Da alcuni anni lo studio dei fondamenti psicologici e neurobiologici delle emozioni morali sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Al di là delle ragioni di ciò, della difficoltà ad indagare tali aspetti della mente o nella maggiore rilevanza data alle questioni etiche nelle società occidentali, è opinione condivisa che l’esperienza o l’evitamento di stati affettivi negativi connessi alla sfera morale, come la colpa e la vergogna, caratterizzano molti momenti della nostra vita. L’esperienza comune suggerisce anche che questi stati affettivi possono favorire o meno l’adattamento dell’individuo a norme morali e culturali di una società, influenzandone giudizi, decisioni e atteggiamenti. Il senso di colpa per molti autori è l’emozione maggiormente connessa alla sfera morale; il suo coinvolgimento nel dominio morale è dimostrato da precisi dati sperimentali, anche se la ricerca non ha ancora chiarito se siano le emozioni morali a condizionare il ragionamento etico, o se da esso siano influenzate. Moll, de Oliveira-Souza, e Eslinger (2003), durante la misurazione dell’attività cerebrale di soggetti che emettevano giudizi morali, hanno evidenziato che, oltre alle aree cerebrali generalmente attive nella presa di decisione, vi è un’attivazione delle aree associate a risposte emotive. Risultati simili sono stati riportati anche da Berthoz e collaboratori (2002) e da Greene e collaboratori (2001). Tuttavia, sono necessari studi più approfonditi per comprendere quale sia il legame causale tra moralità ed emozioni. La presente tesi analizza e riassume la letteratura sul senso di colpa e fornisce un contributo sperimentale con lo scopo di ampliare le conoscenze su questa emozione e sulle tecniche utilizzate per indurla sperimentalmente. La rassegna della letteratura evidenzia il contrapporsi di teorie molto diverse. Da un lato si enfatizza la distruttività che il senso di colpa ha per l’individuo, infliggendogli punizioni e dolori per i propri sbagli fino a sfociare nella psicopatologia; dall’altro lo si descrive come un’emozione “amica”, che motiva gli esseri umani verso comportamenti adattivi alle regole sociali e culturali. Recentemente sono stati proposti alcuni modelli che cercano di integrare gli opposti punti di vista. Gli esperimenti di questa tesi cercheranno di fornire supporto empirico al recente Modello delle Due Colpe. Conoscere meglio questa emozione, il modo in cui agisce sulla moralità degli esseri umani e, di conseguenza, sulla loro vita, e comprendere i processi che guidano gli esseri umani quando sono di fronte a dilemmi etici è particolarmente interessante nell’epoca attuale in cui temi delicati, come l’aborto, l’eutanasia, la riproduzione assistita e la clonazione, sono sempre più presenti nella vita di tutti noi. Tuttavia l’interesse su questo argomento ha origine principalmente dalla considerazione della rilevanza che questa emozione ha per il mantenimento del benessere psicologico degli individui. La colpa sembra avere un ruolo educativo nel processo di sviluppo morale dei bambini per il suo carattere punitivo associato alle trasgressioni. Aiuta ad apprendere alcuni concetti chiave della moralità, quali libertà, giustizia, rispetto e dignità, fondamentali per un’efficace integrazione nella comunità. L’importante funzione di motivare le persone ad aderire alle norme culturali consente alle collettività di mantenere un ordine sociale nonché salde relazioni tra i membri del proprio gruppo di appartenenza. Anche in ambito clinico l’argomento ha un notevole interesse, testimoniato dalla rilevanza che hanno le norme morali, ed in particolare il senso di colpa, in alcune patologie. Il ruolo di un esagerato senso di responsabilità, o di colpa per l’origine ed il mantenimento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è stato enfatizzato da diversi autori (Salkovskis, 1985, 1989; Rachman, 1993; Mancini & Gangemi, 2004; Mancini, D’Olimpo & Cieri, 2004). Inoltre, facendo riferimento al Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali (DSM-IV-TR; APA, 2000) è possibile riscontrare come la presenza di sentimenti di colpa “eccessivi o inappropriati” è uno dei nove criteri diagnostici riportati per l’episodio depressivo maggiore. Il senso di colpa sembra essere un fattore determinante anche in altri disturbi che successivamente, nel corso di questa rassegna, prenderemo in considerazione al fine di darne una visione più ampia e dettagliata.

