Il carcinoma adrenocorticale (ACC) è una rara neoplasia che si sviluppa nella parte corticale della ghiandola surrenale, la cui prognosi è infausta. Una delle alterazioni maggiormente frequenti è l’overespressione dell’insulin like growth factor 2 (IGF2), osservata nel 90% dei pazienti. L’IGF2 è in grado di generare un loop di stimolazione della proliferazione agendo in maniera autocrina sulle cellule dell’ACC. Il suo legame con l’insulin like growth factor receptor 1 (IGF1R) ed il recettore dell’insulina IR, determina l’attivazione di due principali vie di segnale intracellulare: quella di PI3K/AKT e quella delle MAPK. Data l’importanza di tale pathway nella tumorigenesi dell’ACC, numerosi studi hanno testato gli effetti degli inibitori sia di IGF1R/IR che di IGF1R, osservando promettenti risultati sulla riduzione della crescita tumorale sia in vitro che nel modello murino. Tuttavia, tali dati non sono stati confermati dal trial clinico di fase III recentemente condotto con l’inibitore Linsitinib, sottolineando la necessità di meglio comprendere i meccanismi molecolari alla base del complesso pathway dell’IGF. La Filamina A (FLNA) è una proteina del citoscheletro che lega e regola la struttura dei filamenti actinici e funge da scaffold per numerose molecole. È importante inoltre per l’ancoraggio di proteine transmembrana al citoscheletro e la regolazione dell’internalizzazione, trafficking e trasduzione del segnale di numerosi recettori. Recentemente è stato dimostrato il suo ruolo nella regolazione sia dell’IGF1R, nelle cellule progenitrici neuronali, sia di IR, nelle cellule di melanoma. Tuttavia ad oggi non è ancora noto se FLNA sia in grado di interagire e/o regolare l’attività dei due recettori nell’ACC. Utilizzando due linee cellulari umane derivanti dal carcinoma del surrene, le H295R (che esprimono e secernono IGF2) e le SW13 (non secernenti IGF2) e le colture primarie derivanti da ACC chirurgicamente rimossi; lo scopo di questo studio è stato quello di testare: 1) il coinvolgimento di FLNA nel regolare l’espressione ed il signalling di IGF1R ed IR 2) il ruolo di FLNA nel modulare la risposta al Linsitinib, inibitore di IGF1R/IR, e all‘ NVP-ADW742, inibitore specifico di IGF1R. Inoltre è stata valutata l’espressione di FLNA negli ACCs e la sua correlazione con l’espressione di IGF1R, IR ed il signalling intracellulare. Nelle linee cellulari H295R e SW13 abbiamo osservato che FLNA interagisce con IGF1R ed IR e che la stimolazione del recettore induce rispettivamente un aumento ed una riduzione dell’interazione con IGF1R e IR. Il silenziamento genico di FLNA in entrambe le linee cellulari induce un significativo aumento di IGF1R ed una riduzione dell’espressione di IR, con un incremento della proliferazione cellulare accompagnato da un innalzamento della fosforilazione di ERK. In accordo, nella coltura primaria il knockdown di FLNA determina un aumento dell’espressione di IGF1R ed un innalzamento degli effetti di IGF2 sulla fosforilazione di ERK. Nel complesso, questi risultati suggeriscono che FLNA nel carcinoma del surrene è un repressore specifico del signalling IGF2 indotto. In assenza di FLNA, l’aumentata espressione di IGF1R, associata alla perdita dell’attività regolatoria di FLNA sul pathway di ERK, concorre alla promozione della crescita cellulare IGF2 indotta. In aggiunta, abbiamo dimostrato che nelle cellule H295R il silenziamento di FLNA potenzia gli effetti antiproliferativi sia dell’inibitore di IGF1R/IR Linsitinib che dell’inibitore specifico di IGF1R NVP-ADW742. Infine, le analisi al western blot hanno mostrato una ridotta espressione di FLNA negli ACCs (n=10) rispetto agli ACAs (n=10) e, solamente negli ACCs, una correlazione inversa del rapporto FLNA/IGF1R con la fosforilazione di ERK. Questo suggerisce, in accordo con i dati sulle linee e le colture primarie, che bassi livelli di FLNA negli ACCs, in presenza di elevata espressione di IGF1R, aumentano il signalling di IGF2 ed in particolar modo la via di ERK. In conclusione, in tale lavoro abbiamo dimostrato che bassi livelli di FLNA aumentano sia gli effetti proliferativi di IGF2 che l’efficacia degli inibitori di IGF1R/IR nelle cellule di carcinoma del surrene. Questo propone FLNA come un nuovo fattore influenzante l’andamento clinico del tumore e la risposta alla terapia con i farmaci anti-IGF1R/IR.

