La capillare influenza del Boccaccio nell’opera del letterato Giuseppe Betussi risulta una fonte ancora fertile di ricerca. Lo studio riconsidera complessivamente la produzione del poligrafo in relazione ad alcuni aspetti: la militanza presso l’Accademia padovana degli Infiammati (1542); l’ecfrasi come artificio narrativo; il concetto di poesia come fabula-historia. Il Betussi abbraccia fin dai volgarizzamenti del Boccaccio latino (1545-1547) l’interesse per le arti visuali; la topica dei repertori mitologici e dei “teatri di memoria” (luoghi comuni, alberi del sapere, cicli illustrati), prodotti della cultura enciclopedica cinquecentesca (Imagini del tempio, Ragionamento sopra il Cataio). I suoi scritti, costruiti sulla griglia dell’elogio e della narrazione esemplare, ispirata al Boccaccio (tema genealogico e homines illustres), riflettono il contributo degli Infiammati alla questione del “paragone”, anche all’indomani dello scioglimento del sodalizio. La celebrazione delle origini storiche è in età moderna un topos per l’aristocrazia. Il programma iconografico, o “invenzione” del Ragionamento sopra il Cathaio, emblematica descrizione di un sontuoso palazzo, rappresenta, per esempio, il tributo perfetto per un illustre casato, gli Obizzi. L’ecfrasi pertanto non è solo la visualizzazione icastica di eventi memorabili e di saperi, ma è soprattutto un luogo del testo destinato alla discussione estetica sulle arti figurative.
Il "linguaggio delle immagini". Ecfrasi e letteratura figurativa in Giuseppe Betussi
DONIA, CARMEN
2016
Abstract
La capillare influenza del Boccaccio nell’opera del letterato Giuseppe Betussi risulta una fonte ancora fertile di ricerca. Lo studio riconsidera complessivamente la produzione del poligrafo in relazione ad alcuni aspetti: la militanza presso l’Accademia padovana degli Infiammati (1542); l’ecfrasi come artificio narrativo; il concetto di poesia come fabula-historia. Il Betussi abbraccia fin dai volgarizzamenti del Boccaccio latino (1545-1547) l’interesse per le arti visuali; la topica dei repertori mitologici e dei “teatri di memoria” (luoghi comuni, alberi del sapere, cicli illustrati), prodotti della cultura enciclopedica cinquecentesca (Imagini del tempio, Ragionamento sopra il Cataio). I suoi scritti, costruiti sulla griglia dell’elogio e della narrazione esemplare, ispirata al Boccaccio (tema genealogico e homines illustres), riflettono il contributo degli Infiammati alla questione del “paragone”, anche all’indomani dello scioglimento del sodalizio. La celebrazione delle origini storiche è in età moderna un topos per l’aristocrazia. Il programma iconografico, o “invenzione” del Ragionamento sopra il Cathaio, emblematica descrizione di un sontuoso palazzo, rappresenta, per esempio, il tributo perfetto per un illustre casato, gli Obizzi. L’ecfrasi pertanto non è solo la visualizzazione icastica di eventi memorabili e di saperi, ma è soprattutto un luogo del testo destinato alla discussione estetica sulle arti figurative.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/87169
URN:NBN:IT:UNIPD-87169