Questa ricerca si basa sullo studio delle melodie intonative prodotte degli americani e dagli italiani ed esamina le differenze tonali dell’inglese e dell’italiano. In particolare, è interessante indagare quali siano le reazioni dei parlanti madrelingua rispetto alle produzioni orali realizzate dai parlanti di una seconda lingua. Nell’analizzare i contorni melodici, si tratta di misurare il livello (level) e l’ampiezza (span) dei movimenti intonativi. Da un punto di vista acustico, l’oggetto dell’indagine sperimentale è la frequenza fondamentale (F0) delle produzioni vocali dei parlanti. F0, ovvero la prima armonica della forma d’onda, è una caratteristica fisica del segnale acustico che può essere misurata in hertz (Hz) o semitoni (ST). Mentre il livello generale di F0 viene misurato solitamente in Hz, l’ampiezza del movimento (calcolata come la differenza tra il picco massimo e il picco minimo) viene di norma calcolata in ST. Da un punto di vista percettivo, l’orecchio umano ha un campo di udibilità che oscilla dai 16 Hz ai 20.000 Hz. Inoltre è molto più facile percepire un innalzamento o abbassamento della F0 a basse frequenze che ad alte frequenze. Questo è dovuto alla particolare conformazione della coclea, all’interno dell’appartato uditivo. Dal momento che anche un minimo scarto di F0 può essere agilmente individuato alle basse frequenze mentre risulta magari impercettibile alle alte frequenze, è necessario considerare le variazioni di F0 a livello percettivo. Per questo, F0 acquisisce anche una valenza percettiva e viene indicata con il termine altezza tonale. L’altezza tonale identifica quindi una caratteristica percettiva del suono che viene valutata attraverso un giudizio uditivo e non acustico. Data la complementarietà del fattore acustico e percettivo nello studio di F0, il tipo di analisi condotto in questo studio si articola su due livelli. Nel primo livello, vengono esaminate le differenze di tipo acustico nel parlato letto in inglese e in italiano da italiani e da americani. Le produzioni orali sono divise per tipologia di frase e vengono registrate da un gruppo di maschi e un gruppo di femmine. Lo scopo dei due studi produttivi è quello di riscontrare se ci sono differenze di F0 riguardanti: 1) la lingua in esame (inglese o italiano, 2) il fattore prima o seconda lingua (inglese parlato dagli americani e inglese parlato dagli italiani), 3) il sesso dei soggetti (valutazione delle differenze di F0 tra maschi e femmine), 4) la natura del materiale utilizzato e la tipologia di frase (le frasi vengono analizzate secondo la loro diversa tipologia: domande polari, domande k, e affermazioni). Per quanto riguarda il secondo livello, i dati raccolti negli studi di produzione vengono testati con uno studio percettivo. Ad un gruppo di studenti americani ed italiani, viene chiesto di valutare una selezione di frasi prodotte in inglese da parlanti americani e italiani. Lo scopo di questa indagine è di esaminare la correlazione tra livello/ampiezza dell’altezza tonale e la valutazione positiva/negativa degli enunciati. Le valutazioni si articolano su giudizi di tipo qualitativo e quantitativo, in riferimento a diversi gradi di interesse, credibilità, e coinvolgimento.
The Pitch Range of Italians and Americans. A Comparative Study
URBANI, MARTINA
2013
Abstract
Questa ricerca si basa sullo studio delle melodie intonative prodotte degli americani e dagli italiani ed esamina le differenze tonali dell’inglese e dell’italiano. In particolare, è interessante indagare quali siano le reazioni dei parlanti madrelingua rispetto alle produzioni orali realizzate dai parlanti di una seconda lingua. Nell’analizzare i contorni melodici, si tratta di misurare il livello (level) e l’ampiezza (span) dei movimenti intonativi. Da un punto di vista acustico, l’oggetto dell’indagine sperimentale è la frequenza fondamentale (F0) delle produzioni vocali dei parlanti. F0, ovvero la prima armonica della forma d’onda, è una caratteristica fisica del segnale acustico che può essere misurata in hertz (Hz) o semitoni (ST). Mentre il livello generale di F0 viene misurato solitamente in Hz, l’ampiezza del movimento (calcolata come la differenza tra il picco massimo e il picco minimo) viene di norma calcolata in ST. Da un punto di vista percettivo, l’orecchio umano ha un campo di udibilità che oscilla dai 16 Hz ai 20.000 Hz. Inoltre è molto più facile percepire un innalzamento o abbassamento della F0 a basse frequenze che ad alte frequenze. Questo è dovuto alla particolare conformazione della coclea, all’interno dell’appartato uditivo. Dal momento che anche un minimo scarto di F0 può essere agilmente individuato alle basse frequenze mentre risulta magari impercettibile alle alte frequenze, è necessario considerare le variazioni di F0 a livello percettivo. Per questo, F0 acquisisce anche una valenza percettiva e viene indicata con il termine altezza tonale. L’altezza tonale identifica quindi una caratteristica percettiva del suono che viene valutata attraverso un giudizio uditivo e non acustico. Data la complementarietà del fattore acustico e percettivo nello studio di F0, il tipo di analisi condotto in questo studio si articola su due livelli. Nel primo livello, vengono esaminate le differenze di tipo acustico nel parlato letto in inglese e in italiano da italiani e da americani. Le produzioni orali sono divise per tipologia di frase e vengono registrate da un gruppo di maschi e un gruppo di femmine. Lo scopo dei due studi produttivi è quello di riscontrare se ci sono differenze di F0 riguardanti: 1) la lingua in esame (inglese o italiano, 2) il fattore prima o seconda lingua (inglese parlato dagli americani e inglese parlato dagli italiani), 3) il sesso dei soggetti (valutazione delle differenze di F0 tra maschi e femmine), 4) la natura del materiale utilizzato e la tipologia di frase (le frasi vengono analizzate secondo la loro diversa tipologia: domande polari, domande k, e affermazioni). Per quanto riguarda il secondo livello, i dati raccolti negli studi di produzione vengono testati con uno studio percettivo. Ad un gruppo di studenti americani ed italiani, viene chiesto di valutare una selezione di frasi prodotte in inglese da parlanti americani e italiani. Lo scopo di questa indagine è di esaminare la correlazione tra livello/ampiezza dell’altezza tonale e la valutazione positiva/negativa degli enunciati. Le valutazioni si articolano su giudizi di tipo qualitativo e quantitativo, in riferimento a diversi gradi di interesse, credibilità, e coinvolgimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/89323
URN:NBN:IT:UNIPD-89323