Introduzione L’interazione tra le figure giuridiche e mediche trova sempre più difficoltà nell’accertamento del fatto di reato nei processi complessi . Non solo la scienza condiziona il diritto, ma anche il giudice nella sua valutazione e controllo del metodo scientifico, incide sulla selezione dei metodi da ritenere scientificamente più validi nel caso concreto. È necessario comprendere, dunque, come scienza e diritto possano integrarsi e interfacciarsi nei casi di maltrattamento ai minori dove l’apporto multidisciplinare è imprescindibile. Obiettivi L’obiettivo del progetto è lo studio della percezione e conoscenza degli avvocati in materia di maltrattamento ai minori al fine di individuare i punti di forza, le criticità del sistema e le possibili soluzioni. Materiali e metodi È stato sottoposto un questionario agli avvocati aderenti alla Camera Penale di Padova tramite una un’e-mail di presentazione del progetto con in calce un link di indirizzamento ad una piattaforma online per la relativa compilazione di un questionario garantendo così l’anonimato delle risposte. I dati raccolti sono stati informatizzati mediante la creazione di un dataset utilizzando il programma Excel. È stato condotto poi uno studio osservazionale trasversale: sono state elaborate con analisi statistiche descrittive univariate, bivariate e multivariate, mediante il programma di elaborazione statistica SAS. Risultati I risultati vengono suddivisi sulla base degli ambiti indagati dal questionario: dell’esperienza, della conoscenza aspecifica e della conoscenza specifica, degli strumenti giudiziari e infine della disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento. I rispondenti al questionario sono stati 48 pari al 31% della popolazione di riferimento (n. 156 avvocati). Gli avvocati che hanno avuto esperienza sul maltrattamento ai minori sono risultati 28 (58,3%). Gli avvocati presentano una conoscenza generica dell’argomento maggiore rispetto a quella specifica (‘medio-alta’: 72,9% vs 66,7%). La conoscenza medio-alta degli strumenti giudiziari nell’interesse del minore è del 52,1%. Il 58,3% dei rispondenti esprime la propria disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento. Discussione I risultati hanno palesato in generale una conoscenza non approfondita dell’argomento e più ci si addentra nello specifico del maltrattamento in campo medico, più è carente la competenza multidisciplinare. Risulta una conoscenza frammentata e non coerente: chi ha un grado di conoscenza alto in un ambito non dimostra lo stesso grado negli altri settori. Inoltre non c’è percezione per chi ha avuto esperienza di maltrattamento di tener conto dell’interesse del minore. Indagando in merito ai soggetti (39,5%) che dichiarano che nella difesa del genitore maltrattante si deve tener conto anche dell’interesse del minore, risulta che le donne, gli avvocati più giovani, chi presenta una elevata conoscenza specifica dell’argomento e chi ha riconosciuto la possibilità del verificarsi di una forma di maltrattamento nel corso della separazione tra i genitori predilige l’interesse del minore rispetto a quello dell’adulto. Chi ha esperienza di maltrattamento e manifesta l’interesse del minore nella difesa dell’adulto esprime la disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento ai minori. Chi dimostra, invece, maggior conoscenza specifica tende a non volere altra formazione. Tali risultati dimostrano che i giovani non hanno una miglior conoscenza rispetto a quelli che hanno più esperienza nella professione forense. Conclusioni Rilevato il grado complessivamente carente di conoscenza dimostrato nell’ambito medico del maltrattamento ai minori, risulta necessaria una formazione multidisciplinare oltre ad aggiornamenti che possono avvenire tramite convegni di ambito multidisciplinare organizzati quindi da figure professionali prevenienti dai diversi settori quali quello medico e giuridico. Considerata la sensibile tematica che riguarda i minori maltrattati e le possibili conseguenze fisiche e psichiche conseguenti, si richiede, oltre a un albo dei periti specializzati in maltrattamento ai minori a cui il Giudice o il Pubblico ministero potranno attingere per incarichi specifici diretti ad accertare in ambito medico l’esistenza o meno di maltrattamento, anche un albo con competenze specifiche in materia di minori degli avvocati. Vi è anche la necessità della costituzione di una sezione specializzata all’interno del Tribunale ordinario in tal modo accentrando tutte le competenze all’interno di un unico Tribunale al fine di evitare sovrapposizioni.
