promoting neural plasticity in vision
CAMILLERI, REBECCA
2016
Abstract
La stimolazione transcranica a rumore casuale (transcranial random noise stimulation - tRNS) è una tecnica neuromodulatoria recente i cui effetti a livello comportamentale e neurale sono ancora dibattuti. Con il primo esperimento è stato utilizzato l’effetto postumo di movimento, denominato altresì motion aftereffect (MAE), per indagare gli effetti della tRNS ad alta e a bassa frequenza sull’adattamento al movimento e sul suo recupero. A trentasei partecipanti è stato chiesto di valutare la durata del MAE evocato dalla visione di un reticolo con movimento di rotazione ed espansione per 20 secondi, contemporaneamente alla tRNS o ad una stimolazione fittizia (Sham), somministrate in diversi blocchi. A gruppi di partecipanti diversi è stata somministrata la tRNS ad alta o a bassa frequenza. I siti di stimolazione potevano essere l’area V5/MT bilateralmente, le cortecce visive precoci o le aree frontali. I risultati hanno mostrato che, mentre non è stata trovata nessuna variazione con la stimolazione delle aree visive precoci o delle aree frontali, la tRNS ad alta frequenza sull’area V5/MT ha determinato una riduzione significativa della durata del MAE mentre la tRNS a bassa frequenza (sulla stessa area V5/MT) ha provocato un corrispondente incremento della durata del MAE. Questi dati indicano che la tRNS ad alta e a bassa frequenza hanno effetti opposti sullo squilibrio, creato dall’adattamento, tra neuroni che rispondono a direzioni di movimento opposte, e quindi effetti opposti sull’eccitabilità neuronale. Questi dati indicano che la tRNS ad alta e a bassa frequenza ha effetti opposti sullo squilibrio, creato dall’adattamento, tra neuroni che rispondono a direzioni di movimento opposte, e quindi effetti opposti sull’eccitabilità neuronale. Attraverso un training ripetuto con un determinato compito visivo, l’apprendimento percettivo (perceptual learning – PL) produce un miglioramento duraturo di funzioni visive quali un incremento dell’acuità visiva (AV) e della sensibilità al contrasto (SC) in partecipanti con ambliopia o con difetti refrattivi. Tale miglioramento è stato osservato attraverso l’utilizzo di un training di detezione di contrasto in presenza di flankers (mascheramento laterale), che permette di ottenere un potenziamento delle interazioni laterali tra detettori ai primi livelli di elaborazione visiva corticale. Un simile miglioramento è stato osservato anche in assenza di flankers, sia in partecipanti sani che in partecipanti con ambliopia. Nel secondo studio è stato investigato l’effetto di un training con Gabor singoli (in assenza quindi di mascheramento laterale) in un gruppo di partecipanti con miopia lieve. Con questo studio si è cercato di capire se, per ottenere un miglioramento delle funzioni visive, un training percettivo debba essere necessariamente basato sulle interazioni laterali nel caso in cui una visione sfocata sia dovuta a una disfunzione non corticale come la miopia. 10 partecipanti con miopia lieve (sino a -2D) hanno partecipato ad un training comportamentale di 8 settimane (per un totale di 24 sessioni) utilizzando un compito di detezione di contrasto di Gabor singoli. I risultati mostrano un miglioramento in AV, in assenza di correzione ottica, di 0.16 LogMAR, suggerendo che, pur in assenza di deficit corticali, un meccanismo di compensazione possa aver luogo a livello corticale attraverso il PL, ottenendo perciò un’elaborazione più efficace dall’immagine sfocata in ingresso. Tuttavia, rispetto al training basato sul mascheramento laterale, in questo studio abbiamo trovato un miglioramento delle funzioni visive più contenuto e limitato alla AV. Questo può suggerire come il training basato sul mascheramento laterale, capace di modificare la forza delle interazioni laterali facilitatorie e inibitorie, possa essere più efficace per un recupero ottimale della visione sfocata. E’ stato suggerito di recente come il PL possa essere potenziato dalla contemporanea somministrazione di tRNS ad alta frequenza. D’altro canto, è stato anche mostrato come il PL possa generalizzare e causare un miglioramento delle funzioni visive in partecipanti con difetti refrattivi lievi. Utilizzando tre diversi gruppi di partecipanti con 10 partecipanti per gruppo (disegno sperimentale in cieco), con il terzo esperimento si è voluto testare l’efficacia di un breve (8 sessioni) training di detezione di contrasto con Gabor singoli, con contemporanea somministrazione di tRNS ad alta frequenza, confrontata con lo stesso training con contemporanea somministrazione di stimolazione fittizia (Sham), e con tRNS ad alta frequenza in assenza di training comportamentale, nel miglioramento di AV e SC di partecipanti con miopia lieve non corretta. I risultati mostrano che un breve training di detezione di contrasto è in grado di migliorare AV e SC solo se unito a contemporanea tRNS ad alta frequenza, mentre nessun sostanziale miglioramento è stato osservato con la sola somministrazione della tRNS. Questi risultati supportano l’idea che, potenziando la velocità del PL attraverso la modulazione della plasticità neurale, la tRNS ad alta frequenza può essere utilizzata con successo per ridurre la durata dei training percettivi, aumentando allo stesso tempo l’efficacia nel produrre PL e generalizzazione (miglioramento di AV e SC) in individui con miopia lieve non corretta. Un ultimo esperimento ha permesso di estendere i summenzionati risultati su pazienti con deficit visivo di natura corticale. L’ambliopia è un disturbo visivo dovuto ad un pattern di connettività funzionale abnormale della corteccia visiva, caratterizzato da diversi deficit in visione spaziale tra cui in AV e in SC. Pur essendo un disturbo dello sviluppo causato da stimolazione visiva ridotta o alterata durante l’infanzia (periodo critico), diversi studi hanno mostrato come training percettivi visivi possano migliorare AV e SC in individui con ambliopia anche in età adulta. In questo studio, è stata valutata l’efficacia di un training percettivo molto più breve rispetto alle durate standard (associato alla tRNS ad alta frequenza rispetto allo stesso training unito a stimolazione Sham), nel miglioramento delle funzioni visive di un gruppo di partecipanti adulti con ambliopia. I risultati hanno mostrato che 8 sessioni di training di detezione di contrasto con mascheramento laterale, unito a tRNS ad alta frequenza, permettono un sostanziale miglioramento di AV e SC in partecipanti adulti con amblyopia. In conclusione, in questo elaborato si è voluto testare l’efficacia della tRNS con e senza PL sull’eccitabilità e la plasticità della corteccia visiva, nel contesto dei meccanismi delle funzioni visive.File | Dimensione | Formato | |
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URN:NBN:IT:UNIPD-85935