Background: Gli estrogeni svolgono un ruolo importante nel determinare lo sviluppo, la regolazione e la risposta agli stimoli del sistema immunitario. Essi sono implicati anche nella patogenesi e nella progressione delle malattie autoimmuni, come il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), dove la prevalenza delle donne sugli uomini risulta essere di 9 a 1. Gli estrogeni, ed in particolare il 17-β estradiolo (E2), agiscono come fattori di trascrizione attraverso il legame con i loro specifici recettori, ERα ed ERβ. Tra i geni regolati da E2 troviamo l’Interferone α (IFNα) e B Lymphocyte Stimulator (BLyS); BLyS sembra essere un gene indotto anche da IFNα. Entrambe queste citochine si trovano ad alti livelli nei sieri dei pazienti con LES, indicando un possibile collegamento tra ormoni e induzione citochinica nell’autoimmunità; l’over-espressione di BLyS può anche rappresentare un segnale della cosiddetta “IFN signature”, che caratterizza le malattie autoimmuni sistemiche. Obiettivo: Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare gli effetti di E2 sull’espressione di BLyS mRNA e proteina in una linea cellulare mieloide umana, così da proporre un modello in vitro di immunomodulazione sistemica indotta da estrogeni, considerando IFNα come un possibile mediatore di questa via di segnale. Materiali e Metodi: Cellule umane U937, monocitarie e simil-macrofagiche (trattati con 50ng/mL di Forbolo 12-Miristato 13-Acetato, Sigma-Aldrich), sono state trattate con E2 (Sigma-Aldrich) alle concentrazioni 100nM, 10nM, 1nM, 0.1nM. La vitalità cellulare è stata valutata mediante conta cellulare con il colorante vitale Trypan Blue e Camera di Burker. L’RNA totale è stato estratto dopo 6, 24 e 48 ore dal trattamento, e il medium di coltura è stato raccolto per la quantificazione proteica. La PCR quantitativa (qPCR) è stata eseguita per i geni BLyS e IFNα. GAPDH è stato utilizzato come gene reference. Sono stati utilizzati i primer alla concentrazione 100nM e cDNA nella quantità di 25ng. I dati sono stati analizzati con il metodo 2-ΔΔCt e l’analisi statistica è stata eseguita con REST-384© version 2 using Pair Wise Fixed Reallocation Randomisation Test©. Per determinare la quantità di proteine nel surnatante di coltura è stato utilizzato il kit ELISA commerciale “Quantikine® ELISA” for Human BAFF/BLyS/TNFSF13B (R&D System). I livelli di BLyS proteina sono stati normalizzati per i livelli di proteine totali e le differenze nei livelli di proteina tra cellule trattate e di controllo sono stati valutati con un’analisi multivariata per misure ripetute. Gli stessi protocolli sono stati utilizzati per il trattamento con IFNα ricombinante umano esogeno (hr-IFNα, 1000IU/mL, Enzo Life Sciences), indagando l’espressione dell’mRNA di BLyS a 6, 10, 24 e 48 ore e il rilascio di BLyS proteina a 6, 24 e 48 ore dal trattamento. Risultati: E2 non induce modulazione dell’espressione genica di BLyS ai tempi e alle concentrazioni testate, sia nei monociti che nei macrofagi-derivati. I livelli di BLyS proteina nel surnatante di coltura aumentano nel tempo, le più alte dosi di E2 inducono la mobilizzazione e il rilascio di BLyS in coltura nei monociti, mentre nei macrofagi-derivati si è notato un rilascio di BLyS partendo dalla concentrazione di E2 1nM. Nei monociti E2 induce un’up-regolazione tempo-dipendente di IFNα, specialmente alle dosi 10nM e 1nM, mentre nei macrofagi differenziati E2 induce una significativa down-regolazione di IFNα a 24 ore, alle dosi 100nM e 10nM. Il trattamento con IFNα induce una significativa up-regolazione di BLyS, sia nei monociti che nei macrofagi-derivati ad ogni tempo di trattamento, ma gli effetti sono risultati più rapidi e più marcati nei macrofagi rispetto ai monociti. Per quanto riguarda il rilascio di BLyS proteina, il trattamento con IFNα non ha indotto un significativo aumento di BLyS rispetto alle cellule non trattate. Conclusioni: Entro 48 ore, il trattamento con E2 modifica in maniera dose-dipendente l’espressione di IFNα, ma non quella di BLyS, mentre IFNα esogeno influisce sulla trascrizione di BLyS, ma non sul rilascio della proteina stessa. Queste evidenze suggeriscono che gli estrogeni possono avere primariamente un ruolo nella modulazione di citochine appartenenti all’immunità innata, come l’IFNα, con effetti differenti dipendenti dal fenotipo cellulare e dal milieu citochinico. La modulazione estrogenica della risposta immunitaria adattativa, qui esemplificata da BLyS, sembra essere il risultato dell’up-regolazione di IFNα indotta da estrogeni, a conferma della stretta inter-relazione tra immunità innata e adattativa nell’autoimmunità sistemica.
