I disturbi mentali, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e la sindrome da delezione 22q11 (22q11DS) sono entrambi correlati a una disfunzione del sistema dopaminergico. Diversi studi hanno dimostrato che la dopamina (DA) non solo media diverse interazioni nel sistema nervoso, ma può anche contribuire alla modulazione dell'immunità attraverso dei recettori espressi nelle cellule immunitarie (Nagakome et al., 2011; Nakano et al., 2011). È stato suggerito che l'autoimmunità nel sistema nervoso centrale svolga un ruolo fondamentale nella patogenesi di disturbi del neurosviluppo (ND) (Schwartz, 2013), ma come una alterazione del sistema immunitario possa portare all'ADHD e indurre alterazioni psichiatriche caratteristiche del 22q11DS rimane tuttora poco chiaro. L'importanza del sistema immunitario per il supporto del sistema nervoso centrale (SNC) a lungo termine è dimostrata dal suo ruolo nella formazione di nuovi neuroni, nel supporto alle normali prestazioni cognitive e nella regolazione della neurogenesi. Queste evidenze hanno rivelato i limiti della precedente teoria del SNC come organo immuno-privilegiato, indicando che le cellule immunitarie periferiche possano contribuire all'omeostasi e alla riparazione del cervello. In particolare, è stato dimostrato che il reclutamento dei macrofagi circolanti, nel parenchima cerebrale, è necessario per la salute e l'omeostasi del SNC. L'accesso delle cellule immunitarie al SNC è regolato dall'attivazione del plesso coroideo (CP), promossa da segnali pro-infiammatori provenienti sia dal parenchima cerebrale che dalle cellule T periferiche accumulate in CP (Baruch et al., 2015). Inoltre, è stato suggerito un possibile ruolo del neuropeptide adrenomedullina (ADM) in ND. Diversi studi hanno infatti riportato un ruolo di questo peptide come biomarcatore in diversi disturbi psichiatrici, come Alzheimer (Fernandez et al., 2016), autismo (Zoroglu et al., 2003), disturbo bipolare (Akpinar et al., 2013), schizofrenia (Chia-Hsing Huang et al., 2004) e ADHD (Fernandez et al., 2008). ADM è un peptide regolatorio coinvolto in meccanismi di tolleranza immunitaria che hanno luogo nel timo (Rulle et al., 2012; Castellani et al., 2016), che sembra essere modificato in ND. Sulla base di queste considerazioni, in questo studio abbiamo studiato il coinvolgimento di meccanismi immunologici e la loro dipendenza dall'ADM, sia in periferia che nel SNC di modelli murini di ADHD e 22q11DS, al fine di definire se un approccio immunomodulatorio possa essere utile nel trattamento di queste malattie.

New insights into the communication between immune and central nervous system: novel strategies for the diagnosis and pharmacological treatment of ADHD and 22q11DS

CASTELLANI, GIULIA
2018

Abstract

I disturbi mentali, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e la sindrome da delezione 22q11 (22q11DS) sono entrambi correlati a una disfunzione del sistema dopaminergico. Diversi studi hanno dimostrato che la dopamina (DA) non solo media diverse interazioni nel sistema nervoso, ma può anche contribuire alla modulazione dell'immunità attraverso dei recettori espressi nelle cellule immunitarie (Nagakome et al., 2011; Nakano et al., 2011). È stato suggerito che l'autoimmunità nel sistema nervoso centrale svolga un ruolo fondamentale nella patogenesi di disturbi del neurosviluppo (ND) (Schwartz, 2013), ma come una alterazione del sistema immunitario possa portare all'ADHD e indurre alterazioni psichiatriche caratteristiche del 22q11DS rimane tuttora poco chiaro. L'importanza del sistema immunitario per il supporto del sistema nervoso centrale (SNC) a lungo termine è dimostrata dal suo ruolo nella formazione di nuovi neuroni, nel supporto alle normali prestazioni cognitive e nella regolazione della neurogenesi. Queste evidenze hanno rivelato i limiti della precedente teoria del SNC come organo immuno-privilegiato, indicando che le cellule immunitarie periferiche possano contribuire all'omeostasi e alla riparazione del cervello. In particolare, è stato dimostrato che il reclutamento dei macrofagi circolanti, nel parenchima cerebrale, è necessario per la salute e l'omeostasi del SNC. L'accesso delle cellule immunitarie al SNC è regolato dall'attivazione del plesso coroideo (CP), promossa da segnali pro-infiammatori provenienti sia dal parenchima cerebrale che dalle cellule T periferiche accumulate in CP (Baruch et al., 2015). Inoltre, è stato suggerito un possibile ruolo del neuropeptide adrenomedullina (ADM) in ND. Diversi studi hanno infatti riportato un ruolo di questo peptide come biomarcatore in diversi disturbi psichiatrici, come Alzheimer (Fernandez et al., 2016), autismo (Zoroglu et al., 2003), disturbo bipolare (Akpinar et al., 2013), schizofrenia (Chia-Hsing Huang et al., 2004) e ADHD (Fernandez et al., 2008). ADM è un peptide regolatorio coinvolto in meccanismi di tolleranza immunitaria che hanno luogo nel timo (Rulle et al., 2012; Castellani et al., 2016), che sembra essere modificato in ND. Sulla base di queste considerazioni, in questo studio abbiamo studiato il coinvolgimento di meccanismi immunologici e la loro dipendenza dall'ADM, sia in periferia che nel SNC di modelli murini di ADHD e 22q11DS, al fine di definire se un approccio immunomodulatorio possa essere utile nel trattamento di queste malattie.
11-gen-2018
Inglese
ADM 22q11 ADHD thymus microglia macrophages oxytocin intranasal perinatal T regulatory cells
DE MARTIN, SARA
MAESTRELLI, PIERO
Università degli studi di Padova
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
castellani_giulia_tesi.pdf

accesso aperto

Dimensione 15.68 MB
Formato Adobe PDF
15.68 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/90734
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-90734