Le istituzioni pubbliche sono proprietarie della maggior parte delle foreste e delle altre aree boscate del mondo, circa l’86%. Esistono tuttavia importanti differenze a livello regionale nella proporzione tra proprietà statali, private o comunali. Studi europei nel settore forestale mostrano che quasi la metà delle foreste dell'Unione europea (UE) sono di proprietà pubblica - circa il 42%. Considerando l'importanza delle risorse forestali, è essenziale assicurarne un uso sostenibile. I governi nazionali e diversi accordi intergovernativi regolamentano l'utilizzo delle risorse forestali, tuttavia, sono i gestori forestali che hanno la più alta responsabilità sullo sfruttamento delle risorse forestali. Tenendo presente la struttura fondiaria delle foreste europee, le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali hanno un ruolo importante nella gestione delle risorse forestali. Questa importanza è giustificata dagli impegni globali che hanno assunto e, naturalmente, dalle numerose risorse a disposizione e dall’influenza che hanno sugli stakeholder. Il futuro delle foreste e della gestione forestale dipende quindi fortemente dalla direzione di sviluppo delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. Il settore forestale ha subito enormi cambiamenti negli ultimi decenni, ma le istituzioni forestali di molti paesi sono state lente ad adattarsi a questi cambiamenti. I cambiamenti nel settore forestale normalmente non sono rapidi e sicuramente sono più lenti che in altri settori. Le ragioni principali per spiegare questo sono diverse. In primo luogo, gli investimenti forestali possono richiedere diverse generazioni per produrre ritorni d’investimento. In secondo luogo, i forestali sono generalmente conservatori, sentendosi più a proprio agio con la botanica forestale piuttosto che con le questioni sociali che prevalgono il settore oggi. Pertanto, mentre le esigenze e le aspettative della società sono cambiate, la struttura della maggior parte dei dipartimenti forestali è rimasta sostanzialmente invariata. Nonostante l’approccio conservativo della maggior parte dei dipartimenti forestali, numerose modifiche hanno avuto luogo nel settore. Agrawal, Chhatre e Hardin (2008) affermano che le principali caratteristiche di una moderna governance forestale includono il decentramento della gestione, concessioni di taglio in foreste pubbliche di alto valore commerciale e la certificazione forestale, soprattutto nelle foreste temperate del mondo sviluppato, oltre alla privatizzazione delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. In aggiunta, l'aumento del costo del lavoro e la diminuzione dei prezzi del legname hanno costretto il settore a intraprendere una radicale razionalizzazione dei processi produttivi, risultata in intensa meccanizzazione delle utilizzazioni e della riduzione del personale. Nonostante l'importanza delle foreste statali e dei cambiamenti che sta vivendo, c'è una scarsa letteratura scientifica sulla gestione delle foreste statali, e questa mancanza è particolarmente riscontrabile in Europa. Pertanto, questo lavoro mira a contribuire alla riduzione del divario conoscitivo sul tema chiarendo il ruolo delle foreste statali nei paesi dell'UE, il suo status, le tendenze, le sfide e le opportunità. Il lavoro si basa su una combinazione di metodi qualitativi e quantitativi, tra cui una revisione del sistema di reporting, l'analisi quantitativa e qualitativa dei dati, la Principal Component Analysis, l'analisi dei cluster e casi studio. Il capitolo II della tesi esamina il sistema di reporting delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. Questo capitolo esplora come le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali riportano le loro attività, quali informazioni sono disponibili e il modo in cui le presentano al pubblico. Pertanto, anche le questioni della trasparenza e della responsabilità delle organizzazioni statali sono incluse. Il capitolo III tenta di raggruppare le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali dell'UE in base alle loro priorità e vedere se sono influenzate dalle caratteristiche del settore forestale dei loro paesi. L'esistenza di diverse alternative di gestione forestale è essenziale per una Gestione Forestale Sostenibile e questa conoscenza dovrebbe essere condivisa tra esperti forestali, industria e gruppi di interesse. Il capitolo IV presenta una discussione sul modello di gestione della foresta di Cansiglio in Italia (foresta di proprietà pubblica) come caso di studio. In questo caso, sono analizzate le principali priorità gestionali, i risultati e le direzioni future. Dai principali risultati sulla divulgazione di informazioni delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali, emerge la mancanza di un quadro di reporting coordinato o di uno standard minimo di indicatori di uso comune. La comparabilità tra le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali è tuttavia limitata a causa dei differenti indicatori, periodi e unità di misura. Un altro aspetto importante della tesi è la sintesi comparativa di diversi modelli di gestione delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali; si può osservare che i paesi in esame mostrano un'applicazione di diverse priorità di gestione e le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali applicano diverse strategie di business. Con l'aiuto dell'analisi cluster