Lo studio si propone come un primo contributo per la validazione italiana del test di Otto Kernberg e John Clarkin Inventory of Personality Organization (IPO). Lo strumento è un questionario self report che misura l’organizzazione strutturale di personalità secondo il modello di Otto Kernberg. Attraverso i tre criteri psichici, Diffusione dell’Identità, Difese Primitive ed Esame di Realtà, mira a distinguere l’ organizzazione strutturale tra nevrotica, borderline e psicotica. In virtù dei cambiamenti scientifici che hanno visto ampliare e maturare nuove prospettive per la valutazione della personalità patologica e fornire dei modelli diagnostici clinicamente utili ma allo stesso tempo scientificamente fondati, l’IPO può essere uno strumento interessante poiché è di facile e agevole somministrazione ma allo stesso tempo fornisce degli indicatori psicodinamici utili per il lavoro di assessment. I due studi empirici presentati nel lavoro mostrano la procedura di adattamento e una proposta applicativa della sua prima versione italiana. Il primo studio, sulle caratteristiche psicometriche dell’IPO, mette in evidenza i risultati dell’analisi fattoriale esplorativa, condotta su 476 soggetti della popolazione non clinica italiana, che vede una struttura latente dello strumento differente da quella originaria. I tre fattori estratti, Rappresentazione di Sé, Rappresentazione dell’Oggetto e Distorsione della Realtà, sono stati sottoposti a verifiche di validità e attendibilità. E’ emerso che il test, in entrambe le versioni, presenta una buona validità convergente e discriminante, una coerenza interna e una stabilità significative, delle buone caratteristiche operative di accuratezza, specificità e sensibilità e la capacità di discriminare un gruppo di 78 soggetti con diagnosi psicopatologica da 78 soggetti che non hanno mai richiesto o avuto una valutazione psicologica. Il secondo è uno studio pilota su un gruppo di 23 soggetti tratti dalla popolazione clinica, afferente ai servizi di salute mentale, italiana. Vengono riportati i risultati di una batteria multi strumentale per l’assessment applicata a pazienti che avevano già avuto una diagnosi clinica in ICD IX come di routine nel servizio. Questa batteria fornisce dati sullo stato sintomatico, sulle difese e sui tratti della personalità attraverso procedure self report e report form. L’IPO è stato introdotto come misura strutturale del funzionamento dei soggetti e, anche in questo caso, ha mostrato delle buone correlazioni con gli altri strumenti e un’ adeguata capacità di discriminare gruppi diagnostici differenti.
La valutazione psicodinamica della personalità: verso la standardizzazione italiana dell'Inventory of Personality Organization di O. Kernberg
CRISAFULLI, VALERIA
2012
Abstract
Lo studio si propone come un primo contributo per la validazione italiana del test di Otto Kernberg e John Clarkin Inventory of Personality Organization (IPO). Lo strumento è un questionario self report che misura l’organizzazione strutturale di personalità secondo il modello di Otto Kernberg. Attraverso i tre criteri psichici, Diffusione dell’Identità, Difese Primitive ed Esame di Realtà, mira a distinguere l’ organizzazione strutturale tra nevrotica, borderline e psicotica. In virtù dei cambiamenti scientifici che hanno visto ampliare e maturare nuove prospettive per la valutazione della personalità patologica e fornire dei modelli diagnostici clinicamente utili ma allo stesso tempo scientificamente fondati, l’IPO può essere uno strumento interessante poiché è di facile e agevole somministrazione ma allo stesso tempo fornisce degli indicatori psicodinamici utili per il lavoro di assessment. I due studi empirici presentati nel lavoro mostrano la procedura di adattamento e una proposta applicativa della sua prima versione italiana. Il primo studio, sulle caratteristiche psicometriche dell’IPO, mette in evidenza i risultati dell’analisi fattoriale esplorativa, condotta su 476 soggetti della popolazione non clinica italiana, che vede una struttura latente dello strumento differente da quella originaria. I tre fattori estratti, Rappresentazione di Sé, Rappresentazione dell’Oggetto e Distorsione della Realtà, sono stati sottoposti a verifiche di validità e attendibilità. E’ emerso che il test, in entrambe le versioni, presenta una buona validità convergente e discriminante, una coerenza interna e una stabilità significative, delle buone caratteristiche operative di accuratezza, specificità e sensibilità e la capacità di discriminare un gruppo di 78 soggetti con diagnosi psicopatologica da 78 soggetti che non hanno mai richiesto o avuto una valutazione psicologica. Il secondo è uno studio pilota su un gruppo di 23 soggetti tratti dalla popolazione clinica, afferente ai servizi di salute mentale, italiana. Vengono riportati i risultati di una batteria multi strumentale per l’assessment applicata a pazienti che avevano già avuto una diagnosi clinica in ICD IX come di routine nel servizio. Questa batteria fornisce dati sullo stato sintomatico, sulle difese e sui tratti della personalità attraverso procedure self report e report form. L’IPO è stato introdotto come misura strutturale del funzionamento dei soggetti e, anche in questo caso, ha mostrato delle buone correlazioni con gli altri strumenti e un’ adeguata capacità di discriminare gruppi diagnostici differenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/93422
URN:NBN:IT:UNIROMA1-93422