La frana del Vajont è uno dei piu’ grandi eventi catastrofici del secolo scorso. Il 9 ottobre 1963, Circa 270 milioni di m3 di calcari, marnosi precipitarono nel bacino del Vajont .producendo un onda che oltrepasso’ la diga uccidendo piu’ di 2000 persone nella valle sottostante. Nonostante nei decenni passati la frana sia stata approfonditamente studiata, il controllo morfologico e strutturale, i meccanismi e le dinamiche non sono state ancora completamente chiarite. Il primo step del progetto di ricerca è stata la costruzione di un GIS-database contenente tutte le informazioni, edite ed inedite, collezionate sulla frana del Vajont (articoli, report, tesi e rapporti scientifici, carte geologiche e topografiche). Successivamente nuove tecniche e tecnologie non disponibili negli anni 60, sono state utilizzate nel presente lavoro per analizzare in dettaglio le caratteristiche morfo-strutturali e per megli comprendere il differente ruolo che hanno rivestito nell’evento del 1963, fornendo di conseguenza metodi di previsione piu’ scientificamente piu’rigorosi per la previsione delle grandi eventi catastrofici. In particolare, le tecniche remote sensing utilizzate (analisi DEM, tecnologie Lidar e analisi fotogrammetriche) hanno consetito di caratterizzare in dettaglio le caratteristiche strutturali di aree poco accessibili sulla superficie di scivolamento e, congiuntamente alle indagini di campagna, di chiarire gli aspetti rilevanti circa l’assetto geologico del versante Nord del Monte Toc. .Al fine di ottenere un’accurata conoscenza e una approfondita valutazione delle caratteristiche degli ammassi rocciosi affioranti fuori e dentro l’area della frana, le indagini geomeccaniche sono state condotte su 89 stazioni di misura. I risultati ottenuti hanno permesso di identificare i parametri più significativi che hanno influenzato l’innesco e l’evoluzione della frana favorendo così la comprensione del fenomeno in termini di sviluppo e collasso. L’implemetazione dei test di laboratorio, (prove uniassiali e triassiali) sui campioni di roccia hanno completato la caratterizzazione geomeccanica degli ammassi rocciosi. La consistente quantità di dati ottenuti è stata utilizzata per caratterizzare gli ammassi rocciosi attraverso differenti classificazioni standard tra cui RQD (Rock Quality Designation), (RMR) Rock Mass Rating System e SMR (Slope Mass Rating). Al fine di investigare sulla struttura geologica del versante Nord del Monte Toc, sono stati realizzati due profili ssismici. Attualmente è in corso l’analisi preliminare dell’interpolazione. Inoltre la costruzione del primo modello geologico 3D della frana ha permesso di analizzare dettagliatamente la cinematica della frana e di definire la geometria e la profondità della superficie di scivolamento. Gli accurati e dettagliati risultati raggiunti mediante l’utilizzo di nuove tecniche e di tradizionali indagini di campagna completate dai test di laboratorio ha permesso di ottenere un attendibile modello geologico 3D e un quadro completo delle caratteristiche geomeccaniche, che costituiscono una base fondamentale per l’elaborazione futura di modelli 3D

The Vajont rockslide: new techniques and traditional methods to re-evaluate the catastrophic event

SUPERCHI, LAURA
2012

Abstract

La frana del Vajont è uno dei piu’ grandi eventi catastrofici del secolo scorso. Il 9 ottobre 1963, Circa 270 milioni di m3 di calcari, marnosi precipitarono nel bacino del Vajont .producendo un onda che oltrepasso’ la diga uccidendo piu’ di 2000 persone nella valle sottostante. Nonostante nei decenni passati la frana sia stata approfonditamente studiata, il controllo morfologico e strutturale, i meccanismi e le dinamiche non sono state ancora completamente chiarite. Il primo step del progetto di ricerca è stata la costruzione di un GIS-database contenente tutte le informazioni, edite ed inedite, collezionate sulla frana del Vajont (articoli, report, tesi e rapporti scientifici, carte geologiche e topografiche). Successivamente nuove tecniche e tecnologie non disponibili negli anni 60, sono state utilizzate nel presente lavoro per analizzare in dettaglio le caratteristiche morfo-strutturali e per megli comprendere il differente ruolo che hanno rivestito nell’evento del 1963, fornendo di conseguenza metodi di previsione piu’ scientificamente piu’rigorosi per la previsione delle grandi eventi catastrofici. In particolare, le tecniche remote sensing utilizzate (analisi DEM, tecnologie Lidar e analisi fotogrammetriche) hanno consetito di caratterizzare in dettaglio le caratteristiche strutturali di aree poco accessibili sulla superficie di scivolamento e, congiuntamente alle indagini di campagna, di chiarire gli aspetti rilevanti circa l’assetto geologico del versante Nord del Monte Toc. .Al fine di ottenere un’accurata conoscenza e una approfondita valutazione delle caratteristiche degli ammassi rocciosi affioranti fuori e dentro l’area della frana, le indagini geomeccaniche sono state condotte su 89 stazioni di misura. I risultati ottenuti hanno permesso di identificare i parametri più significativi che hanno influenzato l’innesco e l’evoluzione della frana favorendo così la comprensione del fenomeno in termini di sviluppo e collasso. L’implemetazione dei test di laboratorio, (prove uniassiali e triassiali) sui campioni di roccia hanno completato la caratterizzazione geomeccanica degli ammassi rocciosi. La consistente quantità di dati ottenuti è stata utilizzata per caratterizzare gli ammassi rocciosi attraverso differenti classificazioni standard tra cui RQD (Rock Quality Designation), (RMR) Rock Mass Rating System e SMR (Slope Mass Rating). Al fine di investigare sulla struttura geologica del versante Nord del Monte Toc, sono stati realizzati due profili ssismici. Attualmente è in corso l’analisi preliminare dell’interpolazione. Inoltre la costruzione del primo modello geologico 3D della frana ha permesso di analizzare dettagliatamente la cinematica della frana e di definire la geometria e la profondità della superficie di scivolamento. Gli accurati e dettagliati risultati raggiunti mediante l’utilizzo di nuove tecniche e di tradizionali indagini di campagna completate dai test di laboratorio ha permesso di ottenere un attendibile modello geologico 3D e un quadro completo delle caratteristiche geomeccaniche, che costituiscono una base fondamentale per l’elaborazione futura di modelli 3D
30-gen-2012
Inglese
grandi frane, Vajont, geomeccanica, analisi strutturale, modello3D geomechanics, structural analysis, 3D model
GENEVOIS, RINALDO
ARTIOLI, GILBERTO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/88251
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-88251