abbiamo ottenuto tre cluster (C1, C2 e C3) e tre outliers (O1, O2 e O3). I cluster presentano diversi approcci che le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali usano per le priorità dei pilastri della Gestione Forestale Sostenibile: C1 ha obiettivi diversificati, C2 si comporta come protettore di interessi pubblici e C3 è commerciale. Questa divisione è in parte definita dalle condizioni naturali del paese in cui si trovano le organizzazioni, ma anche dalle decisioni dell’organizzazione stessa (ad esempio, da un lato, in Irlanda è orientata al profitto in un paese con una bassa copertura forestale, dall'altro, in Repubblica Ceca, l’organizzazione di gestione delle foreste demaniali è orientata al profitto in un paese con invece un'alta copertura forestale). Il caso studio (foresta del Cansiglio in Italia, regione Veneto) presenta un modello di gestione di una foresta pubblica con traguardi specifici e una prospettiva di sviluppo per i prossimi 5-10 anni. La foresta del Cansiglio si pone diversi obiettivi per la produzione di legname e la fornitura di servizi sociali. Una particolare attenzione è rivolta alle attività ricreative in quanto vi si è creata una crescente domanda da parte della società per l'ecoturismo e la ricreazione all'aperto. La gestione della foresta viene eseguita dall'amministrazione regionale insieme ad alcuni gestori privati (ad esempio concessionari, imprese boschive). Tra i quattro scenari presentati, il quarto scenario "Concessioni forestali a lungo termine firmate da imprese private" è stato valutato come il più promettente. Per concludere, le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali in Europa hanno adottato diversi modelli organizzativi nella loro gestione. Tuttavia, hanno delle tendenze comuni. Tra i più notevoli sono le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali (i) che sono posseduti dallo Stato ma che funzionano come unità privata; (ii) la maggior parte delle quali decide di separare le funzioni di supervisione e di gestione tra le varie istituzioni; (iii) che spesso impegnano l'aiuto di società private per svolgere alcune attività; (iv) che aumentano l'attenzione sul pilastro ambientale e sociale di gestione sostenibile delle foreste; (v) che hanno un basso livello di divulgazione di informazioni. Le prioritarie raccomandazioni per le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali sono due: la necessità di ottimizzare l'equilibrio tra i tre pilastri di gestione sostenibile delle foreste (sociale, economico e ecologico) e di migliorare i propri sistemi di comunicazione con il pubblico.
State forest management organizations in the EU: current performance and future trends
LIUBACHYNA, ANNA
2018
Abstract
Le istituzioni pubbliche sono proprietarie della maggior parte delle foreste e delle altre aree boscate del mondo, circa l’86%. Esistono tuttavia importanti differenze a livello regionale nella proporzione tra proprietà statali, private o comunali. Studi europei nel settore forestale mostrano che quasi la metà delle foreste dell'Unione europea (UE) sono di proprietà pubblica - circa il 42%. Considerando l'importanza delle risorse forestali, è essenziale assicurarne un uso sostenibile. I governi nazionali e diversi accordi intergovernativi regolamentano l'utilizzo delle risorse forestali, tuttavia, sono i gestori forestali che hanno la più alta responsabilità sullo sfruttamento delle risorse forestali. Tenendo presente la struttura fondiaria delle foreste europee, le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali hanno un ruolo importante nella gestione delle risorse forestali. Questa importanza è giustificata dagli impegni globali che hanno assunto e, naturalmente, dalle numerose risorse a disposizione e dall’influenza che hanno sugli stakeholder. Il futuro delle foreste e della gestione forestale dipende quindi fortemente dalla direzione di sviluppo delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. Il settore forestale ha subito enormi cambiamenti negli ultimi decenni, ma le istituzioni forestali di molti paesi sono state lente ad adattarsi a questi cambiamenti. I cambiamenti nel settore forestale normalmente non sono rapidi e sicuramente sono più lenti che in altri settori. Le ragioni principali per spiegare questo sono diverse. In primo luogo, gli investimenti forestali possono richiedere diverse generazioni per produrre ritorni d’investimento. In secondo luogo, i forestali sono generalmente conservatori, sentendosi più a proprio agio con la botanica forestale piuttosto che con le questioni sociali che prevalgono il settore oggi. Pertanto, mentre le esigenze e le aspettative della società sono cambiate, la struttura della maggior parte dei dipartimenti forestali è rimasta sostanzialmente invariata. Nonostante l’approccio conservativo della maggior parte dei dipartimenti forestali, numerose modifiche hanno avuto luogo nel settore. Agrawal, Chhatre e Hardin (2008) affermano che le principali caratteristiche di una moderna governance forestale includono il decentramento della gestione, concessioni di taglio in foreste pubbliche di alto valore commerciale e la certificazione forestale, soprattutto nelle foreste temperate del mondo sviluppato, oltre alla privatizzazione delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. In aggiunta, l'aumento del costo del lavoro e la diminuzione dei prezzi del legname hanno costretto