Estrogen immunomodulation in systemic autoimmunity: evidences in in vitro models on a human myeloid cell line
BEGGIO, MARIANNA
2017
Abstract
Background: Gli estrogeni svolgono un ruolo importante nel determinare lo sviluppo, la regolazione e la risposta agli stimoli del sistema immunitario. Essi sono implicati anche nella patogenesi e nella progressione delle malattie autoimmuni, come il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), dove la prevalenza delle donne sugli uomini risulta essere di 9 a 1. Gli estrogeni, ed in particolare il 17-β estradiolo (E2), agiscono come fattori di trascrizione attraverso il legame con i loro specifici recettori, ERα ed ERβ. Tra i geni regolati da E2 troviamo l’Interferone α (IFNα) e B Lymphocyte Stimulator (BLyS); BLyS sembra essere un gene indotto anche da IFNα. Entrambe queste citochine si trovano ad alti livelli nei sieri dei pazienti con LES, indicando un possibile collegamento tra ormoni e induzione citochinica nell’autoimmunità; l’over-espressione di BLyS può anche rappresentare un segnale della cosiddetta “IFN signature”, che caratterizza le malattie autoimmuni sistemiche. Obiettivo: Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare gli effetti di E2 sull’espressione di BLyS mRNA e proteina in una linea cellulare mieloide umana, così da proporre un modello in vitro di immunomodulazione sistemica indotta da estrogeni, considerando IFNα come un possibile mediatore di questa via di segnale. Materiali e Metodi: Cellule umane U937, monocitarie e simil-macrofagiche (trattati con 50ng/mL di Forbolo 12-Miristato 13-Acetato, Sigma-Aldrich), sono state trattate con E2 (Sigma-Aldrich) alle concentrazioni 100nM, 10nM, 1nM, 0.1nM. La vitalità cellulare è stata valutata mediante conta cellulare con il colorante vitale Trypan Blue e Camera di Burker. L’RNA totale è stato estratto dopo 6, 24 e 48 ore dal trattamento, e il medium di coltura è stato raccolto per la quantificazione proteica. La PCR quantitativa (qPCR) è stata eseguita per i geni BLyS e IFNα. GAPDH è stato utilizzato come gene reference. Sono stati utilizzati i primer alla concentrazione 100nM e cDNA nella quantità di 25ng. I dati sono stati analizzati con il metodo 2-ΔΔCt e l’analisi statistica è stata eseguita con REST-384© version 2 using Pair Wise Fixed Reallocation Randomisation Test©. Per determinare la quantità di proteine nel surnatante di coltura è stato utilizzato il kit ELISA commerciale “Quantikine® ELISA” for Human BAFF/BLyS/TNFSF13B (R&D System). I livelli di BLyS proteina sono stati normalizzati per i livelli di proteine totali e le differenze nei livelli di proteina tra cellule trattate e di controllo sono stati valutati con un’analisi multivariata per misure ripetute. Gli stessi protocolli sono stati utilizzati per il trattamento con IFNα ricombinante umano esogeno (hr-IFNα, 1000IU/mL, Enzo Life Sciences), indagando l’espressione dell’mRNA di BLyS a 6, 10, 24 e 48 ore e il rilascio di BLyS proteina a 6, 24 e 48 ore dal trattamento. Risultati: E2 non induce modulazione dell’espressione genica di BLyS ai tempi e alle concentrazioni testate, sia nei monociti che nei macrofagi-derivati. I livelli di BLyS proteina nel surnatante di coltura aumentano nel tempo, le più alte dosi di E2 inducono la mobilizzazione e il rilascio di BLyS in coltura nei monociti, mentre nei macrofagi-derivati si è notato un rilascio di BLyS partendo dalla concentrazione di E2 1nM. Nei monociti E2 induce un’up-regolazione tempo-dipendente di IFNα, specialmente alle dosi 10nM e 1nM, mentre nei macrofagi differenziati E2 induce una significativa down-regolazione di IFNα a 24 ore, alle dosi 100nM e 10nM. Il trattamento con IFNα induce una significativa up-regolazione di BLyS, sia nei monociti che nei macrofagi-derivati ad ogni tempo di trattamento, ma gli effetti sono risultati più rapidi e più marcati nei macrofagi rispetto ai monociti. Per quanto riguarda il rilascio di BLyS proteina, il trattamento con IFNα non ha indotto un significativo aumento di BLyS rispetto alle cellule non trattate. Conclusioni: Entro 48 ore, il trattamento con E2 modifica in maniera dose-dipendente l’espressione di IFNα, ma non quella di BLyS, mentre IFNα esogeno influisce sulla trascrizione di BLyS, ma non sul rilascio della proteina stessa. Queste evidenze suggeriscono che gli estrogeni possono avere primariamente un ruolo nella modulazione di citochine appartenenti all’immunità innata, come l’IFNα, con effetti differenti dipendenti dal fenotipo cellulare e dal milieu citochinico. La modulazione estrogenica della risposta immunitaria adattativa, qui esemplificata da BLyS, sembra essere il risultato dell’up-regolazione di IFNα indotta da estrogeni, a conferma della stretta inter-relazione tra immunità innata e adattativa nell’autoimmunità sistemica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/88907
URN:NBN:IT:UNIPD-88907