Lo sforzo ascetico descritto da Isacco di Ninive può essere facilmente letto come un percorso gnoseologico che raggiunge la sua massima forma in ciò che egli chiama la percezione delle realtà divine o della visione spirituale.Per construire questo processo il vescovo di Ninive fa una interessante sintesi tra Evagrio, Teodoro di Mopsuestia e Giovanni il Solitario. La tesi si propone di fare una lettura contestuale della dottrina gnoseologica di Isacco nella sua doppia dimensione - mondana e spirituale - e di identificare il rapporto tra le due, in riferimento ai fonti che usa, prestando attenzione alla fraseologia e alla struttura che impiega, con rispetto al pensiero contemporaneo della sua communità cristiana siro-orientale. L’analisi diventa più interessante se si colloca all'interno del cristologia siro-orientale del 7-8 secolo e i vari dibattiti tra una teologia accademica, da un lato, e una teologia esperienziale, dall’altro lato, entrambe le parti rappresentate occasionalmente da i teologi, dall’alto clero e dei monaci. La questione importante da affrontare si riferisce al luogo che l’epistemologia spirituale di Isacco, e di conseguenza, la sua cristologia, occupa nel paesaggio teologica della Chiesa siro-orientale contemporanea, in particolare, e la Chiesa sira, in generale.

The Doctrine of Knowledge in Isaac of Niniveh and the East Syriac Theology of the 7-8th Century

VESA, VALENTIN-COSMIN
2015

Abstract

Lo sforzo ascetico descritto da Isacco di Ninive può essere facilmente letto come un percorso gnoseologico che raggiunge la sua massima forma in ciò che egli chiama la percezione delle realtà divine o della visione spirituale.Per construire questo processo il vescovo di Ninive fa una interessante sintesi tra Evagrio, Teodoro di Mopsuestia e Giovanni il Solitario. La tesi si propone di fare una lettura contestuale della dottrina gnoseologica di Isacco nella sua doppia dimensione - mondana e spirituale - e di identificare il rapporto tra le due, in riferimento ai fonti che usa, prestando attenzione alla fraseologia e alla struttura che impiega, con rispetto al pensiero contemporaneo della sua communità cristiana siro-orientale. L’analisi diventa più interessante se si colloca all'interno del cristologia siro-orientale del 7-8 secolo e i vari dibattiti tra una teologia accademica, da un lato, e una teologia esperienziale, dall’altro lato, entrambe le parti rappresentate occasionalmente da i teologi, dall’alto clero e dei monaci. La questione importante da affrontare si riferisce al luogo che l’epistemologia spirituale di Isacco, e di conseguenza, la sua cristologia, occupa nel paesaggio teologica della Chiesa siro-orientale contemporanea, in particolare, e la Chiesa sira, in generale.
18-set-2015
Inglese
Isaac of Niniveh, divine knowledge, dyophysite Christology, East Syriac Church, Pneumatology
BETTIOLO, PAOLO
PANCIERA, VALTER
Università degli studi di Padova
241
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-93240