L’obiettivo principale della tesi consiste nel proporre un approccio multi metodo per la valutazione dello stress lavorativo. Alcuni autori considerano infatti inappropriato il ricorso esclusivo a misure self report per rilevare sia gli stressors che lo strain psicologico e/o fisico nell’ambito della stessa ricerca (Grebner, Semmer, & Elfering, 2005). In particolare, due sono le problematiche che vengono segnalate con maggiore frequenza. La prima fa riferimento al common method bias ed alla varianza comune di metodo, il secondo al ruolo ricoperto dalla affettività negativa nel processo che porta alla formazione dello stress lavorativo. Al fine di contenere tali problematiche è opportuno integrare le auto valutazioni con la valutazione dello strain psico-fisico da parte dal medico (etero valutazione) e/o con indicatori oggettivi di disagio come le assenze per malattia. La tesi si articola in tre studi. Il primo ha evidenziato come l'affettività negativa influenzi la percezione del contesto psico-sociale in cui i lavoratori si vengono a trovare e, indirettamente, lo strain psico-fisico. Nel secondo studio sono state confermate le proprietà metriche di uno strumento finalizzato alla valutazione dello strain psico-fisico da parte dal medico. L’utilizzo integrato di auto ed etero valutazioni ha inoltre permesso di identificare alcuni antecedenti dello strain psico-fisico. Nel terzo studio l’utilizzo integrato di auto valutazioni degli stressors, della valutazione dei sintomi psico-fisici eseguita dal medico e delle assenze dal lavoro ha permesso di comprendere, all'interno della prospettiva teorica definita dal modello Effort-Recovery, le varie fasi in cui si articola il processo che porta alla formazione dello stress lavorativo. Complessivamente, il secondo ed il terzo studio testimoniamo la bontà dell’approccio multi metodo, il quale, integrando ma non sostituendo le auto valutazioni dei lavoratori, può aiutare ad avere un quadro completo e informativo della situazione all’interno della realtà organizzativa
La valutazione del rischio stress lavoro-correlato: verso un approccio multi metodo
GIRARDI, DAMIANO
2012
Abstract
L’obiettivo principale della tesi consiste nel proporre un approccio multi metodo per la valutazione dello stress lavorativo. Alcuni autori considerano infatti inappropriato il ricorso esclusivo a misure self report per rilevare sia gli stressors che lo strain psicologico e/o fisico nell’ambito della stessa ricerca (Grebner, Semmer, & Elfering, 2005). In particolare, due sono le problematiche che vengono segnalate con maggiore frequenza. La prima fa riferimento al common method bias ed alla varianza comune di metodo, il secondo al ruolo ricoperto dalla affettività negativa nel processo che porta alla formazione dello stress lavorativo. Al fine di contenere tali problematiche è opportuno integrare le auto valutazioni con la valutazione dello strain psico-fisico da parte dal medico (etero valutazione) e/o con indicatori oggettivi di disagio come le assenze per malattia. La tesi si articola in tre studi. Il primo ha evidenziato come l'affettività negativa influenzi la percezione del contesto psico-sociale in cui i lavoratori si vengono a trovare e, indirettamente, lo strain psico-fisico. Nel secondo studio sono state confermate le proprietà metriche di uno strumento finalizzato alla valutazione dello strain psico-fisico da parte dal medico. L’utilizzo integrato di auto ed etero valutazioni ha inoltre permesso di identificare alcuni antecedenti dello strain psico-fisico. Nel terzo studio l’utilizzo integrato di auto valutazioni degli stressors, della valutazione dei sintomi psico-fisici eseguita dal medico e delle assenze dal lavoro ha permesso di comprendere, all'interno della prospettiva teorica definita dal modello Effort-Recovery, le varie fasi in cui si articola il processo che porta alla formazione dello stress lavorativo. Complessivamente, il secondo ed il terzo studio testimoniamo la bontà dell’approccio multi metodo, il quale, integrando ma non sostituendo le auto valutazioni dei lavoratori, può aiutare ad avere un quadro completo e informativo della situazione all’interno della realtà organizzativaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/89624
URN:NBN:IT:UNIPD-89624