E’ ampiamente riconosciuto che, nel contesto economico odierno, gli asset intangibili, quali i diritti di proprietà intellettuale, rappresentino un fattore chiave per creare e sostenere il vantaggio competitivo delle aziende. La crescente importanza dei diritti di proprietà intellettuale, in particolar modo dei brevetti, ha fatto sì che, negli anni, la gestione di queste risorse assumesse rilevanza strategica. Tuttavia, nonostante saper gestire i propri brevetti in modo appropriato sia diventato sempre più importante, molte aziende non hanno ancora sviluppato le competenze necessarie in tal senso. Comprendere come le aziende, nella pratica, possano gestire i propri brevetti in modo efficace e strategico è reso ancor più difficile dal fatto che, nonostante questo tema sia stato recentemente oggetto di un cospicuo numero di studi, molti aspetti restano ancora inesplorati. Pertanto, tale tesi, analizzando alcuni di questi aspetti in diversi contesti, mira a contribuire alla tematica della gestione dei brevetti, rispondendo ad alcune domande che ad oggi non trovano risposta nella letteratura. Questa tesi è quindi composta da sei capitoli. Nel capitolo introduttivo viene spiegata la motivazione alla base dello studio e viene fornita una panoramica dettagliata circa gli argomenti trattati nei successivi capitoli e gli obiettivi specifici che ciascuno di essi persegue. Il secondo capitolo (“The impact of formal and informal appropriability regimes on firm profitability in medium high-tech industries”) studia se le aziende possono ottenere un maggiore ritorno economico dalle proprie innovazioni proteggendole attraverso l’uso di brevetti o di altri regimi di appropriabilità informali. I risultati delle analisi condotte in questo capitolo mostrano che il numero di brevetti posseduto da un’azienda non è associato ad un miglioramento della profittabilità di quest’ultima e che le aziende che adottano principalmente regimi di appropriabilità informali raggiungono migliori performance economico-finanziarie. Da una serie di successive interviste con alcuni manager delle aziende che hanno preso parte a questo studio è emersa la mancanza di conoscenze e competenze circa una gestione attenta ed attiva dei brevetti. Infatti, i manager hanno sottolineato che spesso le decisioni relative ai brevetti vengono prese in modo poco ponderato, basandosi soltanto su percezioni soggettive. Tutto ciò, a sua volta, potrebbe portare ad una non corretta identificazione delle invenzioni per cui sarebbe opportuno richiedere la protezione brevettuale o continuare a mantenere attiva quest’ultima. Pertanto nel terzo capitolo (“Managing firms’ patents: an investigation into the literature from academic and non-academic sources”) è stata condotta un’estesa revisione della letteratura volta a comprendere quali basi gli studi preesistenti abbiano posto per definire un’appropriata gestione dei brevetti. Da questa analisi è emerso che, nonostante la letteratura fino ad ora abbia approfondito diverse questioni relative ai brevetti, mancano indicazioni su come le aziende, pur partendo dall’avere poca consapevolezza e competenze relative a tali aspetti, possano iniziare a migliorare il proprio approccio alla gestione dei brevetti. Quindi, dopo aver formulato e spiegato le domande di ricerca nel quarto capitolo (“Literature gaps, research questions and research methodology”), nel successivo (“Redesigning patent management process: an Action Research project”) viene illustrato il progetto di Action Research che è stato condotto in collaborazione con un’azienda, caratterizzata inizialmente da una scarsa competenza in materia di brevetti, ma fortemente motivata a migliorare il proprio approccio circa la gestione di questi asset. Infine, nell’ultimo capitolo, vengono tratte le conclusioni dell’intero lavoro, mettendo in evidenza le implicazioni accademiche e manageriali che possono essere tratte dalla presente tesi. Infatti, avendo approfondito i diversi aspetti finora descritti, questa tale ricerca arricchisce la letteratura accademica sul tema della gestione dei brevetti e, al contempo, contribuisce a fornire ai manager esempi pratici e suggerimenti su come sia possibile migliorare la gestionale di tali risorse.

