La tesi affronta il problema della produzione delle parole nel "Cratilo" di Platone e in alcuni momenti della filosofia antica. Il primo capitolo mette in luce alcuni essenziali nodi teorici del "Cratilo", che sono comunque strettamente legati al tema della "onomaturgia". Il secondo esplora la complessa costellazione teorica che, nel dialogo, contorna le diverse figure "onomaturgiche" introdotte da Platone (nomoteta, onomaturgo, uomini). Il terzo propone un raffronto tra il modello della "onomaturgia" e quello sotteso a diverse altre figure demiurgiche (fiturgo, demiurgo cosmico etc.). Il quarto rintraccia il lascito del "nucleo positivo" del "Cratilo" negli altri dialoghi platonici, particolarmente nel "Sofista" e nel "Politico". Il quarto contestualizza il personaggio del nomoteta nella cultura letteraria del V secolo, attraverso un confronto con Eschilo e l'anonimo autore del Papiro di Derveni. Il quinto, infine, esamina alcuni momenti della ricezione dell'ipotesi platonica del nomoteta nella filosofia antica post-platonica, e particolarmente in ambito epicureo.
Artigiani di parole. Figure 'onomaturgiche' nel "Cratilo" e nella filosofia antica
DELLE DONNE, CARLO
2022
Abstract
La tesi affronta il problema della produzione delle parole nel "Cratilo" di Platone e in alcuni momenti della filosofia antica. Il primo capitolo mette in luce alcuni essenziali nodi teorici del "Cratilo", che sono comunque strettamente legati al tema della "onomaturgia". Il secondo esplora la complessa costellazione teorica che, nel dialogo, contorna le diverse figure "onomaturgiche" introdotte da Platone (nomoteta, onomaturgo, uomini). Il terzo propone un raffronto tra il modello della "onomaturgia" e quello sotteso a diverse altre figure demiurgiche (fiturgo, demiurgo cosmico etc.). Il quarto rintraccia il lascito del "nucleo positivo" del "Cratilo" negli altri dialoghi platonici, particolarmente nel "Sofista" e nel "Politico". Il quarto contestualizza il personaggio del nomoteta nella cultura letteraria del V secolo, attraverso un confronto con Eschilo e l'anonimo autore del Papiro di Derveni. Il quinto, infine, esamina alcuni momenti della ricezione dell'ipotesi platonica del nomoteta nella filosofia antica post-platonica, e particolarmente in ambito epicureo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/90991
URN:NBN:IT:UNIROMA1-90991