Il progetto di ricerca intende fornire un contributo innovativo alla pianificazione regionale dei trasporti, in un’ottica di smart system regional railway. L’efficacia del trasporto regionale esistente s’inserisce in una visione sostenibile del trasporto collettivo, dove la coscienza ambientale e la necessità di intervenire sul territorio hanno stimolato e consolidato l’importanza di una connessione tra la pianificazione territoriale e la pianificazione dei trasporti. Il concentrarsi sullo studio della rete ferroviaria esistente, e non sull’ampliamento o sulla costruzione di nuove infrastrutture, è dato dal fatto che le politiche hanno indirizzato il loro intervento sul potenziamento e sulla riqualificazione dell’esistente. L’obiettivo del progetto di ricerca è quindi ottimizzare il trasporto regionale ferroviario esistente dismesso o abbandonato andando a riqualificarlo e potenziarlo (aumento della qualità e della quantità dell’offerta) in territori dove il volume di domanda attuale non giustifica tali interventi, ma che in un futuro prossimo fungeranno da motori per lo sviluppo locale. Fondamentale sarà l’accessibilità e la mobilità collettiva con un sistema di trasporto intermodale e innovativo, che attraverso una pianificazione regionale possa permettere di ottenere un miglioramento della qualità di vita del cittadino. La ricerca si è concentrata sullo studio del rapporto tra pianificazione dei trasporti e pianificazione territoriale, ponendo come vincolo lo sfruttamento delle infrastrutture ferroviarie esistenti a livello regionale italiano, andando a definire dei piani di sviluppo economicamente sostenibili. Avvalendosi della ricerca bibliografica svolta si sono selezionati i casi studio su cui poi si sviluppata la ricerca: • La linea ferroviaria regionale dismessa Civitavecchia-Orte su cui poi è stato applicato il nuovo modello; • La linea ferroviaria attiva Civitavecchia-Roma, linea che durante il suo periodo di vita ha subito potenziamenti sotto il punto di vista gestionale; • La linea ferroviari attiva Roma-Cesano-Viterbo, linea che ha e sta subendo forti potenziamenti sia a livello gestionale che infrastrutturale. I casi studio selezionati si trovano tutti nella Regione Lazio, questa coincidenza è voluta e necessaria per cercare di avere un dato più omogeneamente similare. Successivamente si è svolto un corposo lavoro di rappresentazione cartografica delle linee e di tutti gli edificati presenti nelle vicinanze delle linee selezionate per l’analisi. Terminata questa prima fase di rappresentazione e conoscenza del territorio e delle sue infrastrutture si sono selezionati e applicati ai tre casi studio, con particolare comprensione e attenzione al rapporto tra densità territoriale (residenziale, produttiva, etc.) e prestazioni (attese o possibili) del trasporto ferroviario (sistemi regionali), diversi indicatori/indici territoriali e trasportistici. Ultimo passaggio si sono confrontati i risultati ottenuti avvalendosi inoltre di un ulteriore indicatore di analisi cioè la variazione del valore immobiliare rispetto all’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria. Una volta identificati tutti gli indicatori ci si è concentrati sullo studio del sistema ferroviario regionale Civitavecchia-Orte, ponendo l’attenzione sull’individuazione delle criticità, sulla densità territoriale e sul rapporto della stessa con il sistema di trasporto collettivo ferroviario. Le analisi sono state eseguite tramite l’utilizzo del software GIS con cui si è andato ad analizzare la linea ferroviaria riportando in planimetria tutti gli edificati regolari e non del comune di riferimento e disegnando le infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti. Inoltre, sono stati riportati anche i sistemi di verde e le maggiori destinazioni d’uso del territorio. L’ambito di studio si è concentrato sul territorio attraversato fisicamente dal tracciato ferroviario ed è stato suddiviso in quadranti di 1 km2 per poter svolgere le analisi, rapportandole alla distanza pedonale percorribile in maniera agevole. La scelta di lavorare sulla Civitavecchia-Orte vuole dimostrare come un tracciato regionale possa influenzare e direzionare lo sviluppo territoriale. La novità introdotta è stata quella di distaccarsi dai classici modelli valutativi e dal fattore domanda di trasporto, infatti il modello logico matematico consiste nel voler aumentare l’offerta di trasporto collettivo come elemento di input ad uno sviluppo territoriale che possa giustificare e costituire una domanda potenziale di mobilità introducendo all’interno del suo processo valutativo, dei indicatori non consueti.
