L’esame tomografico computerizzato è comunemente usato per indagare le neoplasie a carico della regione della testa ed è parte integrante del percorso diagnostico dei pazienti oncologici, per la diagnosi, la stadiazione ed il planning terapeutico. Le patologie nasali sia neoplastiche che non neoplastiche, le neoplasie a carico del cavo orale, patologie cerebrali, i tumori tiroide e dei glomi carotidei sono state largamente studiate. Tuttavia poco o nulla è stato descritto in merito alle patologie che interessano la regione faringea. In questa tesi sono stati raccolti i casi di cani con neoplasie del cavo faringeo, raccolte dal database di tre cliniche veterinarie di referenza per la diagnostica per immagini. Lo scopo di questo studio retrospettivo multicentrico è quello di analizzare le caratteristiche imaging di 25 cani che presentano neoplasie faringee per identificare le possibile caratteristiche che potrebbero differenziare i diversi tipi di tumore. Inoltre questo studio si propone di descrivere e analizzare la distribuzione e le caratteristiche imaging delle alterazioni patologiche dei linfonodi regionali (linfonodi mandibolari e retrofaringei mediali) allo scopo di individuare caratteristiche peculiari che potrebbero indicare una possibile disseminazione metastatica e quindi permettere una migliore stadiazione dei pazienti. Nel Capitolo 1 viene descritta la normale anatomia macroscopica della faringe, la relativa suddivisione nei tratti naso-, oro- e laringofaringei; il sistema linfatico e le caratteristiche tomografiche ed i punti di repere delle diverse strutture. Le principali strutture anatomiche sono state individuate Vengono riportate una sequenza d’immagini tomografiche in cui sono indicate le principali strutture anatomiche più importanti che delimitano la cavità. Nel Capitolo 2 sono state riportate le più comuni neoplasie faringee del cane. In ordine discendete troviamo il melanoma, il carcinoma squamoso cellulare ed il fibrosarcoma. Il comportamento biologico, alcuni aspetti clinici ed epidemiologici di questi tumori sono simili a quelli riportati in medicina umana. Queste caratteristiche assieme alla relativa brevità della vita del cane ed al fatto che questa specie condivide strettamente lo stesso ambiente dell’uomo, ne fanno un eccellente modello animale per gli studi di epidemiologia comparata. Nel Capitolo 3 viene riportato il sistema TNM (Tumour-Nodal-Metastasis) approvato dalla World Health Organization per la stadiazione delle patologie neoplastiche nel cane. Inoltre sono stati riesaminati i criteri imaging utilizzati in medicina umana ed in medicina veterinaria per la valutazione delle alterazioni a carico dei linfonodi. Nel Capitolo 4 comprende la sezione dei Materiali e Metodi riguardanti i criteri di inclusione dei casi individuati, i protocolli di acquisizione delle immagini, le caratteristiche tomografiche considerate e i relativi criteri di analisi e le procedure di analisi statistica. Le caratteristiche imaging sono state suddivise in caratteristiche qualitative e quantitative. Le caratteristiche qualitative comprendono la localizzazione delle lesioni, la forma, i margini, i rapporti con le strutture circostanti e le strutture vascolari, le caratteristiche di attenuazione, il pattern ed il grado di enhancement, variazioni di dimensione, forma ed enhancement delle strutture linfonodali e la presenza di potenziali lesioni metastatiche a distanza. Le caratteristiche quantitative comprendono le misurazioni delle dimensioni e del volume delle lesioni e la loro attenuazione pre e postcontrasto espressa in Unità Hounsfield (HU). È stato testato l’effetto della diagnosi finale su ogni singola caratteristica analizzata. Nel Capitolo 5 vengono descritte la popolazione dei soggetti che rientravano nei criteri di inclusione, i risultati dell’analisi imaging e dell’analisi statistica. La casistica include: 15 carcinomi, 5 sarcomi, 4 melanomi e 1 linfoma. L’orofaringe e la laringofaringe sono state le regioni più coinvolte. Lesioni dei diversi gruppi presentavano dimensioni simili, forma irregolare, margini mal definiti, con enhancement eterogeneo che variava dal moderato al marcato. La lisi dell’oso ioide è stata riscontrata in due carcinomi, mentre l’infiltrazione dell’arteria linguale è stata riportata in un solo caso. In 11/14 carcinomi, in tutti i sarcomi e in 2/4 melanomi è stata riscontrata una marcata linfadenomegalia retrofaringea mediale. Il singolo caso di linfoma si presentava come un irregolare e mal definito ispessimento della parete orofaringea e laringofaringea, associata a linfadenomegalia mandibolare e retrofaringea mediale bilaterale. Metastasi polmonari sono state individuate in 2/5 sarcomi e 2/4 melanomi. Nel Capitolo 6 vengono discussi e commentati i risultati dello studio. I risultati indicano che l’esame TC è preciso ed ha una buona sensibilità nell’individuare e determinarne l’estensione delle lesioni, indicare il coinvolgimento dei linfonodi regionali e la disseminazione metastatica regionale e a distanza. Ciononostante l’esame TC non si è rivelato essere altrettanto specifico poiché le lesioni presentano caratteristiche simili, pertanto l’esame istologico o citologico è sempre necessario per ottenere una diagnosi certa. Tuttavia l’esame tomografico è fondamentale per la valutazione di metastasi linfonodali, in particolare in quei linfonodi che non sono raggiungibili durante l’esame clinico. Inoltre, i linfonodi retrofaringei mediali sono stati più frequentemente e gravemente coinvolti rispetto ai linfonodi mandibolari e per questo dovrebbero essere inclusi nella stadiazione di neoplasie faringee.