Ridotti livelli di espressione di Filamina A aumentano sia gli effetti mitogenici di IGF2 sia l'efficacia degli inibitori di IGF1R in cellule di carcinoma del surrene

CATALANO, Rosa
2020

Abstract

Il carcinoma adrenocorticale (ACC) è una rara neoplasia che si sviluppa nella parte corticale della ghiandola surrenale, la cui prognosi è infausta. Una delle alterazioni maggiormente frequenti è l’overespressione dell’insulin like growth factor 2 (IGF2), osservata nel 90% dei pazienti. L’IGF2 è in grado di generare un loop di stimolazione della proliferazione agendo in maniera autocrina sulle cellule dell’ACC. Il suo legame con l’insulin like growth factor receptor 1 (IGF1R) ed il recettore dell’insulina IR, determina l’attivazione di due principali vie di segnale intracellulare: quella di PI3K/AKT e quella delle MAPK. Data l’importanza di tale pathway nella tumorigenesi dell’ACC, numerosi studi hanno testato gli effetti degli inibitori sia di IGF1R/IR che di IGF1R, osservando promettenti risultati sulla riduzione della crescita tumorale sia in vitro che nel modello murino. Tuttavia, tali dati non sono stati confermati dal trial clinico di fase III recentemente condotto con l’inibitore Linsitinib, sottolineando la necessità di meglio comprendere i meccanismi molecolari alla base del complesso pathway dell’IGF. La Filamina A (FLNA) è una proteina del citoscheletro che lega e regola la struttura dei filamenti actinici e funge da scaffold per numerose molecole. È importante inoltre per l’ancoraggio di proteine transmembrana al citoscheletro e la regolazione dell’internalizzazione, trafficking e trasduzione del segnale di numerosi recettori. Recentemente è stato dimostrato il suo ruolo nella regolazione sia dell’IGF1R, nelle cellule progenitrici neuronali, sia di IR, nelle cellule di melanoma. Tuttavia ad oggi non è ancora noto se FLNA sia in grado di interagire e/o regolare l’attività dei due recettori nell’ACC. Utilizzando due linee cellulari umane derivanti dal carcinoma del surrene, le H295R (che esprimono e secernono IGF2) e le SW13 (non secernenti IGF2) e le colture primarie derivanti da ACC chirurgicamente rimossi; lo scopo di questo studio è stato quello di testare: 1) il coinvolgimento di FLNA nel regolare l’espressione ed il signalling di IGF1R ed IR 2) il ruolo di FLNA nel modulare la risposta al Linsitinib, inibitore di IGF1R/IR, e all‘ NVP-ADW742, inibitore specifico di IGF1R. Inoltre è stata valutata l’espressione di FLNA negli ACCs e la sua correlazione con l’espressione di IGF1R, IR ed il signalling intracellulare. Nelle linee cellulari H295R e SW13 abbiamo osservato che FLNA interagisce con IGF1R ed IR e che la stimolazione del recettore induce rispettivamente un aumento ed una riduzione dell’interazione con IGF1R e IR. Il silenziamento genico di FLNA in entrambe le linee cellulari induce un significativo aumento di IGF1R ed una riduzione dell’espressione di IR, con un incremento della proliferazione cellulare accompagnato da un innalzamento della fosforilazione di ERK. In accordo, nella coltura primaria il knockdown di FLNA determina un aumento dell’espressione di IGF1R ed un innalzamento degli effetti di IGF2 sulla fosforilazione di ERK. Nel complesso, questi risultati suggeriscono che FLNA nel carcinoma del surrene è un repressore specifico del signalling IGF2 indotto. In assenza di FLNA, l’aumentata espressione di IGF1R, associata alla perdita dell’attività regolatoria di FLNA sul pathway di ERK, concorre alla promozione della crescita cellulare IGF2 indotta. In aggiunta, abbiamo dimostrato che nelle cellule H295R il silenziamento di FLNA potenzia gli effetti antiproliferativi sia dell’inibitore di IGF1R/IR Linsitinib che dell’inibitore specifico di IGF1R NVP-ADW742. Infine, le analisi al western blot hanno mostrato una ridotta espressione di FLNA negli ACCs (n=10) rispetto agli ACAs (n=10) e, solamente negli ACCs, una correlazione inversa del rapporto FLNA/IGF1R con la fosforilazione di ERK. Questo suggerisce, in accordo con i dati sulle linee e le colture primarie, che bassi livelli di FLNA negli ACCs, in presenza di elevata espressione di IGF1R, aumentano il signalling di IGF2 ed in particolar modo la via di ERK. In conclusione, in tale lavoro abbiamo dimostrato che bassi livelli di FLNA aumentano sia gli effetti proliferativi di IGF2 che l’efficacia degli inibitori di IGF1R/IR nelle cellule di carcinoma del surrene. Questo propone FLNA come un nuovo fattore influenzante l’andamento clinico del tumore e la risposta alla terapia con i farmaci anti-IGF1R/IR.
30-nov-2020
Italiano
Carcinoma del surrene; igf2; citoscheletro
LENZI, Andrea
LENZI, Andrea
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/88115
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-88115