The research project, was born from hypotheses gradually defined during more than twenty years of operational experience within the social cooperative Il Raggio Verde which, with the University of Padua, had the opportunity to place them in the dimension of structured scientific research of the PhD. With the increase of management expertise and the replication of operational models considered most effective and efficient, the need was felt to verify their validity and transferability elements, putting them in dialogue with the scientific community. In particular, in the daily confrontation with organizations and administrations, operators, users and different kinds of stakeholders, it was found that in the specific field of "social innovation spaces" there was a space for reflection and in-depth research. The various experiences that in the last ten years have gradually been initiated and consolidated on a national level have placed at the center of interest an active role of the physical context in which educational, animative and social development paths mature. Wanting to go beyond the exotic taste for the new and unusual, it seemed appropriate to enter into the merits of the pedagogical thought that precedes the institution and accompanies the activities, in order to identify the constituent elements with particular attention to the role of the social worker. In this perspective, the question is whether the organization of the space in which social action takes place is decisive in the pursuit of objectives, whether operators are aware of the potential of spaces and, finally, whether they are able to use them intentionally as pedagogical devices. Spaces of social innovation were identified as the preferred field of investigation, on the assumption that, due to the need to define their mission, they pay specific attention to the questions posed. Once the distinctive elements have been focused on, it is believed that these, by extension, can be considered desirable in contexts with similar objectives, but in which the decisiveness of the space is placed in the background, or even absent, in the idea that every action in a situation must be proposed with a suitable capacity for reading and building the context in which it is carried out.

Il progetto di ricerca, nasce da ipotesi via via definitesi nel corso di oltre vent’anni di esperienza operativa in seno alla cooperativa sociale Il Raggio Verde che, grazie all’Università di Padova, ha avuto l’opportunità di collocare nella dimensione di ricerca scientifica strutturata del dottorato di ricerca industriale. All’aumento di una competenza di gestione e al replicarsi dei modelli operativi ritenuti più efficaci ed efficienti, si è avvertita l’esigenza di verificarne validità ed elementi di trasferibilità, ponendoli in dialogo con la comunità scientifica. In particolare, nel quotidiano confronto con enti e amministrazioni, operatori, utenti e stakeholder di diversa natura, si è rilevato esservi nello specifico ambito degli “spazi di innovazione sociale” uno spazio di riflessione e approfondimento per la ricerca. Le diverse esperienze che negli ultimi dieci anni si sono via via avviate e consolidate in ambito nazionale hanno riposto al centro dell’interesse un ruolo attivo del contesto fisico in cui i percorsi educativi, animativi e di sviluppo sociale si maturano. Volendo andare oltre il gusto esotico per il nuovo e l’inconsueto, ci è parso opportuno entrare nel merito del pensiero pedagogico che ne precede l’istituzione e accompagna le attività, al fine di individuarne gli elementi costitutivi con una particolare attenzione al ruolo dell’operatore sociale. In questa prospettiva, ci si chiede se l’organizzazione dello spazio in cui ha luogo l’agire sociale sia decisiva nel perseguimento degli obiettivi, se gli operatori siano consapevoli del potenziale degli spazi e, infine, se siano in grado di utilizzarli intenzionalmente come dispositivi pedagogici. Si è identificato negli spazi di innovazione sociale l’ambito di indagine privilegiato, nell’ipotesi che in essi vi fossero per necessità di definizione della propria mission delle attenzioni specifiche alle domande poste. Una volta focalizzati gli elementi distintivi, si ritiene che questi, per estensione, possano considerarsi desiderabili in contesti con obiettivi analoghi, ma nei quali la decisività dello spazio è posta sullo sfondo, o addirittura assente, nell’idea che ogni azione in situazione debba essere proposta con una idonea capacità di lettura e costruzione del contesto in cui si compie.

Fare spazio. Abitare l’innovazione per dare luogo al possibile.

