Le Norme Tecniche per le Costruzioni, pubblicate nel 2008 e corredate d’istruzioni per la loro applicazione nel 2009, dedicano una maggior attenzione agli edifici esistenti rispetto alle precedenti normative, dando rapidi strumenti per la definizione dei parametri meccanici delle murature più comunemente reperibili. Sono stati introdotti tre livelli di conoscenza che tengono conto dell’effettivo percorso conoscitivo fatto su l’immobile oggetto di analisi. Ad ogni livello di conoscenza viene associato un fattore di confidenza riduttivo delle proprietà meccaniche dei materiali. All’aumentare della conoscenza diminuisce l’incertezza sui parametri utilizzati nelle elaborazioni, e conseguentemente il fattore di confidenza diminuisce, sino a diventare unitario. Tale proposta metodologica, introdotta dall’Eurocodice 8 Parte 3 che riguarda la valutazione sismica delle strutture esistenti, è stata corredata di strumenti operativi, per quanto ancora migliorabili, proprio all’interno della normativa nazionale italiana. Il nuovo approccio ha reso conveniente l’esecuzione di prove sulle strutture, pertanto ne risulta un rinnovato interesse per le prove in sito sulle murature. L’attenzione è posta in particolare su questo materiale giacché, considerando l’età e la tipologia strutturale del patrimonio immobiliare italiano, esso risulta costituito in gran parte di edifici in muratura. Questi richiedono interventi di manutenzione legata a dissesti, o interventi di miglioramento e adeguamento, nel caso siano sede di attività strategiche o sia programmato un cambio di destinazione d’uso. Partendo da questi presupposti si è cercato di raccogliere in questo lavoro le varie metodologie di prova abitualmente eseguite in sito sulle murature, per l’ottenimento dei parametri meccanici utili per il calcolo. Si è focalizzata l’attenzione su prove a diverso grado d’invasività, in particolare su prove soniche dirette, prove di martinetto piatto e prove di compressione diagonale. Il fine è quello di migliorare la conoscenza dello stato di consistenza e del comportamento a compressione, e soprattutto a taglio, delle murature. Il lavoro svolto nella presente tesi è stato strutturato affiancando campagne sperimentali eseguite in sito, a sperimentazioni di laboratorio su murature realizzate con materiali e tecniche simili a quelle presenti negli edifici storici. Inoltre, sia in sito sia in laboratorio, si è valutata l’efficacia d’interventi di consolidamento con iniezioni di miscele a base di calce idraulica. Quest’ultima attività ha riguardato, in particolare, murature appartenenti ad edifici danneggiati dal sisma che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009, mentre in laboratorio è stata effettuata su campioni di muratura in pietra a tre paramenti. Infine, in laboratorio si è proceduto ad un lavoro di calibrazione dei diversi metodi di prova analizzati, su murature sia in mattoni sia in pietra. Dai risultati offerti dalle varie esperienze condotte, si possono fornire valide indicazioni sul raggiungimento del livello di conoscenza atteso, per i progettisti che operino su strutture esistenti.

QUALIFICAZIONE DI MURATURE STORICHE: PROCEDURE SPERIMENTALI IN SITO E CALIBRAZIONI IN LABORATORIO

DALLA BENETTA, MASSIMO
2012

Abstract

Le Norme Tecniche per le Costruzioni, pubblicate nel 2008 e corredate d’istruzioni per la loro applicazione nel 2009, dedicano una maggior attenzione agli edifici esistenti rispetto alle precedenti normative, dando rapidi strumenti per la definizione dei parametri meccanici delle murature più comunemente reperibili. Sono stati introdotti tre livelli di conoscenza che tengono conto dell’effettivo percorso conoscitivo fatto su l’immobile oggetto di analisi. Ad ogni livello di conoscenza viene associato un fattore di confidenza riduttivo delle proprietà meccaniche dei materiali. All’aumentare della conoscenza diminuisce l’incertezza sui parametri utilizzati nelle elaborazioni, e conseguentemente il fattore di confidenza diminuisce, sino a diventare unitario. Tale proposta metodologica, introdotta dall’Eurocodice 8 Parte 3 che riguarda la valutazione sismica delle strutture esistenti, è stata corredata di strumenti operativi, per quanto ancora migliorabili, proprio all’interno della normativa nazionale italiana. Il nuovo approccio ha reso conveniente l’esecuzione di prove sulle strutture, pertanto ne risulta un rinnovato interesse per le prove in sito sulle murature. L’attenzione è posta in particolare su questo materiale giacché, considerando l’età e la tipologia strutturale del patrimonio immobiliare italiano, esso risulta costituito in gran parte di edifici in muratura. Questi richiedono interventi di manutenzione legata a dissesti, o interventi di miglioramento e adeguamento, nel caso siano sede di attività strategiche o sia programmato un cambio di destinazione d’uso. Partendo da questi presupposti si è cercato di raccogliere in questo lavoro le varie metodologie di prova abitualmente eseguite in sito sulle murature, per l’ottenimento dei parametri meccanici utili per il calcolo. Si è focalizzata l’attenzione su prove a diverso grado d’invasività, in particolare su prove soniche dirette, prove di martinetto piatto e prove di compressione diagonale. Il fine è quello di migliorare la conoscenza dello stato di consistenza e del comportamento a compressione, e soprattutto a taglio, delle murature. Il lavoro svolto nella presente tesi è stato strutturato affiancando campagne sperimentali eseguite in sito, a sperimentazioni di laboratorio su murature realizzate con materiali e tecniche simili a quelle presenti negli edifici storici. Inoltre, sia in sito sia in laboratorio, si è valutata l’efficacia d’interventi di consolidamento con iniezioni di miscele a base di calce idraulica. Quest’ultima attività ha riguardato, in particolare, murature appartenenti ad edifici danneggiati dal sisma che ha colpito L’Aquila il 6 aprile 2009, mentre in laboratorio è stata effettuata su campioni di muratura in pietra a tre paramenti. Infine, in laboratorio si è proceduto ad un lavoro di calibrazione dei diversi metodi di prova analizzati, su murature sia in mattoni sia in pietra. Dai risultati offerti dalle varie esperienze condotte, si possono fornire valide indicazioni sul raggiungimento del livello di conoscenza atteso, per i progettisti che operino su strutture esistenti.
2012
Italiano
Muratura Consolidamento Calibrazione Prove in sito
MODENA, CLAUDIO
LEONARDI, GIOVANNI
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/90727
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-90727