Le esperienze di colpa: il ruolo dell’altruismo e del rispetto delle norme sociali

CARNI', SERENA
2011

Abstract

Da alcuni anni lo studio dei fondamenti psicologici e neurobiologici delle emozioni morali sta assumendo un ruolo sempre più rilevante. Al di là delle ragioni di ciò, della difficoltà ad indagare tali aspetti della mente o nella maggiore rilevanza data alle questioni etiche nelle società occidentali, è opinione condivisa che l’esperienza o l’evitamento di stati affettivi negativi connessi alla sfera morale, come la colpa e la vergogna, caratterizzano molti momenti della nostra vita. L’esperienza comune suggerisce anche che questi stati affettivi possono favorire o meno l’adattamento dell’individuo a norme morali e culturali di una società, influenzandone giudizi, decisioni e atteggiamenti. Il senso di colpa per molti autori è l’emozione maggiormente connessa alla sfera morale; il suo coinvolgimento nel dominio morale è dimostrato da precisi dati sperimentali, anche se la ricerca non ha ancora chiarito se siano le emozioni morali a condizionare il ragionamento etico, o se da esso siano influenzate. Moll, de Oliveira-Souza, e Eslinger (2003), durante la misurazione dell’attività cerebrale di soggetti che emettevano giudizi morali, hanno evidenziato che, oltre alle aree cerebrali generalmente attive nella presa di decisione, vi è un’attivazione delle aree associate a risposte emotive. Risultati simili sono stati riportati anche da Berthoz e collaboratori (2002) e da Greene e collaboratori (2001). Tuttavia, sono necessari studi più approfonditi per comprendere quale sia il legame causale tra moralità ed emozioni. La presente tesi analizza e riassume la letteratura sul senso di colpa e fornisce un contributo sperimentale con lo scopo di ampliare le conoscenze su questa emozione e sulle tecniche utilizzate per indurla sperimentalmente. La rassegna della letteratura evidenzia il contrapporsi di teorie molto diverse. Da un lato si enfatizza la distruttività che il senso di colpa ha per l’individuo, infliggendogli punizioni e dolori per i propri sbagli fino a sfociare nella psicopatologia; dall’altro lo si descrive come un’emozione “amica”, che motiva gli esseri umani verso comportamenti adattivi alle regole sociali e culturali. Recentemente sono stati proposti alcuni modelli che cercano di integrare gli opposti punti di vista. Gli esperimenti di questa tesi cercheranno di fornire supporto empirico al recente Modello delle Due Colpe. Conoscere meglio questa emozione, il modo in cui agisce sulla moralità degli esseri umani e, di conseguenza, sulla loro vita, e comprendere i processi che guidano gli esseri umani quando sono di fronte a dilemmi etici è particolarmente interessante nell’epoca attuale in cui temi delicati, come l’aborto, l’eutanasia, la riproduzione assistita e la clonazione, sono sempre più presenti nella vita di tutti noi. Tuttavia l’interesse su questo argomento ha origine principalmente dalla considerazione della rilevanza che questa emozione ha per il mantenimento del benessere psicologico degli individui. La colpa sembra avere un ruolo educativo nel processo di sviluppo morale dei bambini per il suo carattere punitivo associato alle trasgressioni. Aiuta ad apprendere alcuni concetti chiave della moralità, quali libertà, giustizia, rispetto e dignità, fondamentali per un’efficace integrazione nella comunità. L’importante funzione di motivare le persone ad aderire alle norme culturali consente alle collettività di mantenere un ordine sociale nonché salde relazioni tra i membri del proprio gruppo di appartenenza. Anche in ambito clinico l’argomento ha un notevole interesse, testimoniato dalla rilevanza che hanno le norme morali, ed in particolare il senso di colpa, in alcune patologie. Il ruolo di un esagerato senso di responsabilità, o di colpa per l’origine ed il mantenimento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) è stato enfatizzato da diversi autori (Salkovskis, 1985, 1989; Rachman, 1993; Mancini & Gangemi, 2004; Mancini, D’Olimpo & Cieri, 2004). Inoltre, facendo riferimento al Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi Mentali (DSM-IV-TR; APA, 2000) è possibile riscontrare come la presenza di sentimenti di colpa “eccessivi o inappropriati” è uno dei nove criteri diagnostici riportati per l’episodio depressivo maggiore. Il senso di colpa sembra essere un fattore determinante anche in altri disturbi che successivamente, nel corso di questa rassegna, prenderemo in considerazione al fine di darne una visione più ampia e dettagliata.
24-mar-2011
Italiano
moralità
COUYOUMDJIAN, Alessandro
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Serena Carnì_Tesi dottorato.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.02 MB
Formato Adobe PDF
2.02 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/91173
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-91173