DE STEFANI, STEFANO
2022

Abstract

The research project, was born from hypotheses gradually defined during more than twenty years of operational experience within the social cooperative Il Raggio Verde which, with the University of Padua, had the opportunity to place them in the dimension of structured scientific research of the PhD. With the increase of management expertise and the replication of operational models considered most effective and efficient, the need was felt to verify their validity and transferability elements, putting them in dialogue with the scientific community. In particular, in the daily confrontation with organizations and administrations, operators, users and different kinds of stakeholders, it was found that in the specific field of "social innovation spaces" there was a space for reflection and in-depth research. The various experiences that in the last ten years have gradually been initiated and consolidated on a national level have placed at the center of interest an active role of the physical context in which educational, animative and social development paths mature. Wanting to go beyond the exotic taste for the new and unusual, it seemed appropriate to enter into the merits of the pedagogical thought that precedes the institution and accompanies the activities, in order to identify the constituent elements with particular attention to the role of the social worker. In this perspective, the question is whether the organization of the space in which social action takes place is decisive in the pursuit of objectives, whether operators are aware of the potential of spaces and, finally, whether they are able to use them intentionally as pedagogical devices. Spaces of social innovation were identified as the preferred field of investigation, on the assumption that, due to the need to define their mission, they pay specific attention to the questions posed. Once the distinctive elements have been focused on, it is believed that these, by extension, can be considered desirable in contexts with similar objectives, but in which the decisiveness of the space is placed in the background, or even absent, in the idea that every action in a situation must be proposed with a suitable capacity for reading and building the context in which it is carried out.
26-lug-2022
Italiano
Il progetto di ricerca, nasce da ipotesi via via definitesi nel corso di oltre vent’anni di esperienza operativa in seno alla cooperativa sociale Il Raggio Verde che, grazie all’Università di Padova, ha avuto l’opportunità di collocare nella dimensione di ricerca scientifica strutturata del dottorato di ricerca industriale. All’aumento di una competenza di gestione e al replicarsi dei modelli operativi ritenuti più efficaci ed efficienti, si è avvertita l’esigenza di verificarne validità ed elementi di trasferibilità, ponendoli in dialogo con la comunità scientifica. In particolare, nel quotidiano confronto con enti e amministrazioni, operatori, utenti e stakeholder di diversa natura, si è rilevato esservi nello specifico ambito degli “spazi di innovazione sociale” uno spazio di riflessione e approfondimento per la ricerca. Le diverse esperienze che negli ultimi dieci anni si sono via via avviate e consolidate in ambito nazionale hanno riposto al centro dell’interesse un ruolo attivo del contesto fisico in cui i percorsi educativi, animativi e di sviluppo sociale si maturano. Volendo andare oltre il gusto esotico per il nuovo e l’inconsueto, ci è parso opportuno entrare nel merito del pensiero pedagogico che ne precede l’istituzione e accompagna le attività, al fine di individuarne gli elementi costitutivi con una particolare attenzione al ruolo dell’operatore sociale. In questa prospettiva, ci si chiede se l’organizzazione dello spazio in cui ha luogo l’agire sociale sia decisiva nel perseguimento degli obiettivi, se gli operatori siano consapevoli del potenziale degli spazi e, infine, se siano in grado di utilizzarli intenzionalmente come dispositivi pedagogici. Si è identificato negli spazi di innovazione sociale l’ambito di indagine privilegiato, nell’ipotesi che in essi vi fossero per necessità di definizione della propria mission delle attenzioni specifiche alle domande poste. Una volta focalizzati gli elementi distintivi, si ritiene che questi, per estensione, possano considerarsi desiderabili in contesti con obiettivi analoghi, ma nei quali la decisività dello spazio è posta sullo sfondo, o addirittura assente, nell’idea che ogni azione in situazione debba essere proposta con una idonea capacità di lettura e costruzione del contesto in cui si compie.
DE ROSSI, MARINA
Università degli studi di Padova
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/93725
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPD-93725