La ricostruzione di modalità e tempistiche associate alle variazioni del livello marino tardo-Quaternarie e alla loro influenza sull'evoluzione paleoambientale è necessaria al fine di modellare il futuro innalzamento del livello marino e per l'elaborazione di piani di gestione degli ambienti costieri. Questo tipo di ricostruzione è però spesso ostacolato dalla scarsità di adeguati indicatori. Il presente lavoro è focalizzato sull'analisi paleoambientale e sullo studio di possibili nuovi indicatori per lo studio della fase di trasgressione marina che ha avuto luogo a partire dalla fine dell'ultimo massimo glaciale (LGM). In particolare, questa ricerca prende in considerazione alcune morfologie erosive, quali canali tidali e valli incise. Queste forme spesso costituiscono un eccezionale archivio morfologico e stratigrafico per la ricostruzione del passato e dei periodi caratterizzati da un elevato tasso di risalita del livello marino, per i quali gli indicatori paleoambietali disponibili sono solitamente scarsi in seguito alla mancata formazione/limitata preservazione o a causa della bassa risoluzione disponibile. Le aree scelte per questo lavoro sono la piattaforma nord adriatica e la contigua pianura veneto-friulana. Questa scelta è stata dettata in particolare dalla fisiografia e dal basso gradiente topografico presenti in questa zona. L'analisi di profili sismici ad alta risoluzione acquisiti sulla piattaforma continentale nord adriatica ha consentito di individuare per la prima volta la presenza di quasi 100 bocche tidali fossili. Alcune di queste sono state studiate in dettaglio per ottenere informazioni sull'evoluzione e la distribuzione degli ambienti lagunari trasgressivi sviluppatisi nell'area all'inizio dell'Olocene. Lo studio dei depositi di riempimento di una valle incisa individuata nel sottosuolo della moderna pianura veneto-friulana ha permesso la ricostruzione dell'evoluzione dell'area a partire dal Tardiglaciale. È stato inoltre possibile riconoscere e datare la transizione da un ambiente fluviale ad uno lagunare nel corso dell'Olocene iniziale. Questo lavoro ha permesso di tracciare alcune considerazioni sui possibili sviluppi e potenzialità offerte dall'uso di questo tipo di indicatori per la ricostruzione delle fasi di trasgressione marina.

Late-Quaternary incised valleys and tidal inlets of the northern Adriatic shelf and related alluvial plains

RONCHI, LIVIO
2018

Abstract

La ricostruzione di modalità e tempistiche associate alle variazioni del livello marino tardo-Quaternarie e alla loro influenza sull'evoluzione paleoambientale è necessaria al fine di modellare il futuro innalzamento del livello marino e per l'elaborazione di piani di gestione degli ambienti costieri. Questo tipo di ricostruzione è però spesso ostacolato dalla scarsità di adeguati indicatori. Il presente lavoro è focalizzato sull'analisi paleoambientale e sullo studio di possibili nuovi indicatori per lo studio della fase di trasgressione marina che ha avuto luogo a partire dalla fine dell'ultimo massimo glaciale (LGM). In particolare, questa ricerca prende in considerazione alcune morfologie erosive, quali canali tidali e valli incise. Queste forme spesso costituiscono un eccezionale archivio morfologico e stratigrafico per la ricostruzione del passato e dei periodi caratterizzati da un elevato tasso di risalita del livello marino, per i quali gli indicatori paleoambietali disponibili sono solitamente scarsi in seguito alla mancata formazione/limitata preservazione o a causa della bassa risoluzione disponibile. Le aree scelte per questo lavoro sono la piattaforma nord adriatica e la contigua pianura veneto-friulana. Questa scelta è stata dettata in particolare dalla fisiografia e dal basso gradiente topografico presenti in questa zona. L'analisi di profili sismici ad alta risoluzione acquisiti sulla piattaforma continentale nord adriatica ha consentito di individuare per la prima volta la presenza di quasi 100 bocche tidali fossili. Alcune di queste sono state studiate in dettaglio per ottenere informazioni sull'evoluzione e la distribuzione degli ambienti lagunari trasgressivi sviluppatisi nell'area all'inizio dell'Olocene. Lo studio dei depositi di riempimento di una valle incisa individuata nel sottosuolo della moderna pianura veneto-friulana ha permesso la ricostruzione dell'evoluzione dell'area a partire dal Tardiglaciale. È stato inoltre possibile riconoscere e datare la transizione da un ambiente fluviale ad uno lagunare nel corso dell'Olocene iniziale. Questo lavoro ha permesso di tracciare alcune considerazioni sui possibili sviluppi e potenzialità offerte dall'uso di questo tipo di indicatori per la ricostruzione delle fasi di trasgressione marina.
28-nov-2018
Inglese
RSL rise, post-LGM, Adriatic Sea, Venetian-Friulian Plain, Incised valleys, Tidal inlets
FONTANA, ALESSANDRO
AGNINI, CLAUDIA
Università degli studi di Padova
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-91816