Tema di questa ricerca è lo studio delle modalità di illuminazione artificiale e naturale dello spazio sacro in alcuni contesti di architettura religiosa di V e VI secolo. I contesti architettonici prescelti per questo studio sono la Basilica dell'Acheiropoietos di Salonicco e la Basilica dei Santi Sergio e Bacco, di Costantinopoli, dei quali sono stati realizzati dei modelli tridimensionali con il supporto della grafica computerizzata. Oltre allo studio dei due edifici e delle loro fasi edilizie (nonché delle loro compagini architettoniche e degli apparati di arredo liturgico), si è inteso cercare di ricostruire gli schemi di illuminazione artificiale al loro interno. A tal fine è stato condotto un lavoro preliminare di studio ad ampio raggio su questa classe di manufatti provenienti da scavi di edifici di culto di età tardo antica e protobizantina, con una particolare attenzione a quei siti che hanno restituito informazioni puntuali sul posizionamento dei lumi. Oltre a ciò sono stati considerati anche manufatti fuori contesto, contenuti in collezioni museali o private, nonchè le rappresentazioni iconografiche di questi oggetti nelle fonti documentali (anche più tarde). Un particolare approfondimento è stato dedicato alle fonti scritte che trattano, anche in maniera incidentale, di questi manufatti, soprattutto in relazione ad uno dei due casi scelti, ossia la Basilica dei Santi Sergio e Bacco. Sono stati quindi proposti schemi di distribuzione dei lumi fissi e, in parte, anche mobili per ricostruire l'assetto luminoso delle basiliche durante le celebrazioni liturgiche diurne festive. La seconda parte dello studio, invece, è consistita nel realizzare delle simulazioni virtuali, ottenute con l'ausilio della computer grafica, dell'illuminazione naturale di questi edifici in antico. Grazie ad un particolare applicativo, infatti, è stato possibile impostare la fonte luminosa naturale (sun) nel mondo virtuale calcolandone la posizione in un dato momento/giorno/anno georiferendo i modelli tridimensionali.

Illuminazione nell’architettura antica: ipotesi ricostruttive delle modalità di comunicazione visuale in alcuni contesti di edilizia religiosa tra V e VI secolo d.C.

FRASCA, FRANCESCA
2018

Abstract

Tema di questa ricerca è lo studio delle modalità di illuminazione artificiale e naturale dello spazio sacro in alcuni contesti di architettura religiosa di V e VI secolo. I contesti architettonici prescelti per questo studio sono la Basilica dell'Acheiropoietos di Salonicco e la Basilica dei Santi Sergio e Bacco, di Costantinopoli, dei quali sono stati realizzati dei modelli tridimensionali con il supporto della grafica computerizzata. Oltre allo studio dei due edifici e delle loro fasi edilizie (nonché delle loro compagini architettoniche e degli apparati di arredo liturgico), si è inteso cercare di ricostruire gli schemi di illuminazione artificiale al loro interno. A tal fine è stato condotto un lavoro preliminare di studio ad ampio raggio su questa classe di manufatti provenienti da scavi di edifici di culto di età tardo antica e protobizantina, con una particolare attenzione a quei siti che hanno restituito informazioni puntuali sul posizionamento dei lumi. Oltre a ciò sono stati considerati anche manufatti fuori contesto, contenuti in collezioni museali o private, nonchè le rappresentazioni iconografiche di questi oggetti nelle fonti documentali (anche più tarde). Un particolare approfondimento è stato dedicato alle fonti scritte che trattano, anche in maniera incidentale, di questi manufatti, soprattutto in relazione ad uno dei due casi scelti, ossia la Basilica dei Santi Sergio e Bacco. Sono stati quindi proposti schemi di distribuzione dei lumi fissi e, in parte, anche mobili per ricostruire l'assetto luminoso delle basiliche durante le celebrazioni liturgiche diurne festive. La seconda parte dello studio, invece, è consistita nel realizzare delle simulazioni virtuali, ottenute con l'ausilio della computer grafica, dell'illuminazione naturale di questi edifici in antico. Grazie ad un particolare applicativo, infatti, è stato possibile impostare la fonte luminosa naturale (sun) nel mondo virtuale calcolandone la posizione in un dato momento/giorno/anno georiferendo i modelli tridimensionali.
25-set-2018
Italiano
archeologia della luce; illuminazione; comunicazione visuale
CAZZELLA, Alberto
CAZZELLA, Alberto
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/93843
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-93843