Un numero crescente di studi si stà interessando alla possibilità di ritardare il declino cognitivo attraverso training di memoria di lavoro. Tuttavia, gli studi presenti in letteratura sono molto eterogenei e non permettono di determinare con certezza quali sono i fattori che favoriscono la generalizzazione e il mantenimento dei benefici a seguito di un training. Di conseguenza sono stati condotti 6 studi per determinare il ruolo dell’età dei partecipanti (studi 1 e 3) della modalità (verbale vs visuo-spaziale) allenata (studi 4, 5 e 6) e per comprendere se questi training possano essere utili per incrementare le abilità cognitive in persone affette da Mild Cognitive Impairment (studio 2) e se possono produrre effetti anche in abilità necessarie per la vita di tutti i giorni. I risultati hanno evidenziato che i training di memoria di lavoro proposti hanno prodotto un incremento della prestazione nelle prove di memoria di lavoro ed in abilità vicine a quella direttamente esercitata. Negli studi in cui è stato utilizzato il training verbale, inoltre, sono stati ottenuti anche effetti di generalizzazione lontani sia in prove sperimentali che in compiti più vicini alla vita quotidiana e questi effetti si sono mantenuti nel tempo. Il vantaggio dell’uso di compiti verbali rispetto a quelli visuo-spaziali, tuttavia, potrebbe essere dovuto non solo alla modalità esercitata ma anche alla maggiore familiarità degli anziani con gli stimoli utilizzati che rendono, inoltre, più facile l’auto-monitoraggio della prestazione. Studi futuri dovranno tenere in considerazione questi aspetti. E’ stato inoltre dimostrato che anche i grandi vecchi e giovani anziani affetti da mild cognitive impairment beneficiano della partecipazione al training anche se gli effetti di generalizzazione sono limitati. In questi casi potrebbe essere utile modificare il training per rispondere alle particolari esigenze di questi tipi di popolazione.

Training di memoria di lavoro nella popolazione anziana: effetti di generalizzazione e mantenimento dei benefici

ZAVAGNIN, MICHELA
2013

Abstract

Un numero crescente di studi si stà interessando alla possibilità di ritardare il declino cognitivo attraverso training di memoria di lavoro. Tuttavia, gli studi presenti in letteratura sono molto eterogenei e non permettono di determinare con certezza quali sono i fattori che favoriscono la generalizzazione e il mantenimento dei benefici a seguito di un training. Di conseguenza sono stati condotti 6 studi per determinare il ruolo dell’età dei partecipanti (studi 1 e 3) della modalità (verbale vs visuo-spaziale) allenata (studi 4, 5 e 6) e per comprendere se questi training possano essere utili per incrementare le abilità cognitive in persone affette da Mild Cognitive Impairment (studio 2) e se possono produrre effetti anche in abilità necessarie per la vita di tutti i giorni. I risultati hanno evidenziato che i training di memoria di lavoro proposti hanno prodotto un incremento della prestazione nelle prove di memoria di lavoro ed in abilità vicine a quella direttamente esercitata. Negli studi in cui è stato utilizzato il training verbale, inoltre, sono stati ottenuti anche effetti di generalizzazione lontani sia in prove sperimentali che in compiti più vicini alla vita quotidiana e questi effetti si sono mantenuti nel tempo. Il vantaggio dell’uso di compiti verbali rispetto a quelli visuo-spaziali, tuttavia, potrebbe essere dovuto non solo alla modalità esercitata ma anche alla maggiore familiarità degli anziani con gli stimoli utilizzati che rendono, inoltre, più facile l’auto-monitoraggio della prestazione. Studi futuri dovranno tenere in considerazione questi aspetti. E’ stato inoltre dimostrato che anche i grandi vecchi e giovani anziani affetti da mild cognitive impairment beneficiano della partecipazione al training anche se gli effetti di generalizzazione sono limitati. In questi casi potrebbe essere utile modificare il training per rispondere alle particolari esigenze di questi tipi di popolazione.
28-gen-2013
Italiano
training, aging, working memory
DE BENI, ROSSANA
REGOLIN, LUCIA
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Zavagnin_Michela_Tesi.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.54 MB
Formato Adobe PDF
2.54 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/88815
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-88815