COMPUTED TOMOGRAPHIC EVALUATION OF CANINE PHARYNGEAL NEOPLASIA
CAROZZI, GREGORIO
2016
Abstract
L’esame tomografico computerizzato è comunemente usato per indagare le neoplasie a carico della regione della testa ed è parte integrante del percorso diagnostico dei pazienti oncologici, per la diagnosi, la stadiazione ed il planning terapeutico. Le patologie nasali sia neoplastiche che non neoplastiche, le neoplasie a carico del cavo orale, patologie cerebrali, i tumori tiroide e dei glomi carotidei sono state largamente studiate. Tuttavia poco o nulla è stato descritto in merito alle patologie che interessano la regione faringea. In questa tesi sono stati raccolti i casi di cani con neoplasie del cavo faringeo, raccolte dal database di tre cliniche veterinarie di referenza per la diagnostica per immagini. Lo scopo di questo studio retrospettivo multicentrico è quello di analizzare le caratteristiche imaging di 25 cani che presentano neoplasie faringee per identificare le possibile caratteristiche che potrebbero differenziare i diversi tipi di tumore. Inoltre questo studio si propone di descrivere e analizzare la distribuzione e le caratteristiche imaging delle alterazioni patologiche dei linfonodi regionali (linfonodi mandibolari e retrofaringei mediali) allo scopo di individuare caratteristiche peculiari che potrebbero indicare una possibile disseminazione metastatica e quindi permettere una migliore stadiazione dei pazienti. Nel Capitolo 1 viene descritta la normale anatomia macroscopica della faringe, la relativa suddivisione nei tratti naso-, oro- e laringofaringei; il sistema linfatico e le caratteristiche tomografiche ed i punti di repere delle diverse strutture. Le principali strutture anatomiche sono state individuate Vengono riportate una sequenza d’immagini tomografiche in cui sono indicate le principali strutture anatomiche più importanti che delimitano la cavità. Nel Capitolo 2 sono state riportate le più comuni neoplasie faringee del cane. In ordine discendete troviamo il melanoma, il carcinoma squamoso cellulare ed il fibrosarcoma. Il comportamento biologico, alcuni aspetti clinici ed epidemiologici di questi tumori sono simili a quelli riportati in medicina umana. Queste caratteristiche assieme alla relativa brevità della vita del cane ed al fatto che questa specie condivide strettamente lo stesso ambiente dell’uomo, ne fanno un eccellente modello animale per gli studi di epidemiologia comparata. Nel Capitolo 3 viene riportato il sistema TNM (Tumour-Nodal-Metastasis) approvato dalla World Health Organization per la stadiazione delle patologie neoplastiche nel cane. Inoltre sono stati riesaminati i criteri imaging utilizzati in medicina umana ed in medicina veterinaria per la valutazione delle alterazioni a carico dei linfonodi. Nel Capitolo 4 comprende la sezione dei Materiali e Metodi riguardanti i criteri di inclusione dei casi individuati, i protocolli di acquisizione delle immagini, le caratteristiche tomografiche considerate e i relativi criteri di analisi e le procedure di analisi statistica. Le caratteristiche imaging sono state suddivise in caratteristiche qualitative e quantitative. Le caratteristiche qualitative comprendono la localizzazione delle lesioni, la forma, i margini, i rapporti con le strutture circostanti e le strutture vascolari, le caratteristiche di attenuazione, il pattern ed il grado di enhancement, variazioni di dimensione, forma ed enhancement delle strutture linfonodali e la presenza di potenziali lesioni metastatiche a distanza. Le caratteristiche quantitative comprendono le misurazioni delle dimensioni e del volume delle lesioni e la loro attenuazione pre e postcontrasto espressa in Unità Hounsfield (HU). È stato testato l’effetto della diagnosi finale su ogni singola caratteristica analizzata. Nel Capitolo 5 vengono descritte la popolazione dei soggetti che rientravano nei criteri di inclusione, i risultati dell’analisi imaging e dell’analisi statistica. La casistica include: 15 carcinomi, 5 sarcomi, 4 melanomi e 1 linfoma. L’orofaringe e la laringofaringe sono state le regioni più coinvolte. Lesioni dei diversi gruppi presentavano dimensioni simili, forma irregolare, margini mal definiti, con enhancement eterogeneo che variava dal moderato al marcato. La lisi dell’oso ioide è stata riscontrata in due carcinomi, mentre l’infiltrazione dell’arteria linguale è stata riportata in un solo caso. In 11/14 carcinomi, in tutti i sarcomi e in 2/4 melanomi è stata riscontrata una marcata linfadenomegalia retrofaringea mediale. Il singolo caso di linfoma si presentava come un irregolare e mal definito ispessimento della parete orofaringea e laringofaringea, associata a linfadenomegalia mandibolare e retrofaringea mediale bilaterale. Metastasi polmonari sono state individuate in 2/5 sarcomi e 2/4 melanomi. Nel Capitolo 6 vengono discussi e commentati i risultati dello studio. I risultati indicano che l’esame TC è preciso ed ha una buona sensibilità nell’individuare e determinarne l’estensione delle lesioni, indicare il coinvolgimento dei linfonodi regionali e la disseminazione metastatica regionale e a distanza. Ciononostante l’esame TC non si è rivelato essere altrettanto specifico poiché le lesioni presentano caratteristiche simili, pertanto l’esame istologico o citologico è sempre necessario per ottenere una diagnosi certa. Tuttavia l’esame tomografico è fondamentale per la valutazione di metastasi linfonodali, in particolare in quei linfonodi che non sono raggiungibili durante l’esame clinico. Inoltre, i linfonodi retrofaringei mediali sono stati più frequentemente e gravemente coinvolti rispetto ai linfonodi mandibolari e per questo dovrebbero essere inclusi nella stadiazione di neoplasie faringee.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/92068
URN:NBN:IT:UNIPD-92068