La colecistectomia laparoscopica (VLC) è una delle procedure chirurgiche più frequentemente eseguite nei paesi industrializzati ed è diventata negli anni il gold standard nel trattamento della patologia litiasica e delle sue complicanze. Tuttavia, l’utilizzo della laparoscopia comporta un aumento dell’incidenza di lesioni della via biliare principale (VBP) di circa 2-3 volte superiore rispetto alla tecnica open. L’incidenza della lesione iatrogena della VBP (LIVB) in letteratura si attesta tra lo 0,2-0,7% con l'approccio laparoscopico, comportando una significativa morbilità e mortalità, aumentando la degenza post operatoria e di circa il 126% il costo sanitario rispetto ad un intervento senza complicanze. Tra le cause principali di LIVB c’è una errata identificazione intraoperatoria delle strutture anatomiche quali il dotto cistico (DC), l’arteria cistica (AC) e la VBP prima della loro sezione. Il mancato riconoscimento di tali strutture è dovuto, nella maggior parte dei casi, ad anomalie anatomiche o a processi infiammatori come pregressa colecistite, pancreatite o calcolosi della VBP trattata endoscopicamente con CPRE che causano aderenze e determinano un ispessimento dei tessuti che rende difficoltoso il discernimento delle varie componenti. Le procedure diagnostiche e operative volte al riconoscimento intraoperatorio delle strutture anatomiche sono attualmente due: Colangiografia (IOC) e somministrazione endovenosa di verde indocianina (ICG) con visione in near infra red (NIR). L'uso routinario della IOC è controverso in quanto c’è un aumento significativo dei tempi operatori, implica costi aggiuntivi, necessità di incannulamento del dotto cistico o biliare con un concomitante aumento del rischio di lesione della VBP; inoltre, aumenta l’esposizione a radiazioni e necessità di ulteriori attrezzature e personale addestrato e spesso non è disponibile nelle strutture ospedaliere periferiche. L’utilizzo dell’ICG combinato con una camera con visione NIR è, per contro, eseguibile prima della dissezione del triangolo di Calot, non necessita di personale specializzato e non espone a radiazioni. Allo stato attuale la maggior parte degli studi in letteratura riporta risultati dell’utilizzo dell’ICG nelle colecistectomie non complicate da processi infiammatori, mancando di evidenze nei casi in cui, a seguito di alterazioni post infiammatorie, sarebbe più utile una corretta valutazione anatomica. Scopo di questo studio è valutare l’efficacia nell’identificazione delle strutture anatomiche in pazienti sottoposti a VLC per calcolosi della colecisti complicata da processi infiammatori, con e senza uso del Verde Indocianina

Utilizzo del verde indocianina nella colecistectomia laparoscopica

MINGARELLI, VALENTINA
2021

Abstract

La colecistectomia laparoscopica (VLC) è una delle procedure chirurgiche più frequentemente eseguite nei paesi industrializzati ed è diventata negli anni il gold standard nel trattamento della patologia litiasica e delle sue complicanze. Tuttavia, l’utilizzo della laparoscopia comporta un aumento dell’incidenza di lesioni della via biliare principale (VBP) di circa 2-3 volte superiore rispetto alla tecnica open. L’incidenza della lesione iatrogena della VBP (LIVB) in letteratura si attesta tra lo 0,2-0,7% con l'approccio laparoscopico, comportando una significativa morbilità e mortalità, aumentando la degenza post operatoria e di circa il 126% il costo sanitario rispetto ad un intervento senza complicanze. Tra le cause principali di LIVB c’è una errata identificazione intraoperatoria delle strutture anatomiche quali il dotto cistico (DC), l’arteria cistica (AC) e la VBP prima della loro sezione. Il mancato riconoscimento di tali strutture è dovuto, nella maggior parte dei casi, ad anomalie anatomiche o a processi infiammatori come pregressa colecistite, pancreatite o calcolosi della VBP trattata endoscopicamente con CPRE che causano aderenze e determinano un ispessimento dei tessuti che rende difficoltoso il discernimento delle varie componenti. Le procedure diagnostiche e operative volte al riconoscimento intraoperatorio delle strutture anatomiche sono attualmente due: Colangiografia (IOC) e somministrazione endovenosa di verde indocianina (ICG) con visione in near infra red (NIR). L'uso routinario della IOC è controverso in quanto c’è un aumento significativo dei tempi operatori, implica costi aggiuntivi, necessità di incannulamento del dotto cistico o biliare con un concomitante aumento del rischio di lesione della VBP; inoltre, aumenta l’esposizione a radiazioni e necessità di ulteriori attrezzature e personale addestrato e spesso non è disponibile nelle strutture ospedaliere periferiche. L’utilizzo dell’ICG combinato con una camera con visione NIR è, per contro, eseguibile prima della dissezione del triangolo di Calot, non necessita di personale specializzato e non espone a radiazioni. Allo stato attuale la maggior parte degli studi in letteratura riporta risultati dell’utilizzo dell’ICG nelle colecistectomie non complicate da processi infiammatori, mancando di evidenze nei casi in cui, a seguito di alterazioni post infiammatorie, sarebbe più utile una corretta valutazione anatomica. Scopo di questo studio è valutare l’efficacia nell’identificazione delle strutture anatomiche in pazienti sottoposti a VLC per calcolosi della colecisti complicata da processi infiammatori, con e senza uso del Verde Indocianina
18-feb-2021
Italiano
Verde indocianina; lesione iatrogena via biliare; camera NIR
ILLUMINATI, Giulio
D'ANDREA, Vito
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi_dottorato_Mingarelli.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.09 MB
Formato Adobe PDF
1.09 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/90080
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-90080