Dimostrare che il microambiente del tumore della vescica, nel corso della fase iniziale di crescita diventa ipossico, attivando l’asse HIF/NFkB e mediante i geni così trascritti, è responsabile della progressione maligna. Mediante la microdissezione dei campioni chirurgici ed estrazione degli acidi nucleici e proteine dalle frazioni omogenee (cellule di tessuto tumorale e cellule di tessuto ospite) si è proceduto all’analisi molecolare tramite card microfluide customizzate con geni HIF e NFkB dipendenti ed analisi delle proteine in Western Blot per confermare i livelli di espressione dei geni rilevati (sia nel tessuto ospite che nel tumorale) responsabili dell’acquisizione delle proprietà della malignità. Conferma dell'attivazione e della sovraespressione dei geni dipendenti da HIF-1: geni per la neoangiogenesi VEGFs; geni per i recettori delle allarmine RAGE/P2X7; geni proinfiammatori CXCR4; geni per l’invasione tumorale MMP9/SOCS-1; geni per la riparazione del danno tissutale EGFR. Confermata l’attivazione e la sovraespressione di NFkB e dei geni dipendenti: geni proinfiammatori COX2/NOS2; proteine di fase acuta PTX3, etc. È stato studiato l’effetto dell’ipossia sulle cellule staminali isolate dal carcinoma vescicale uroteliale con lo scopo di verificare che le sovraespressioni geniche indotte dall’ipossia siano presenti anche in esse. Le cellule staminali tumorali rispondono ai vari modificatori biologici e svolgono un ruolo fondamentale nella formazione delle metastasi. Tali cellule sono state incubate in condizioni di ipossia per 60 minuti. L’analisi trascrittomica ottenuta utilizzando la nostra inflammocard (contenente un totale di 48 geni rappresentativi dell’espressione dipendente dall’asse HIF/NFkB) rivela un’aumentata espressione genica di tutti i geni HIF/NFkB-dipendenti rispetto alle condizioni normossiche in varia maniera associati alle caratteristiche della malignità. È stato eseguito un Western Blot sia sui campioni vescicali tumorali che su quelli ospite del tumore per escludere la presenza di infiltrati leucocitari (cellule CD45+). L’analisi dell’espressione proinfiammatoria delle cellule tumorali indotta dall’attivazione dell’asse HIF/NFkB si presenta simile ad una risposta Th1 o risposta cellulo-mediata. Le cellule tumorali producono soprattutto citochine Th1, rispondono con la migrazione alle chemochine e ai fattori chemiotattici per linfociti, NK e macrofagi e producono mediatori con la stessa cinetica della risposta Th1. Inoltre, nel tessuto tumorale richiamano soprattutto linfociti, macrofagi, NK e cellule dendritiche. La risposta migratoria del tumore primitivo all’homing per la metastasi è prevalentemente legata a stimoli periferici di tipo Th1. Infine, la definizione del ruolo dell’asse HIF/NFkB nella progressione maligna, suggerisce che un array a bassa densità (contenente 48-96 geni opportunamente selezionati tra le varie famiglie geniche dimostrate coinvolte nell’acquisizione delle caratteristiche della malignità) può definire la progressione di un tumore della vescica e, pertanto, dare una base molecolare e meccanicistica alla stadiazione di un tumore, indipendentemente dal grado istologico.

Ipossia ed infiammazione nella progressione del carcinoma vescicale

POLESE, MILENA
2021

Abstract

Dimostrare che il microambiente del tumore della vescica, nel corso della fase iniziale di crescita diventa ipossico, attivando l’asse HIF/NFkB e mediante i geni così trascritti, è responsabile della progressione maligna. Mediante la microdissezione dei campioni chirurgici ed estrazione degli acidi nucleici e proteine dalle frazioni omogenee (cellule di tessuto tumorale e cellule di tessuto ospite) si è proceduto all’analisi molecolare tramite card microfluide customizzate con geni HIF e NFkB dipendenti ed analisi delle proteine in Western Blot per confermare i livelli di espressione dei geni rilevati (sia nel tessuto ospite che nel tumorale) responsabili dell’acquisizione delle proprietà della malignità. Conferma dell'attivazione e della sovraespressione dei geni dipendenti da HIF-1: geni per la neoangiogenesi VEGFs; geni per i recettori delle allarmine RAGE/P2X7; geni proinfiammatori CXCR4; geni per l’invasione tumorale MMP9/SOCS-1; geni per la riparazione del danno tissutale EGFR. Confermata l’attivazione e la sovraespressione di NFkB e dei geni dipendenti: geni proinfiammatori COX2/NOS2; proteine di fase acuta PTX3, etc. È stato studiato l’effetto dell’ipossia sulle cellule staminali isolate dal carcinoma vescicale uroteliale con lo scopo di verificare che le sovraespressioni geniche indotte dall’ipossia siano presenti anche in esse. Le cellule staminali tumorali rispondono ai vari modificatori biologici e svolgono un ruolo fondamentale nella formazione delle metastasi. Tali cellule sono state incubate in condizioni di ipossia per 60 minuti. L’analisi trascrittomica ottenuta utilizzando la nostra inflammocard (contenente un totale di 48 geni rappresentativi dell’espressione dipendente dall’asse HIF/NFkB) rivela un’aumentata espressione genica di tutti i geni HIF/NFkB-dipendenti rispetto alle condizioni normossiche in varia maniera associati alle caratteristiche della malignità. È stato eseguito un Western Blot sia sui campioni vescicali tumorali che su quelli ospite del tumore per escludere la presenza di infiltrati leucocitari (cellule CD45+). L’analisi dell’espressione proinfiammatoria delle cellule tumorali indotta dall’attivazione dell’asse HIF/NFkB si presenta simile ad una risposta Th1 o risposta cellulo-mediata. Le cellule tumorali producono soprattutto citochine Th1, rispondono con la migrazione alle chemochine e ai fattori chemiotattici per linfociti, NK e macrofagi e producono mediatori con la stessa cinetica della risposta Th1. Inoltre, nel tessuto tumorale richiamano soprattutto linfociti, macrofagi, NK e cellule dendritiche. La risposta migratoria del tumore primitivo all’homing per la metastasi è prevalentemente legata a stimoli periferici di tipo Th1. Infine, la definizione del ruolo dell’asse HIF/NFkB nella progressione maligna, suggerisce che un array a bassa densità (contenente 48-96 geni opportunamente selezionati tra le varie famiglie geniche dimostrate coinvolte nell’acquisizione delle caratteristiche della malignità) può definire la progressione di un tumore della vescica e, pertanto, dare una base molecolare e meccanicistica alla stadiazione di un tumore, indipendentemente dal grado istologico.
25-feb-2021
Italiano
Ipossia; infiammazione; vescica; carcinoma
SCIARRA, Alessandro
ARCA, Marcello
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/89548
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-89548