Nel tardo Triassico un cambiamento climatico noto come Carnian Pluvial Event (CPE) determinò una profonda crisi degli organismi produttori di carbonato di calcio. Ciò si tradusse in una importante modifica delle geometrie deposizionali delle piattaforme carbonatiche della Tetide occidentale. Piattaforme carbonatiche caratterizzate da alto rilievo morfologico e scarpate molto acclivi vennero sostituite da rampe a basso angolo. Allo scopo di comprendere come le variazioni occorse allo stile di precipitazione del carbonato di calcio influenzarono le geometrie deposizionali delle piattaforme carbonatiche è stata eseguita l'analisi di facies e la modellazione geologica tridimensionale di alcuni corpi sedimentari depositatisi nell'area di Cortina d'Ampezzo (Italia Nord-orientale) prima, durante e dopo la crisi carnica. Facies e geometrie deposizionali suggeriscono che la morte delle piattaforme microbiali ad alto rilievo fu seguita da un periodo in cui piccoli duomi di carbonato microbiale (mound) crescevano contemporaneamente alla deposizione di carbonati e sedimenti di origine detritica. La seguente evoluzione verso un sistema di rampa fu caratterizzato dall'instaurarsi di un ambiente sedimentario dominato dalle maree. Nell'area di studio la successione sedimentaria si sviluppò in uno stretto marino che connetteva due piccoli bacini. Sono state rilevate strutture sedimentarie generate da correnti di marea con verso opposto e in accordo con l'orientazione del paleo-stretto che può essere dedotta dalla paleogeografia delle piattaforme ad alto rilievo pre-crisi. Si osservano facies e strutture sedimentarie come stratificazioni incrociate planari, stratificazioni incrociate di tipo herringbone, laminazioni flaser, wavy e lenticolari, alternanze cicliche di lamine prevalentemente oolitico-silicoclastiche e lamine prevalentemente bioclastiche-fangose dovute a variazioni del regime idraulico. La particolarità di questo sistema tidale è che, diversamente dagli altri casi noti in letteratura, non si sviluppò in un graben o in un canyon di origine tettonica, bensì in un corridoio marino delimitato dai relitti di due piattaforme ad alto rilievo. L'analisi di facies, unitamente all'utilizzo di tecniche di modellazione geologica tridimensionale, ha permesso inoltre di interpretare dal punto di vista sequenziale questo complesso intervallo stratigrafico, permettendo di riconoscere e separare segnale eustatico e segnale climatico. Il cambiamento climatico è precedente alla caduta eustatica ed è la causa della morte delle piattaforme microbiali ad alto rilievo. La morte di queste piattaforme determina la creazione di una superficie stratigrafica simile ad una drowning unconformity, nonostante non sia in atto una trasgressione. I mound microbiali rappresentano il tentativo della carbonate factory microbiale, che caratterizzava le piattaforme carbonatiche ad alto rilievo, di tenere testa al cambiamento climatico. La completa scomparsa del carbonato microbiale (i mound) e il definitivo passaggio dei carbonati di mare basso a sistemi di rampe dominate da sedimento sciolto, é coeva a un abbassamento del livello marino. Riassumendo, la morte delle piattaforme microbiali ad alto rilievo tardo triassiche delle Dolomiti può essere interpretata come un processo in due fasi: inizialmente un evento climatico uccide le grandi piattaforme ad alto rilievo; successivamente la caduta del livello marino porta alla definitiva scomparsa dei carbonati microbiali.
Demise of Carnian platforms: large scale geometries and mechanisms of precipitation
GATTOLIN, GIOVANNI
2014
Abstract
Nel tardo Triassico un cambiamento climatico noto come Carnian Pluvial Event (CPE) determinò una profonda crisi degli organismi produttori di carbonato di calcio. Ciò si tradusse in una importante modifica delle geometrie deposizionali delle piattaforme carbonatiche della Tetide occidentale. Piattaforme carbonatiche caratterizzate da alto rilievo morfologico e scarpate molto acclivi vennero sostituite da rampe a basso angolo. Allo scopo di comprendere come le variazioni occorse allo stile di precipitazione del carbonato di calcio influenzarono le geometrie deposizionali delle piattaforme carbonatiche è stata eseguita l'analisi di facies e la modellazione geologica tridimensionale di alcuni corpi sedimentari depositatisi nell'area di Cortina d'Ampezzo (Italia Nord-orientale) prima, durante e dopo la crisi carnica. Facies e geometrie deposizionali suggeriscono che la morte delle piattaforme microbiali ad alto rilievo fu seguita da un periodo in cui piccoli duomi di carbonato microbiale (mound) crescevano contemporaneamente alla deposizione di carbonati e sedimenti di origine detritica. La seguente evoluzione verso un sistema di rampa fu caratterizzato dall'instaurarsi di un ambiente sedimentario dominato dalle maree. Nell'area di studio la successione sedimentaria si sviluppò in uno stretto marino che connetteva due piccoli bacini. Sono state rilevate strutture sedimentarie generate da correnti di marea con verso opposto e in accordo con l'orientazione del paleo-stretto che può essere dedotta dalla paleogeografia delle piattaforme ad alto rilievo pre-crisi. Si osservano facies e strutture sedimentarie come stratificazioni incrociate planari, stratificazioni incrociate di tipo herringbone, laminazioni flaser, wavy e lenticolari, alternanze cicliche di lamine prevalentemente oolitico-silicoclastiche e lamine prevalentemente bioclastiche-fangose dovute a variazioni del regime idraulico. La particolarità di questo sistema tidale è che, diversamente dagli altri casi noti in letteratura, non si sviluppò in un graben o in un canyon di origine tettonica, bensì in un corridoio marino delimitato dai relitti di due piattaforme ad alto rilievo. L'analisi di facies, unitamente all'utilizzo di tecniche di modellazione geologica tridimensionale, ha permesso inoltre di interpretare dal punto di vista sequenziale questo complesso intervallo stratigrafico, permettendo di riconoscere e separare segnale eustatico e segnale climatico. Il cambiamento climatico è precedente alla caduta eustatica ed è la causa della morte delle piattaforme microbiali ad alto rilievo. La morte di queste piattaforme determina la creazione di una superficie stratigrafica simile ad una drowning unconformity, nonostante non sia in atto una trasgressione. I mound microbiali rappresentano il tentativo della carbonate factory microbiale, che caratterizzava le piattaforme carbonatiche ad alto rilievo, di tenere testa al cambiamento climatico. La completa scomparsa del carbonato microbiale (i mound) e il definitivo passaggio dei carbonati di mare basso a sistemi di rampe dominate da sedimento sciolto, é coeva a un abbassamento del livello marino. Riassumendo, la morte delle piattaforme microbiali ad alto rilievo tardo triassiche delle Dolomiti può essere interpretata come un processo in due fasi: inizialmente un evento climatico uccide le grandi piattaforme ad alto rilievo; successivamente la caduta del livello marino porta alla definitiva scomparsa dei carbonati microbiali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/88145
URN:NBN:IT:UNIPD-88145