Analizzando la disoccupazione tecnologica come un allungamento dei tempi della disoccupazione frizionale, diviene evidente come la formazione e l'aggiornamento del capitale umano risultano essere fondamentali per un corretto reinserimento dei lavoratori che hanno perso il loro posto di lavoro a causa dei processi di automazione e della transizione a un'economia dei servizi. Superate le paure dettate da una possibile "jobless society" e mantenendo una visione critica delle prospettive economiche che si rifanno al motto "laissez faire, laissez passer", emerge come le istituzioni pubbliche e il Terzo Settore divengono degli attori socio-economici di primaria importanza nei percorsi di reinserimento occupazionale dei disoccupati e degli scoraggiati. In particolare il Terzo Settore, attraverso interventi di natura culturale e formativa, favorisce una diffusione di quelle skills (soprattutto le digital skills e le soft skills) che riducono le distanze tra l'offerta e la domanda di lavoro diminuendo i rischi dell'insorgenza di una disoccupazione di tipo frizionale.

Verso una nuova economia sociale

FIORELLI, FEDERICO
2017

Abstract

Analizzando la disoccupazione tecnologica come un allungamento dei tempi della disoccupazione frizionale, diviene evidente come la formazione e l'aggiornamento del capitale umano risultano essere fondamentali per un corretto reinserimento dei lavoratori che hanno perso il loro posto di lavoro a causa dei processi di automazione e della transizione a un'economia dei servizi. Superate le paure dettate da una possibile "jobless society" e mantenendo una visione critica delle prospettive economiche che si rifanno al motto "laissez faire, laissez passer", emerge come le istituzioni pubbliche e il Terzo Settore divengono degli attori socio-economici di primaria importanza nei percorsi di reinserimento occupazionale dei disoccupati e degli scoraggiati. In particolare il Terzo Settore, attraverso interventi di natura culturale e formativa, favorisce una diffusione di quelle skills (soprattutto le digital skills e le soft skills) che riducono le distanze tra l'offerta e la domanda di lavoro diminuendo i rischi dell'insorgenza di una disoccupazione di tipo frizionale.
27-set-2017
Italiano
terzo settore; disoccupazione tecnologica; rivoluzione industriale; skill-biased technological change; bisogni post-materiali; digital skills
PIRRO, Fabrizio
FARRO, Antimo Luigi
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Tesi dottorato Fiorelli

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/87575
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-87575