I notevoli progressi nella terapia farmacologica per infezione da HIV-1 hanno drasticamente ridotto la mortalità legata al decorso della patologia e significativamente migliorato la qualità della vita dei pazienti affetti. Tuttavia, questo trattamento non è in grado di eradicare l'infezione, ed è spesso accompagnato dall'insorgenza di specie virali farmaco-resistenti e tossicità d’organo. Da ciò, deriva una costante ricerca ed ottimizzazione di strategie alternative e/o complementari per la cura dell’infezione da HIV-1. Questo progetto di dottorato si inserisce in questa ricerca globale di nuove terapie, proponendo due diversi approcci. Da un lato, diverse molecole derivanti da estratti botanici sono state prese come oggetto di studio al fine di valutare la loro attività antivirale. Dall'altro lato, sono stati sviluppati e testati vettori lentivirali di terza generazione, in grado di esprimere dei fattori che interferiscono con diverse fasi del ciclo replicativo di HIV-1. Nello specifico, questi vettori sfruttano il meccanismo di interferenza a RNA per colpire alcune proteine virali (Tat, Rev e Vif) e il co-recettore cellulare CCR5, insieme ad un inibitore di fusione (maC46), con il fine di rendere le cellule bersaglio di HIV-1 stabilmente resistenti al virus. L’obiettivo ultimo consiste nell'accertare l’efficacia e la sicurezza di tali vettori in modelli animali, per giungere infine alla manipolazione genetica di cellule staminali ematopoietiche, derivanti da pazienti HIV-positivi ed affetti da linfoma, per i quali il trapianto di cellule staminali ematopoietiche geneticamente modificate rappresenterebbe l’unico contesto clinico eticamente accettabile.
Chemical and genetically-based approaches for the treatment of HIV-1 infection
SACCON, ELISA
2018
Abstract
I notevoli progressi nella terapia farmacologica per infezione da HIV-1 hanno drasticamente ridotto la mortalità legata al decorso della patologia e significativamente migliorato la qualità della vita dei pazienti affetti. Tuttavia, questo trattamento non è in grado di eradicare l'infezione, ed è spesso accompagnato dall'insorgenza di specie virali farmaco-resistenti e tossicità d’organo. Da ciò, deriva una costante ricerca ed ottimizzazione di strategie alternative e/o complementari per la cura dell’infezione da HIV-1. Questo progetto di dottorato si inserisce in questa ricerca globale di nuove terapie, proponendo due diversi approcci. Da un lato, diverse molecole derivanti da estratti botanici sono state prese come oggetto di studio al fine di valutare la loro attività antivirale. Dall'altro lato, sono stati sviluppati e testati vettori lentivirali di terza generazione, in grado di esprimere dei fattori che interferiscono con diverse fasi del ciclo replicativo di HIV-1. Nello specifico, questi vettori sfruttano il meccanismo di interferenza a RNA per colpire alcune proteine virali (Tat, Rev e Vif) e il co-recettore cellulare CCR5, insieme ad un inibitore di fusione (maC46), con il fine di rendere le cellule bersaglio di HIV-1 stabilmente resistenti al virus. L’obiettivo ultimo consiste nell'accertare l’efficacia e la sicurezza di tali vettori in modelli animali, per giungere infine alla manipolazione genetica di cellule staminali ematopoietiche, derivanti da pazienti HIV-positivi ed affetti da linfoma, per i quali il trapianto di cellule staminali ematopoietiche geneticamente modificate rappresenterebbe l’unico contesto clinico eticamente accettabile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/90340
URN:NBN:IT:UNIPD-90340