The topic of this doctoral thesis is the anthropomorphic image of the Buddha in the art of the Swāt Valley (Pakistan). The appearance of the anthropomorphic image of the Buddha in the Buddhist artistic production has been (and in some ways continues to be) a widely debated topic in scientific literature. Despite this, to this day - apart from sporadic cases - it does not seem that statistical studies have been conducted on the representations of the Buddha in Gandharan art, especially with an overview of the data in our possession. In all probability, the absence of systematic and all-encompassing approach is due to the scarcity of historical-archaeological information on the finds and the use of obsolete tools for a process (cataloguing and iconographic classification) that increasingly requires different modalities. A different approach to the study of the anthropomorphic representation of the Buddha was therefore indispensable, through the systematic analysis of each artefact on the basis of the archaeological context and iconographic elements, and the insertion of the information into a database that allowed a cross analysis and a more effective study, also from a statistical point of view. The material examined consists exclusively of schist and “stucco” artefacts from the Swāt Valley, in which the Buddha is depicted; the value of this material - for the purposes of scientific publication - is ensured by regular excavations carried out by the Italian Archaeological Mission (MAI) in Pakistan and by conservation at the National Museum of Oriental Art "Giuseppe Tucci" in Rome (MNAO) and the Museum of Oriental Art in Turin (MAO). New technologies can help build up a database of images for meticulous iconographic classification that takes into account all the information provided by the artefact.

Oggetto di questa tesi di dottorato è l’immagine antropomorfa del Buddha nell’arte della valle dello Swāt (Pakistan). La comparsa dell’immagine antropomorfa del Buddha nella produzione artistica buddhista è stata (e per certi versi continua a esserlo) oggetto di studio ampiamente dibattuto nella letteratura scientifica. Nonostante ciò, a oggi – a parte sporadici casi – non sembra siano stati condotti studi statistici circa le raffigurazioni del Buddha nell’arte del Gandhāra, soprattutto con una visione d’insieme dei dati in nostro possesso. Con ogni probabilità, l’assenza di studi sistematici e onnicomprensivi è dovuta alla scarsità di informazioni di carattere storico-archeologico sui reperti e sull’utilizzo di strumenti obsoleti per un processo (la catalogazione e classificazione iconografica) che richiede sempre più spesso modalità differenti. Si è reso indispensabile quindi un approccio diverso alla rappresentazione antropomorfa del Buddha, tramite l’analisi sistematica di ogni reperto sulla base del contesto archeologico e degli elementi iconografici, e l’inserimento delle informazioni all’interno di una banca dati che ha permesso un’analisi incrociata degli stessi e uno studio più efficace, anche da un punto di vista statistico. Il materiale preso in esame è costituito esclusivamente dai reperti in scisto e “stucco”, provenienti dalla valle dello Swāt, in cui è raffigurato il Buddha; il valore di tale materiale – ai fini di una pubblicazione scientifica – è assicurato dagli scavi regolari effettuati dalla Missione Archeologica Italiana (MAI) in Pakistan e dalla conservazione presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma (MNAO) e il Museo d’Arte Orientale di Torino (MAO). Le nuove tecnologie possono aiutare nella creazione di un database di immagini che permetta una classificazione iconografica meticolosa in grado di prendere in considerazione tutte le informazioni fornite dal reperto.

L’immagine antropomorfa del Buddha nell’arte della valle dello Swāt: analisi iconografica e classificazione

AMATO, ANTONIO
2016

Abstract

The topic of this doctoral thesis is the anthropomorphic image of the Buddha in the art of the Swāt Valley (Pakistan). The appearance of the anthropomorphic image of the Buddha in the Buddhist artistic production has been (and in some ways continues to be) a widely debated topic in scientific literature. Despite this, to this day - apart from sporadic cases - it does not seem that statistical studies have been conducted on the representations of the Buddha in Gandharan art, especially with an overview of the data in our possession. In all probability, the absence of systematic and all-encompassing approach is due to the scarcity of historical-archaeological information on the finds and the use of obsolete tools for a process (cataloguing and iconographic classification) that increasingly requires different modalities. A different approach to the study of the anthropomorphic representation of the Buddha was therefore indispensable, through the systematic analysis of each artefact on the basis of the archaeological context and iconographic elements, and the insertion of the information into a database that allowed a cross analysis and a more effective study, also from a statistical point of view. The material examined consists exclusively of schist and “stucco” artefacts from the Swāt Valley, in which the Buddha is depicted; the value of this material - for the purposes of scientific publication - is ensured by regular excavations carried out by the Italian Archaeological Mission (MAI) in Pakistan and by conservation at the National Museum of Oriental Art "Giuseppe Tucci" in Rome (MNAO) and the Museum of Oriental Art in Turin (MAO). New technologies can help build up a database of images for meticulous iconographic classification that takes into account all the information provided by the artefact.
2-dic-2016
Italiano
Oggetto di questa tesi di dottorato è l’immagine antropomorfa del Buddha nell’arte della valle dello Swāt (Pakistan). La comparsa dell’immagine antropomorfa del Buddha nella produzione artistica buddhista è stata (e per certi versi continua a esserlo) oggetto di studio ampiamente dibattuto nella letteratura scientifica. Nonostante ciò, a oggi – a parte sporadici casi – non sembra siano stati condotti studi statistici circa le raffigurazioni del Buddha nell’arte del Gandhāra, soprattutto con una visione d’insieme dei dati in nostro possesso. Con ogni probabilità, l’assenza di studi sistematici e onnicomprensivi è dovuta alla scarsità di informazioni di carattere storico-archeologico sui reperti e sull’utilizzo di strumenti obsoleti per un processo (la catalogazione e classificazione iconografica) che richiede sempre più spesso modalità differenti. Si è reso indispensabile quindi un approccio diverso alla rappresentazione antropomorfa del Buddha, tramite l’analisi sistematica di ogni reperto sulla base del contesto archeologico e degli elementi iconografici, e l’inserimento delle informazioni all’interno di una banca dati che ha permesso un’analisi incrociata degli stessi e uno studio più efficace, anche da un punto di vista statistico. Il materiale preso in esame è costituito esclusivamente dai reperti in scisto e “stucco”, provenienti dalla valle dello Swāt, in cui è raffigurato il Buddha; il valore di tale materiale – ai fini di una pubblicazione scientifica – è assicurato dagli scavi regolari effettuati dalla Missione Archeologica Italiana (MAI) in Pakistan e dalla conservazione presso il Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” di Roma (MNAO) e il Museo d’Arte Orientale di Torino (MAO). Le nuove tecnologie possono aiutare nella creazione di un database di immagini che permetta una classificazione iconografica meticolosa in grado di prendere in considerazione tutte le informazioni fornite dal reperto.
buddhism; classification; gandharan art; iconography; swat valley; buddhismo; classificazione; arte del gandhara; iconografia; valle dello swat
LO MUZIO, Ciro
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Tesi dottorato Amato

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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/88348
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-88348