il settore a intraprendere una radicale razionalizzazione dei processi produttivi, risultata in intensa meccanizzazione delle utilizzazioni e della riduzione del personale. Nonostante l'importanza delle foreste statali e dei cambiamenti che sta vivendo, c'è una scarsa letteratura scientifica sulla gestione delle foreste statali, e questa mancanza è particolarmente riscontrabile in Europa. Pertanto, questo lavoro mira a contribuire alla riduzione del divario conoscitivo sul tema chiarendo il ruolo delle foreste statali nei paesi dell'UE, il suo status, le tendenze, le sfide e le opportunità. Il lavoro si basa su una combinazione di metodi qualitativi e quantitativi, tra cui una revisione del sistema di reporting, l'analisi quantitativa e qualitativa dei dati, la Principal Component Analysis, l'analisi dei cluster e casi studio. Il capitolo II della tesi esamina il sistema di reporting delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali. Questo capitolo esplora come le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali riportano le loro attività, quali informazioni sono disponibili e il modo in cui le presentano al pubblico. Pertanto, anche le questioni della trasparenza e della responsabilità delle organizzazioni statali sono incluse. Il capitolo III tenta di raggruppare le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali dell'UE in base alle loro priorità e vedere se sono influenzate dalle caratteristiche del settore forestale dei loro paesi. L'esistenza di diverse alternative di gestione forestale è essenziale per una Gestione Forestale Sostenibile e questa conoscenza dovrebbe essere condivisa tra esperti forestali, industria e gruppi di interesse. Il capitolo IV presenta una discussione sul modello di gestione della foresta di Cansiglio in Italia (foresta di proprietà pubblica) come caso di studio. In questo caso, sono analizzate le principali priorità gestionali, i risultati e le direzioni future. Dai principali risultati sulla divulgazione di informazioni delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali, emerge la mancanza di un quadro di reporting coordinato o di uno standard minimo di indicatori di uso comune. La comparabilità tra le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali è tuttavia limitata a causa dei differenti indicatori, periodi e unità di misura. Un altro aspetto importante della tesi è la sintesi comparativa di diversi modelli di gestione delle organizzazioni di gestione delle foreste demaniali; si può osservare che i paesi in esame mostrano un'applicazione di diverse priorità di gestione e le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali applicano diverse strategie di business. Con l'aiuto dell'analisi cluster abbiamo ottenuto tre cluster (C1, C2 e C3) e tre outliers (O1, O2 e O3). I cluster presentano diversi approcci che le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali usano per le priorità dei pilastri della Gestione Forestale Sostenibile: C1 ha obiettivi diversificati, C2 si comporta come protettore di interessi pubblici e C3 è commerciale. Questa divisione è in parte definita dalle condizioni naturali del paese in cui si trovano le organizzazioni, ma anche dalle decisioni dell’organizzazione stessa (ad esempio, da un lato, in Irlanda è orientata al profitto in un paese con una bassa copertura forestale, dall'altro, in Repubblica Ceca, l’organizzazione di gestione delle foreste demaniali è orientata al profitto in un paese con invece un'alta copertura forestale). Il caso studio (foresta del Cansiglio in Italia, regione Veneto) presenta un modello di gestione di una foresta pubblica con traguardi specifici e una prospettiva di sviluppo per i prossimi 5-10 anni. La foresta del Cansiglio si pone diversi obiettivi per la produzione di legname e la fornitura di servizi sociali. Una particolare attenzione è rivolta alle attività ricreative in quanto vi si è creata una crescente domanda da parte della società per l'ecoturismo e la ricreazione all'aperto. La gestione della foresta viene eseguita dall'amministrazione regionale insieme ad alcuni gestori privati (ad esempio concessionari, imprese boschive). Tra i quattro scenari presentati, il quarto scenario "Concessioni forestali a lungo termine firmate da imprese private" è stato valutato come il più promettente. Per concludere, le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali in Europa hanno adottato diversi modelli organizzativi nella loro gestione. Tuttavia, hanno delle tendenze comuni. Tra i più notevoli sono le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali (i) che sono posseduti dallo Stato ma che funzionano come unità privata; (ii) la maggior parte delle quali decide di separare le funzioni di supervisione e di gestione tra le varie istituzioni; (iii) che spesso impegnano l'aiuto di società private per svolgere alcune attività; (iv) che aumentano l'attenzione sul pilastro ambientale e sociale di gestione sostenibile delle foreste; (v) che hanno un basso livello di divulgazione di informazioni. Le prioritarie raccomandazioni per le organizzazioni di gestione delle foreste demaniali sono due: la necessità di ottimizzare l'equilibrio tra i tre pilastri di gestione sostenibile delle foreste (sociale, economico e ecologico) e di migliorare i propri sistemi di comunicazione con il pubblico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/86785
URN:NBN:IT:UNIPD-86785