Patent management: a theoretical and empirical investigation

SORANZO, BENEDETTA
2017

Abstract

E’ ampiamente riconosciuto che, nel contesto economico odierno, gli asset intangibili, quali i diritti di proprietà intellettuale, rappresentino un fattore chiave per creare e sostenere il vantaggio competitivo delle aziende. La crescente importanza dei diritti di proprietà intellettuale, in particolar modo dei brevetti, ha fatto sì che, negli anni, la gestione di queste risorse assumesse rilevanza strategica. Tuttavia, nonostante saper gestire i propri brevetti in modo appropriato sia diventato sempre più importante, molte aziende non hanno ancora sviluppato le competenze necessarie in tal senso. Comprendere come le aziende, nella pratica, possano gestire i propri brevetti in modo efficace e strategico è reso ancor più difficile dal fatto che, nonostante questo tema sia stato recentemente oggetto di un cospicuo numero di studi, molti aspetti restano ancora inesplorati. Pertanto, tale tesi, analizzando alcuni di questi aspetti in diversi contesti, mira a contribuire alla tematica della gestione dei brevetti, rispondendo ad alcune domande che ad oggi non trovano risposta nella letteratura. Questa tesi è quindi composta da sei capitoli. Nel capitolo introduttivo viene spiegata la motivazione alla base dello studio e viene fornita una panoramica dettagliata circa gli argomenti trattati nei successivi capitoli e gli obiettivi specifici che ciascuno di essi persegue. Il secondo capitolo (“The impact of formal and informal appropriability regimes on firm profitability in medium high-tech industries”) studia se le aziende possono ottenere un maggiore ritorno economico dalle proprie innovazioni proteggendole attraverso l’uso di brevetti o di altri regimi di appropriabilità informali. I risultati delle analisi condotte in questo capitolo mostrano che il numero di brevetti posseduto da un’azienda non è associato ad un miglioramento della profittabilità di quest’ultima e che le aziende che adottano principalmente regimi di appropriabilità informali raggiungono migliori performance economico-finanziarie. Da una serie di successive interviste con alcuni manager delle aziende che hanno preso parte a questo studio è emersa la mancanza di conoscenze e competenze circa una gestione attenta ed attiva dei brevetti. Infatti, i manager hanno sottolineato che spesso le decisioni relative ai brevetti vengono prese in modo poco ponderato, basandosi soltanto su percezioni soggettive. Tutto ciò, a sua volta, potrebbe portare ad una non corretta identificazione delle invenzioni per cui sarebbe opportuno richiedere la protezione brevettuale o continuare a mantenere attiva quest’ultima. Pertanto nel terzo capitolo (“Managing firms’ patents: an investigation into the literature from academic and non-academic sources”) è stata condotta un’estesa revisione della letteratura volta a comprendere quali basi gli studi preesistenti abbiano posto per definire un’appropriata gestione dei brevetti. Da questa analisi è emerso che, nonostante la letteratura fino ad ora abbia approfondito diverse questioni relative ai brevetti, mancano indicazioni su come le aziende, pur partendo dall’avere poca consapevolezza e competenze relative a tali aspetti, possano iniziare a migliorare il proprio approccio alla gestione dei brevetti. Quindi, dopo aver formulato e spiegato le domande di ricerca nel quarto capitolo (“Literature gaps, research questions and research methodology”), nel successivo (“Redesigning patent management process: an Action Research project”) viene illustrato il progetto di Action Research che è stato condotto in collaborazione con un’azienda, caratterizzata inizialmente da una scarsa competenza in materia di brevetti, ma fortemente motivata a migliorare il proprio approccio circa la gestione di questi asset. Infine, nell’ultimo capitolo, vengono tratte le conclusioni dell’intero lavoro, mettendo in evidenza le implicazioni accademiche e manageriali che possono essere tratte dalla presente tesi. Infatti, avendo approfondito i diversi aspetti finora descritti, questa tale ricerca arricchisce la letteratura accademica sul tema della gestione dei brevetti e, al contempo, contribuisce a fornire ai manager esempi pratici e suggerimenti su come sia possibile migliorare la gestionale di tali risorse.
30-gen-2017
Inglese
Patent management; Intellectual Property Management; Action Research
NOSELLA, ANNA
FORZA, CIPRIANO
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/91437
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-91437