La presente tesi di dottorato si inserisce in un progetto interdisciplinare - avviato nel 2006 in collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova – che ha previsto il riesame antropologico completo del materiale scheletrico della necropoli di Olmo di Nogara (Verona). Si tratta di uno dei sepolcreti più importanti dell’intera protostoria italiana ed europea. La rilevanza della necropoli, scavata a partire dalla fine anni ‘80 del ‘900 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e databile tra il BM(1/)2 e BR2, è legata sia alla presenza di codici funerari che manifestano in maniera esplicita le distinzioni di età, sesso e rango/ruolo dei defunti, sia, soprattutto, all’eccellente stato di conservazione e alla completezza anatomica dei resti scheletrici umani, appartenenti a soggetti sia adulti sia infantili. La necropoli, a rito misto, consta di oltre 500 sepolture - 471 inumazioni e 62 incinerazioni - e le già citate ottime condizioni di conservazione hanno consentito una studio osteologico completo e analisi chimiche su oltre l’89% del campione. La ricerca ha previsto: 1) la ricostruzione del profilo biologico (sesso, età alla morte, statura e robustezza), di ciascun individuo, con indagini mirate alla ricostruzione dello stato di salute e delle attività occupazionali 2) l'analisi di eventuali lesioni di origine traumatica - accidentali, e/o esito di violenza interpersonale - anche mediante l’uso di metodologie di rilevamento TAC e laser scanner 3) la ricostruzione del profilo paleodemografico 4) infine, l'integrazione tra dati antropologici, paleonutrizionali e paleodemografici e dati archeologici, in funzione della lettura sociale del complesso.
La necropoli di Olmo di Nogara (Verona). Studio paleobiologico dei resti umani per la ricostruzione dell'organizzazione di una comunità dell'Età del bronzo padana.
PULCINI, MARIA LETIZIA
2014
Abstract
La presente tesi di dottorato si inserisce in un progetto interdisciplinare - avviato nel 2006 in collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova – che ha previsto il riesame antropologico completo del materiale scheletrico della necropoli di Olmo di Nogara (Verona). Si tratta di uno dei sepolcreti più importanti dell’intera protostoria italiana ed europea. La rilevanza della necropoli, scavata a partire dalla fine anni ‘80 del ‘900 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e databile tra il BM(1/)2 e BR2, è legata sia alla presenza di codici funerari che manifestano in maniera esplicita le distinzioni di età, sesso e rango/ruolo dei defunti, sia, soprattutto, all’eccellente stato di conservazione e alla completezza anatomica dei resti scheletrici umani, appartenenti a soggetti sia adulti sia infantili. La necropoli, a rito misto, consta di oltre 500 sepolture - 471 inumazioni e 62 incinerazioni - e le già citate ottime condizioni di conservazione hanno consentito una studio osteologico completo e analisi chimiche su oltre l’89% del campione. La ricerca ha previsto: 1) la ricostruzione del profilo biologico (sesso, età alla morte, statura e robustezza), di ciascun individuo, con indagini mirate alla ricostruzione dello stato di salute e delle attività occupazionali 2) l'analisi di eventuali lesioni di origine traumatica - accidentali, e/o esito di violenza interpersonale - anche mediante l’uso di metodologie di rilevamento TAC e laser scanner 3) la ricostruzione del profilo paleodemografico 4) infine, l'integrazione tra dati antropologici, paleonutrizionali e paleodemografici e dati archeologici, in funzione della lettura sociale del complesso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/86883
URN:NBN:IT:UNIPD-86883