Introduzione La prognosi del tumore della testa del pancreas è strettamente legata all’infiltrazione tumorale del margine posteriore retropancreatico che, se non radicalmente asportato, determina un’alta frequenza di resezioni incomplete e alti tassi di recidiva locale. Il mesopancreas è una struttura anatomica linfo-neuro-vascolare localizzata in sede retropancreatica retroportale in continuità con la testa del pancreas recentemente descritta come sede preferenziale di infiltrazione tumorale da parte del carcinoma pancreatico, la cui exeresi completa consentirebbe un maggior numero di resezioni R0 e un minor tasso di recidiva locale. Scopo di questo studio è quello di confrontare la tecnica standard (DCP-S) rispetto alla tecnica di exeresi totale del mesopancreas (DCP-TMpE) in corso di duodenocefalopancreatectomia per tumore della testa del pancreas. Pazienti e metodi Complessivamente sono stati inclusi 132 pazienti sottoposti a DCP per tumore cefalopancreatico dal 2010 al 2018, suddivisi in due gruppi omogenei di studio in base alla tecnica resettiva utilizzata: standard (DCP-S) vs exeresi totale del mesopancreas (DCP-TMpE). La maggior parte delle DCP-S sono state eseguite nel primo periodo (2010-2013) mentre la DCP-TMpE è stata eseguita preferenzialmente nel secondo periodo di studio (2014-2018). I risultati intra- e post-operatori dei due gruppi sono poi stati confrontati e analizzati con particolare riferimento al margine chirurgico, al tasso di recidiva e alle sopravvivenze globale e libera da malattia. Risultati 46 pazienti sono stati sottoposti a DCP-S contro 86 pazienti sottoposti a DCP-TMpE. A parità di morbilità postoperatoria in cui non vi è stata differenza tra i due gruppi, i tassi di resezione R1 (35% vs 9%) e il numero di linfonodi asportati (10 vs 18) sono stati significativamente a favore della TMpE, mentre la tecnica standard è stata associata a tassi di recidiva maggiore (66% vs 41%), indipendentemente dalla sede della recidiva. L’analisi univariata dei fattori di rischio associati al margine R1 ha dimostrato che la DCP-S rappresenta un importante fattore di rischio rispetto alla DCP-TMpE (OR 5.29; 95%CI 2.24-12.50; p=0.001), assieme alla presenza di infiltrazione vascolare preoperatoria e a perdite ematiche >350 mL. Tali risultati sono stati confermati all’analisi multivariata che ha dimostrato la DCP-S come fattore prognostico indipendente per margine R1 (OR 6.28; 95%CI 1.96-20.1; p=0.002), assieme all’infiltrazione vascolare preoperatoria e al BMI >25. Per quanto riguarda l’analisi della sopravvivenza tra i due gruppi, è stato riscontrato per la TMpE un guadagno complessivo di sopravvivenza libera da malattia, particolarmente evidente nei primi 12 mesi (72.7% vs 44.8%), con una significatività statistica accettabile, anche a lungo termine (p=0.09), mentre la sopravvivenza globale non è statisticamente differente tra i due gruppi nonostante la sopravvivenza mediana sia maggiore nel gruppo TMpE (27 mesi vs 23 mesi). Conclusione Questo studio dimostra che rispetto alla tecnica standard, l’exeresi totale del mesopancreas (DCP-TMpE) permette di ottenere risultati oncologici migliori rispetto alla DCP-S, in termini di numero di linfonodi asportati e resezioni R0, con tassi di recidiva inferiori ed una sopravvivenza libera da malattia significativamente superiore.
Duodenocefalopancreatectomia con exeresi totale del mesopancreas (Total Mesopancreas Excision) vs tecnica standard nel trattamento del carcinoma cefalopancreatico
MENICONI, ROBERTO LUCA
2019
Abstract
Introduzione La prognosi del tumore della testa del pancreas è strettamente legata all’infiltrazione tumorale del margine posteriore retropancreatico che, se non radicalmente asportato, determina un’alta frequenza di resezioni incomplete e alti tassi di recidiva locale. Il mesopancreas è una struttura anatomica linfo-neuro-vascolare localizzata in sede retropancreatica retroportale in continuità con la testa del pancreas recentemente descritta come sede preferenziale di infiltrazione tumorale da parte del carcinoma pancreatico, la cui exeresi completa consentirebbe un maggior numero di resezioni R0 e un minor tasso di recidiva locale. Scopo di questo studio è quello di confrontare la tecnica standard (DCP-S) rispetto alla tecnica di exeresi totale del mesopancreas (DCP-TMpE) in corso di duodenocefalopancreatectomia per tumore della testa del pancreas. Pazienti e metodi Complessivamente sono stati inclusi 132 pazienti sottoposti a DCP per tumore cefalopancreatico dal 2010 al 2018, suddivisi in due gruppi omogenei di studio in base alla tecnica resettiva utilizzata: standard (DCP-S) vs exeresi totale del mesopancreas (DCP-TMpE). La maggior parte delle DCP-S sono state eseguite nel primo periodo (2010-2013) mentre la DCP-TMpE è stata eseguita preferenzialmente nel secondo periodo di studio (2014-2018). I risultati intra- e post-operatori dei due gruppi sono poi stati confrontati e analizzati con particolare riferimento al margine chirurgico, al tasso di recidiva e alle sopravvivenze globale e libera da malattia. Risultati 46 pazienti sono stati sottoposti a DCP-S contro 86 pazienti sottoposti a DCP-TMpE. A parità di morbilità postoperatoria in cui non vi è stata differenza tra i due gruppi, i tassi di resezione R1 (35% vs 9%) e il numero di linfonodi asportati (10 vs 18) sono stati significativamente a favore della TMpE, mentre la tecnica standard è stata associata a tassi di recidiva maggiore (66% vs 41%), indipendentemente dalla sede della recidiva. L’analisi univariata dei fattori di rischio associati al margine R1 ha dimostrato che la DCP-S rappresenta un importante fattore di rischio rispetto alla DCP-TMpE (OR 5.29; 95%CI 2.24-12.50; p=0.001), assieme alla presenza di infiltrazione vascolare preoperatoria e a perdite ematiche >350 mL. Tali risultati sono stati confermati all’analisi multivariata che ha dimostrato la DCP-S come fattore prognostico indipendente per margine R1 (OR 6.28; 95%CI 1.96-20.1; p=0.002), assieme all’infiltrazione vascolare preoperatoria e al BMI >25. Per quanto riguarda l’analisi della sopravvivenza tra i due gruppi, è stato riscontrato per la TMpE un guadagno complessivo di sopravvivenza libera da malattia, particolarmente evidente nei primi 12 mesi (72.7% vs 44.8%), con una significatività statistica accettabile, anche a lungo termine (p=0.09), mentre la sopravvivenza globale non è statisticamente differente tra i due gruppi nonostante la sopravvivenza mediana sia maggiore nel gruppo TMpE (27 mesi vs 23 mesi). Conclusione Questo studio dimostra che rispetto alla tecnica standard, l’exeresi totale del mesopancreas (DCP-TMpE) permette di ottenere risultati oncologici migliori rispetto alla DCP-S, in termini di numero di linfonodi asportati e resezioni R0, con tassi di recidiva inferiori ed una sopravvivenza libera da malattia significativamente superiore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/88884
URN:NBN:IT:UNIROMA1-88884