La presente tesi indaga la dimensione rituale e cerimoniale di una realtà urbana della Terraferma veneziana: la città di Bergamo. Il punto di partenza dell’analisi è costituito dal "Libro de’ Cerimoniali" della città, redatto dai cancellieri bergamaschi a partire dalla fine del secolo XVII. L’analisi viene quindi condotta secondo tre direttive, tra di esse intrecciate. La prima considera gli aspetti definenti l’identità culturale e rituale della Città di Bergamo e ha per obiettivo quello di ricostruire il calendario civico festivo e quello di indagare alcune delle occasioni rituali più frequenti, nelle loro implicazioni sociopolitiche. La seconda, invece, mira ad individuare gli usi e le funzioni della ritualità devozionale- pubblica e collettiva - durante il secolo XVIII, ricostruendo alcune delle vicende concorrenziali sorte tra l’istituzione ecclesiastica e quella municipale nella gestione del “patrimonio immateriale” cittadino. La terza, infine, intende chiarire la relazione politico- culturale dispiegatasi tra l’istituzione civica bergamasca e quella repubblicana. A tale scopo, si prendono in considerazione alcune delle cerimonie principali che si costituirono attorno ai Rettori di Terraferma, quali le entrate e le uscite cerimoniali dalla Città, le cerimonie di battesimo dei loro figli, le elezioni al “patronato”, nonché i casi in cui alcune di queste cerimonie furono alterate in funzione dell’espressione di istanze contrarie o contestatorie.
Rituali e cerimoniali civici nella Terraferma veneziana. Il caso della città di Bergamo (secc. XVII-XVIII).
CARMINATI, ERIKA OTTAVIA
2018
Abstract
La presente tesi indaga la dimensione rituale e cerimoniale di una realtà urbana della Terraferma veneziana: la città di Bergamo. Il punto di partenza dell’analisi è costituito dal "Libro de’ Cerimoniali" della città, redatto dai cancellieri bergamaschi a partire dalla fine del secolo XVII. L’analisi viene quindi condotta secondo tre direttive, tra di esse intrecciate. La prima considera gli aspetti definenti l’identità culturale e rituale della Città di Bergamo e ha per obiettivo quello di ricostruire il calendario civico festivo e quello di indagare alcune delle occasioni rituali più frequenti, nelle loro implicazioni sociopolitiche. La seconda, invece, mira ad individuare gli usi e le funzioni della ritualità devozionale- pubblica e collettiva - durante il secolo XVIII, ricostruendo alcune delle vicende concorrenziali sorte tra l’istituzione ecclesiastica e quella municipale nella gestione del “patrimonio immateriale” cittadino. La terza, infine, intende chiarire la relazione politico- culturale dispiegatasi tra l’istituzione civica bergamasca e quella repubblicana. A tale scopo, si prendono in considerazione alcune delle cerimonie principali che si costituirono attorno ai Rettori di Terraferma, quali le entrate e le uscite cerimoniali dalla Città, le cerimonie di battesimo dei loro figli, le elezioni al “patronato”, nonché i casi in cui alcune di queste cerimonie furono alterate in funzione dell’espressione di istanze contrarie o contestatorie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/87442
URN:NBN:IT:UNIPD-87442