A partire dalla pubblicazione dell’opera di Carol Gilligan “In a Different Voice” (1982) il dibattito sull’etica della cura si è ricavato un notevole spazio in filosofia morale e in bioetica. Nonostante le critiche mosse a tale approccio, ancor oggi la possibilità di fondare un’etica basata sul concetto di cura attira grande interesse, soprattutto in bioetica clinica. Identificando uno dei principali motivi di tale interesse nelle potenzialità applicative del concetto di cura in riferimento al contesto sanitario, questo lavoro di ricerca mira a delineare un modello di etica clinica incentrato sull’idea di cura. Il punto di partenza è un’analisi dell’etica della cura come teoria morale. Tale analisi si articola in tre parti: un esame critico dell’etica femminista della cura; un inquadramento storico-genealogico del concetto di cura; l’esplicitazione di alcune importanti dimensioni antropologiche rivelate dall’esperienza di cura. Nonostante i limiti dell’etica della cura come teoria morale comprensiva, il concetto di cura presenta un indubbio rilievo morale e notevoli potenzialità applicative, specialmente in virtù del suo essere la descrizione di una pratica e grazie alle sue valenze antropologiche. In particolare, il concetto di cura è in grado di rendere giustizia alla complessità della pratica clinica, intesa come pratica profondamente umana e relazionale. Inoltre, poiché mette in luce alcune dimensioni antropologiche essenziali ma spesso trascurate, come vulnerabilità e relazionalità, l’approccio della cura offre un contributo davvero originale alla medicina e alla sanità, soprattutto perché permette di rispondere ai bisogni assistenziali inediti che derivano dalle nuove tendenze epidemiologiche.
Il concetto di cura tra etica e medicina. Un'analisi del contributo dell'etica della cura alla filosofia morale e alla bioetica clinica
TUSINO, SILVIA
2014
Abstract
A partire dalla pubblicazione dell’opera di Carol Gilligan “In a Different Voice” (1982) il dibattito sull’etica della cura si è ricavato un notevole spazio in filosofia morale e in bioetica. Nonostante le critiche mosse a tale approccio, ancor oggi la possibilità di fondare un’etica basata sul concetto di cura attira grande interesse, soprattutto in bioetica clinica. Identificando uno dei principali motivi di tale interesse nelle potenzialità applicative del concetto di cura in riferimento al contesto sanitario, questo lavoro di ricerca mira a delineare un modello di etica clinica incentrato sull’idea di cura. Il punto di partenza è un’analisi dell’etica della cura come teoria morale. Tale analisi si articola in tre parti: un esame critico dell’etica femminista della cura; un inquadramento storico-genealogico del concetto di cura; l’esplicitazione di alcune importanti dimensioni antropologiche rivelate dall’esperienza di cura. Nonostante i limiti dell’etica della cura come teoria morale comprensiva, il concetto di cura presenta un indubbio rilievo morale e notevoli potenzialità applicative, specialmente in virtù del suo essere la descrizione di una pratica e grazie alle sue valenze antropologiche. In particolare, il concetto di cura è in grado di rendere giustizia alla complessità della pratica clinica, intesa come pratica profondamente umana e relazionale. Inoltre, poiché mette in luce alcune dimensioni antropologiche essenziali ma spesso trascurate, come vulnerabilità e relazionalità, l’approccio della cura offre un contributo davvero originale alla medicina e alla sanità, soprattutto perché permette di rispondere ai bisogni assistenziali inediti che derivano dalle nuove tendenze epidemiologiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/86442
URN:NBN:IT:UNIPD-86442