Infrastrutture ferroviarie secondarie e rigenerazione del territorio
SPERATI, SIMONE
2018
Abstract
Il progetto di ricerca intende fornire un contributo innovativo alla pianificazione regionale dei trasporti, in un’ottica di smart system regional railway. L’efficacia del trasporto regionale esistente s’inserisce in una visione sostenibile del trasporto collettivo, dove la coscienza ambientale e la necessità di intervenire sul territorio hanno stimolato e consolidato l’importanza di una connessione tra la pianificazione territoriale e la pianificazione dei trasporti. Il concentrarsi sullo studio della rete ferroviaria esistente, e non sull’ampliamento o sulla costruzione di nuove infrastrutture, è dato dal fatto che le politiche hanno indirizzato il loro intervento sul potenziamento e sulla riqualificazione dell’esistente. L’obiettivo del progetto di ricerca è quindi ottimizzare il trasporto regionale ferroviario esistente dismesso o abbandonato andando a riqualificarlo e potenziarlo (aumento della qualità e della quantità dell’offerta) in territori dove il volume di domanda attuale non giustifica tali interventi, ma che in un futuro prossimo fungeranno da motori per lo sviluppo locale. Fondamentale sarà l’accessibilità e la mobilità collettiva con un sistema di trasporto intermodale e innovativo, che attraverso una pianificazione regionale possa permettere di ottenere un miglioramento della qualità di vita del cittadino. La ricerca si è concentrata sullo studio del rapporto tra pianificazione dei trasporti e pianificazione territoriale, ponendo come vincolo lo sfruttamento delle infrastrutture ferroviarie esistenti a livello regionale italiano, andando a definire dei piani di sviluppo economicamente sostenibili. Avvalendosi della ricerca bibliografica svolta si sono selezionati i casi studio su cui poi si sviluppata la ricerca: • La linea ferroviaria regionale dismessa Civitavecchia-Orte su cui poi è stato applicato il nuovo modello; • La linea ferroviaria attiva Civitavecchia-Roma, linea che durante il suo periodo di vita ha subito potenziamenti sotto il punto di vista gestionale; • La linea ferroviari attiva Roma-Cesano-Viterbo, linea che ha e sta subendo forti potenziamenti sia a livello gestionale che infrastrutturale. I casi studio selezionati si trovano tutti nella Regione Lazio, questa coincidenza è voluta e necessaria per cercare di avere un dato più omogeneamente similare. Successivamente si è svolto un corposo lavoro di rappresentazione cartografica delle linee e di tutti gli edificati presenti nelle vicinanze delle linee selezionate per l’analisi. Terminata questa prima fase di rappresentazione e conoscenza del territorio e delle sue infrastrutture si sono selezionati e applicati ai tre casi studio, con particolare comprensione e attenzione al rapporto tra densità territoriale (residenziale, produttiva, etc.) e prestazioni (attese o possibili) del trasporto ferroviario (sistemi regionali), diversi indicatori/indici territoriali e trasportistici. Ultimo passaggio si sono confrontati i risultati ottenuti avvalendosi inoltre di un ulteriore indicatore di analisi cioè la variazione del valore immobiliare rispetto all’efficienza dell’infrastruttura ferroviaria. Una volta identificati tutti gli indicatori ci si è concentrati sullo studio del sistema ferroviario regionale Civitavecchia-Orte, ponendo l’attenzione sull’individuazione delle criticità, sulla densità territoriale e sul rapporto della stessa con il sistema di trasporto collettivo ferroviario. Le analisi sono state eseguite tramite l’utilizzo del software GIS con cui si è andato ad analizzare la linea ferroviaria riportando in planimetria tutti gli edificati regolari e non del comune di riferimento e disegnando le infrastrutture stradali e ferroviarie esistenti. Inoltre, sono stati riportati anche i sistemi di verde e le maggiori destinazioni d’uso del territorio. L’ambito di studio si è concentrato sul territorio attraversato fisicamente dal tracciato ferroviario ed è stato suddiviso in quadranti di 1 km2 per poter svolgere le analisi, rapportandole alla distanza pedonale percorribile in maniera agevole. La scelta di lavorare sulla Civitavecchia-Orte vuole dimostrare come un tracciato regionale possa influenzare e direzionare lo sviluppo territoriale. La novità introdotta è stata quella di distaccarsi dai classici modelli valutativi e dal fattore domanda di trasporto, infatti il modello logico matematico consiste nel voler aumentare l’offerta di trasporto collettivo come elemento di input ad uno sviluppo territoriale che possa giustificare e costituire una domanda potenziale di mobilità introducendo all’interno del suo processo valutativo, dei indicatori non consueti.File | Dimensione | Formato | |
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Tesi dottorato Sperati
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URN:NBN:IT:UNIROMA1-89510