I rapporti tra le figure professionali giuridiche e mediche nel corso del procedimento giudiziario nei casi di maltrattamento ai minori Relations between legal and medical professional figures during proceedings in cases of child abuse
TESSIER, MARGHERITA
2018
Abstract
Introduzione L’interazione tra le figure giuridiche e mediche trova sempre più difficoltà nell’accertamento del fatto di reato nei processi complessi . Non solo la scienza condiziona il diritto, ma anche il giudice nella sua valutazione e controllo del metodo scientifico, incide sulla selezione dei metodi da ritenere scientificamente più validi nel caso concreto. È necessario comprendere, dunque, come scienza e diritto possano integrarsi e interfacciarsi nei casi di maltrattamento ai minori dove l’apporto multidisciplinare è imprescindibile. Obiettivi L’obiettivo del progetto è lo studio della percezione e conoscenza degli avvocati in materia di maltrattamento ai minori al fine di individuare i punti di forza, le criticità del sistema e le possibili soluzioni. Materiali e metodi È stato sottoposto un questionario agli avvocati aderenti alla Camera Penale di Padova tramite una un’e-mail di presentazione del progetto con in calce un link di indirizzamento ad una piattaforma online per la relativa compilazione di un questionario garantendo così l’anonimato delle risposte. I dati raccolti sono stati informatizzati mediante la creazione di un dataset utilizzando il programma Excel. È stato condotto poi uno studio osservazionale trasversale: sono state elaborate con analisi statistiche descrittive univariate, bivariate e multivariate, mediante il programma di elaborazione statistica SAS. Risultati I risultati vengono suddivisi sulla base degli ambiti indagati dal questionario: dell’esperienza, della conoscenza aspecifica e della conoscenza specifica, degli strumenti giudiziari e infine della disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento. I rispondenti al questionario sono stati 48 pari al 31% della popolazione di riferimento (n. 156 avvocati). Gli avvocati che hanno avuto esperienza sul maltrattamento ai minori sono risultati 28 (58,3%). Gli avvocati presentano una conoscenza generica dell’argomento maggiore rispetto a quella specifica (‘medio-alta’: 72,9% vs 66,7%). La conoscenza medio-alta degli strumenti giudiziari nell’interesse del minore è del 52,1%. Il 58,3% dei rispondenti esprime la propria disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento. Discussione I risultati hanno palesato in generale una conoscenza non approfondita dell’argomento e più ci si addentra nello specifico del maltrattamento in campo medico, più è carente la competenza multidisciplinare. Risulta una conoscenza frammentata e non coerente: chi ha un grado di conoscenza alto in un ambito non dimostra lo stesso grado negli altri settori. Inoltre non c’è percezione per chi ha avuto esperienza di maltrattamento di tener conto dell’interesse del minore. Indagando in merito ai soggetti (39,5%) che dichiarano che nella difesa del genitore maltrattante si deve tener conto anche dell’interesse del minore, risulta che le donne, gli avvocati più giovani, chi presenta una elevata conoscenza specifica dell’argomento e chi ha riconosciuto la possibilità del verificarsi di una forma di maltrattamento nel corso della separazione tra i genitori predilige l’interesse del minore rispetto a quello dell’adulto. Chi ha esperienza di maltrattamento e manifesta l’interesse del minore nella difesa dell’adulto esprime la disponibilità a frequentare un corso di formazione multidisciplinare sul maltrattamento ai minori. Chi dimostra, invece, maggior conoscenza specifica tende a non volere altra formazione. Tali risultati dimostrano che i giovani non hanno una miglior conoscenza rispetto a quelli che hanno più esperienza nella professione forense. Conclusioni Rilevato il grado complessivamente carente di conoscenza dimostrato nell’ambito medico del maltrattamento ai minori, risulta necessaria una formazione multidisciplinare oltre ad aggiornamenti che possono avvenire tramite convegni di ambito multidisciplinare organizzati quindi da figure professionali prevenienti dai diversi settori quali quello medico e giuridico. Considerata la sensibile tematica che riguarda i minori maltrattati e le possibili conseguenze fisiche e psichiche conseguenti, si richiede, oltre a un albo dei periti specializzati in maltrattamento ai minori a cui il Giudice o il Pubblico ministero potranno attingere per incarichi specifici diretti ad accertare in ambito medico l’esistenza o meno di maltrattamento, anche un albo con competenze specifiche in materia di minori degli avvocati. Vi è anche la necessità della costituzione di una sezione specializzata all’interno del Tribunale ordinario in tal modo accentrando tutte le competenze all’interno di un unico Tribunale al fine di evitare sovrapposizioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/86533
URN:NBN:IT:UNIPD-86533